NAPOLI – Sono Argentina e Francia le due nazionali che si giocano la finale del Mondiale in Qatar. La sfida dei due grandi numeri 10: le stelle del PSG Lionel Messi e Kylian Mbappè, ma solo uno tornerà a Parigi da campione. Una finale quasi scontata, vista la portata delle due nazionali, con Messi che insegue la prima vittoria in un Mondiale, per avvicinarsi all’icona Diego Armando Maradona e dall’altra parte Mbappè che cerca il suo secondo titolo, un risultato ottenuto solo dal grande Pelè. Gli argentini hanno superato in semifinale la Croazia, con i gol di Lionel Messi e Julian Alvarez, mentre fatica un po' di più la Francia, che riesce a sfruttare le occasioni giuste per stendere la sorpresa di questa competizione, il Marocco, con i gol di Theo Hernandez e Kolo Muani. Croazia e Marocco, protagoniste di un grande cammino, si giocano la finale per il terzo e quarto posto in programma sabato 17 dicembre, mentre domenica 18 andrà in scena l’attesissima finale che vedrà sfidarsi le più grandi corazzate di questo mondiale: Argentina e Francia. Se da una parte l’Albiceleste può contare sul fenomeno Messi e sulla stella Julian Alvarez, la Francia ha dalla sua Kylian Mbappè, ma anche la certezza Hugo Lloris e il bomber Olivier Giroud. Tra i Blues, però, il lavoro svolto finora da Antoine Griezmann non è passato inosservato. Potremmo definirlo il tuttocampista della Francia, più che trequartista, colui che non va alla ricerca forzata della gloria personale, ma che mette in primo piano l’unità di intenti. Didier Deschamps gli ha cucito addosso una nuova veste e lui l’ha indossata alla perfezione: una sorta di regista occulto del reparto avanzato, che non emerge nelle azioni che determinano un gol, ma che risulta decisivo nella dinamica del gioco, facendo sempre quello che serve in quel momento. Griezmann, nel match contro il Marocco, si è rivelato nuovamente fondamentale per il gioco della nazionale francese, disputando una partita per lunghi tratti sontuosa. Il suo ruolo in campo è determinante per cucire il gioco tra i reparti, il pallone passa spesso tra i suoi piedi e, nella maggior parte dei casi, le sue soluzioni non risultano banali. Nonostante il suo nome non figuri nel tabellino dei marcatori, Griezmann risulta davvero l’uomo in più della Francia in ogni zona del campo, l’asso nella manica del commissario tecnico francese, che riesce ad essere determinante sia in fase offensiva che in quella difensiva, dove si perde il conto dei palloni intercettati. Sicuramente questo ruolo interpretato nel cammino in Qatar non gli porterà nessun vantaggio personale, come successo nel Mondiale in Russia dove è risultato uno dei possibili candidati al Pallone d’Oro, ma in una squadra che cerca la gloria eterna, c’è sempre qualcuno che deve sacrificarsi per la “patria” e, ormai, Griezmann lo sa fare alla perfezione.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
16/12/2022 - 19:00
NAPOLI – Sono Argentina e Francia le due nazionali che si giocano la finale del Mondiale in Qatar. La sfida dei due grandi numeri 10: le stelle del PSG Lionel Messi e Kylian Mbappè, ma solo uno tornerà a Parigi da campione. Una finale quasi scontata, vista la portata delle due nazionali, con Messi che insegue la prima vittoria in un Mondiale, per avvicinarsi all’icona Diego Armando Maradona e dall’altra parte Mbappè che cerca il suo secondo titolo, un risultato ottenuto solo dal grande Pelè. Gli argentini hanno superato in semifinale la Croazia, con i gol di Lionel Messi e Julian Alvarez, mentre fatica un po' di più la Francia, che riesce a sfruttare le occasioni giuste per stendere la sorpresa di questa competizione, il Marocco, con i gol di Theo Hernandez e Kolo Muani. Croazia e Marocco, protagoniste di un grande cammino, si giocano la finale per il terzo e quarto posto in programma sabato 17 dicembre, mentre domenica 18 andrà in scena l’attesissima finale che vedrà sfidarsi le più grandi corazzate di questo mondiale: Argentina e Francia. Se da una parte l’Albiceleste può contare sul fenomeno Messi e sulla stella Julian Alvarez, la Francia ha dalla sua Kylian Mbappè, ma anche la certezza Hugo Lloris e il bomber Olivier Giroud. Tra i Blues, però, il lavoro svolto finora da Antoine Griezmann non è passato inosservato. Potremmo definirlo il tuttocampista della Francia, più che trequartista, colui che non va alla ricerca forzata della gloria personale, ma che mette in primo piano l’unità di intenti. Didier Deschamps gli ha cucito addosso una nuova veste e lui l’ha indossata alla perfezione: una sorta di regista occulto del reparto avanzato, che non emerge nelle azioni che determinano un gol, ma che risulta decisivo nella dinamica del gioco, facendo sempre quello che serve in quel momento. Griezmann, nel match contro il Marocco, si è rivelato nuovamente fondamentale per il gioco della nazionale francese, disputando una partita per lunghi tratti sontuosa. Il suo ruolo in campo è determinante per cucire il gioco tra i reparti, il pallone passa spesso tra i suoi piedi e, nella maggior parte dei casi, le sue soluzioni non risultano banali. Nonostante il suo nome non figuri nel tabellino dei marcatori, Griezmann risulta davvero l’uomo in più della Francia in ogni zona del campo, l’asso nella manica del commissario tecnico francese, che riesce ad essere determinante sia in fase offensiva che in quella difensiva, dove si perde il conto dei palloni intercettati. Sicuramente questo ruolo interpretato nel cammino in Qatar non gli porterà nessun vantaggio personale, come successo nel Mondiale in Russia dove è risultato uno dei possibili candidati al Pallone d’Oro, ma in una squadra che cerca la gloria eterna, c’è sempre qualcuno che deve sacrificarsi per la “patria” e, ormai, Griezmann lo sa fare alla perfezione.
Preziosa Lombardi
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