La Gazzetta dello Sport ha svelato i possibili scenari per la Juventus: "Lo scenario futuro per la Juventus si fa sempre più nebuloso. Si cercherà di chiudere il percorso della giustizia sportiva entro la fine del campionato per i due gradi federali. Secondo le ultime ricostruzioni, i calciatori bianconeri sarebbero "salvi" mentre la Juve rischierebbe una maxi-multa o una nuova penalizzazione di «uno o più punti». I suoi ex dirigenti potrebbero essere sanzionati con nuove inibizioni. In linea teorica, e a una prima lettura del Codice, questi documenti avrebbero potuto portare a stabilire anche la responsabilità dei calciatori, con il rischio di «almeno un mese» di squalifica. Tuttavia, nello scambio di mail fra i dirigenti della Juve di allora e gli agenti dei calciatori, la procura federale ha evidentemente ritenuto non sufficiente il livello di consapevolezza del comportamento tenuto dai giocatori e quindi la loro responsabilità diretta e acclarata nella violazione regolamentare. Al contrario della posizione degli agenti protagonisti della confusa trattativa sulle «rinunce»".
di Napoli Magazine
31/03/2023 - 08:46
La Gazzetta dello Sport ha svelato i possibili scenari per la Juventus: "Lo scenario futuro per la Juventus si fa sempre più nebuloso. Si cercherà di chiudere il percorso della giustizia sportiva entro la fine del campionato per i due gradi federali. Secondo le ultime ricostruzioni, i calciatori bianconeri sarebbero "salvi" mentre la Juve rischierebbe una maxi-multa o una nuova penalizzazione di «uno o più punti». I suoi ex dirigenti potrebbero essere sanzionati con nuove inibizioni. In linea teorica, e a una prima lettura del Codice, questi documenti avrebbero potuto portare a stabilire anche la responsabilità dei calciatori, con il rischio di «almeno un mese» di squalifica. Tuttavia, nello scambio di mail fra i dirigenti della Juve di allora e gli agenti dei calciatori, la procura federale ha evidentemente ritenuto non sufficiente il livello di consapevolezza del comportamento tenuto dai giocatori e quindi la loro responsabilità diretta e acclarata nella violazione regolamentare. Al contrario della posizione degli agenti protagonisti della confusa trattativa sulle «rinunce»".