Calcio
FOTO - Ecco Daniele De Santis “Gastone” subito dopo gli incidenti di Tor di Quinto
16.05.2014 03:32 di Napoli Magazine Fonte: Ultimecalcionapoli.it

Un’ immagine inedita degli scontri di sabato 3 maggio. L’uomo ferito è Daniele De Santis, accusato di avere sparato al giovane tifoso del Napoli Ciro Esposito. E’ l’unica immagine post incidenti mai pubblicata di Gastone, come e’ soprannominato l’ultras romanista





Chi è Daniele De Santis

 

Il Corriere della Sera traccia un identikit di Daniele De Santis, il tifoso della Roma accusato di aver aperto il fuoco, prima di Fiorentina-Napoli, contro Ciro Esposito. L’uomo, soprannominato Danielino – malgrado la stazza – o Gastone, è piuttosto esperto di boxe e arti marziali; per questo motivo chi lo conosce dubita che abbia davvero deciso di sparare contro gli ultrà del Napoli. Suo padre Ivo, maestro di karate, nel maggio 1999 finì gambizzato da ignoti mentre viaggiava in motorino; Daniele invece non poteva più entrare all’Olimpico a causa del Daspo, l’ultima volta fu in occasione del famoso derby sospeso del 2004. Due le indagini che lo hanno visto coinvolto fino ad ora: quella del novembre ’94, quando De Santis fu fermato e poi assolto per l’accoltellamento a Brescia del vicequestore Selmin (fu anche risarcito dallo Stato italiano, due milioni e 900mila lire per quasi due mesi di ingiusta detenzione), e quella del 1996, terminata ancora con un’assoluzione, sui presunti ricatti della tifoseria ai danni del presidente Franco Sensi. Infausta l’unica sua avventura in campo politico: alle amministrative del 2008 De Santis si candidò con una lista civica, ‘Il Popolo della Vita’, ma prese soltanto 44 voti.



Il Pm: “De Santis ha agito con un commando organizzato” – Daniele De Santis non era solo al momento degli scontri con i supporter del Napoli”. Secondo gli inquirenti il capo curva romanista avrebbe agito all’interno di un commando organizzato di cui facevano parte almeno altre 4 persone e tutti avrebbero partecipato al lancio di pietre contro il pullman dei tifosi napoletani. A partire da questa convinzione, gli investigatori stanno provando a identificare queste persone che, dopo aver assistito alla reazione dei supporter napoletani, sarebbero fuggite, lasciando solo De Santis. Intanto il gip ha confermato l’arresto per l’uomo che continua a sostenere la sua innocenza: “Ho ricordi confusi, ma non sono stato io a sparare“, ha ribadito. Le sue dichiarazioni non hanno fatto cambiare idea al gip che nell’ordinanza di arresto ha descritto De Santis come un soggetto dalla “natura incontenibile e specialmente violenta“ e “un generale atteggiamento di sfida nei confronti dell’ordinamento e delle sue regole”. Il gip di Roma, Giacomo Ebner, ha confermato la versione secondo cui a sparare sarebbe stato solo ‘Gastone’, ma pare ormai certo che al momento dell’esplosione dei colpi non fosse l’unica persona presente sulla scena. Intanto gli inquirenti continuano i sopralluoghi nella zona in cui si sono svolti gli scontri. L’ispezione si è resa necessaria per ricostruire le varie fasi degli incidenti, culminate con il ferimento di Ciro Esposito.



Il Fatto Quotidiano


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16/05/2014 - 03:32

Un’ immagine inedita degli scontri di sabato 3 maggio. L’uomo ferito è Daniele De Santis, accusato di avere sparato al giovane tifoso del Napoli Ciro Esposito. E’ l’unica immagine post incidenti mai pubblicata di Gastone, come e’ soprannominato l’ultras romanista





Chi è Daniele De Santis

 

Il Corriere della Sera traccia un identikit di Daniele De Santis, il tifoso della Roma accusato di aver aperto il fuoco, prima di Fiorentina-Napoli, contro Ciro Esposito. L’uomo, soprannominato Danielino – malgrado la stazza – o Gastone, è piuttosto esperto di boxe e arti marziali; per questo motivo chi lo conosce dubita che abbia davvero deciso di sparare contro gli ultrà del Napoli. Suo padre Ivo, maestro di karate, nel maggio 1999 finì gambizzato da ignoti mentre viaggiava in motorino; Daniele invece non poteva più entrare all’Olimpico a causa del Daspo, l’ultima volta fu in occasione del famoso derby sospeso del 2004. Due le indagini che lo hanno visto coinvolto fino ad ora: quella del novembre ’94, quando De Santis fu fermato e poi assolto per l’accoltellamento a Brescia del vicequestore Selmin (fu anche risarcito dallo Stato italiano, due milioni e 900mila lire per quasi due mesi di ingiusta detenzione), e quella del 1996, terminata ancora con un’assoluzione, sui presunti ricatti della tifoseria ai danni del presidente Franco Sensi. Infausta l’unica sua avventura in campo politico: alle amministrative del 2008 De Santis si candidò con una lista civica, ‘Il Popolo della Vita’, ma prese soltanto 44 voti.



Il Pm: “De Santis ha agito con un commando organizzato” – Daniele De Santis non era solo al momento degli scontri con i supporter del Napoli”. Secondo gli inquirenti il capo curva romanista avrebbe agito all’interno di un commando organizzato di cui facevano parte almeno altre 4 persone e tutti avrebbero partecipato al lancio di pietre contro il pullman dei tifosi napoletani. A partire da questa convinzione, gli investigatori stanno provando a identificare queste persone che, dopo aver assistito alla reazione dei supporter napoletani, sarebbero fuggite, lasciando solo De Santis. Intanto il gip ha confermato l’arresto per l’uomo che continua a sostenere la sua innocenza: “Ho ricordi confusi, ma non sono stato io a sparare“, ha ribadito. Le sue dichiarazioni non hanno fatto cambiare idea al gip che nell’ordinanza di arresto ha descritto De Santis come un soggetto dalla “natura incontenibile e specialmente violenta“ e “un generale atteggiamento di sfida nei confronti dell’ordinamento e delle sue regole”. Il gip di Roma, Giacomo Ebner, ha confermato la versione secondo cui a sparare sarebbe stato solo ‘Gastone’, ma pare ormai certo che al momento dell’esplosione dei colpi non fosse l’unica persona presente sulla scena. Intanto gli inquirenti continuano i sopralluoghi nella zona in cui si sono svolti gli scontri. L’ispezione si è resa necessaria per ricostruire le varie fasi degli incidenti, culminate con il ferimento di Ciro Esposito.



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