"Punti deboli? A oggi ha dimostrato di non averne". Gilardino, tecnico del Genoa, non ha dubbi sull'Inter, avversario di domani sera nel posticipo. "E parlo sia dei singoli che dei reparti. Se non c'è uno gioca un altro e il valore è lo stesso. E' veramente difficile trovare dei punti deboli di questa grande squadra. Negli interpreti sono una squadra incredibile. Hanno tutti in testa l'idea ben chiara e Inzaghi è stato bravo a dare alla sua squadra una identità precisa. Ma in una partita secca può succedere di tutto. E il nostro pensiero è di scendere in campo con coraggio, sofferenza e personalità". L'allenatore rossoblù presenta così poi la sfida. "Ci saranno più partite all'interno della gara e noi dovremo essere bravi a giocarla. Dovremo farlo consapevoli delle grandissime qualità della squadra che andiamo ad affrontare e il momento straripante e strepitoso che stanno vivendo ma anche quello che noi siamo stati bravi a creare. E la nostra consapevolezza la dobbiamo portare in campo. Dovremo correre tanto e sacrificarci ma anche essere bravi ad esaltarci". Quella tra Gilardino e Inzaghi sarà anche una sfida tra ex attaccanti diventati allenatori. "Una volta si diceva che i difensori e centrocampisti erano più pronti per allenare ma si è dimostrato di no. Penso che quando uno metta tutto sé stesso, studia, impara, lavora, sbaglia e cresce puoi farlo questo mestiere. Si può fare alla grande".
di Napoli Magazine
03/03/2024 - 13:38
"Punti deboli? A oggi ha dimostrato di non averne". Gilardino, tecnico del Genoa, non ha dubbi sull'Inter, avversario di domani sera nel posticipo. "E parlo sia dei singoli che dei reparti. Se non c'è uno gioca un altro e il valore è lo stesso. E' veramente difficile trovare dei punti deboli di questa grande squadra. Negli interpreti sono una squadra incredibile. Hanno tutti in testa l'idea ben chiara e Inzaghi è stato bravo a dare alla sua squadra una identità precisa. Ma in una partita secca può succedere di tutto. E il nostro pensiero è di scendere in campo con coraggio, sofferenza e personalità". L'allenatore rossoblù presenta così poi la sfida. "Ci saranno più partite all'interno della gara e noi dovremo essere bravi a giocarla. Dovremo farlo consapevoli delle grandissime qualità della squadra che andiamo ad affrontare e il momento straripante e strepitoso che stanno vivendo ma anche quello che noi siamo stati bravi a creare. E la nostra consapevolezza la dobbiamo portare in campo. Dovremo correre tanto e sacrificarci ma anche essere bravi ad esaltarci". Quella tra Gilardino e Inzaghi sarà anche una sfida tra ex attaccanti diventati allenatori. "Una volta si diceva che i difensori e centrocampisti erano più pronti per allenare ma si è dimostrato di no. Penso che quando uno metta tutto sé stesso, studia, impara, lavora, sbaglia e cresce puoi farlo questo mestiere. Si può fare alla grande".