Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni de L'Arena a margine del Premio Cangrande: "Se penso all'anno solare 2020 e ai suoi momenti più iconici, la memoria mi riporta alla prima, straordinaria settimana di febbraio, quando giocammo tre big-match nel breve volgere di sei giorni, con crescente grado di difficoltà. Dapprima affrontammo il Milan, pareggiando a San Siro per uno a uno, poi andammo a giocare all’Olimpico, imponendo lo zero a zero ad una Lazio in corsa per lo scudetto ed infine l’apoteosi con la Juventus. Battere la Juventus di Cristiano Ronaldo in un Bentegodi tutto esaurito e traboccante di tifo gialloblù, è stato il momento più alto e più gratificante di quella stagione che segnava il nostro ritorno in Serie A. Anche se l’emozione più grande a livello personale la provai con la Lazio. Giocammo una prova fatta di coraggio, di esuberanza fisica e di tanto spirito Hellas, quello che ci ha contraddistinto nella stagione successiva e che ancora oggi è uno dei nostri principali segni distintivi grazie all’ottimo contributo che sta dando mister Tudor, al quale faccio gli auguri di pronta guarigione".
di Napoli Magazine
11/11/2021 - 14:07
Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni de L'Arena a margine del Premio Cangrande: "Se penso all'anno solare 2020 e ai suoi momenti più iconici, la memoria mi riporta alla prima, straordinaria settimana di febbraio, quando giocammo tre big-match nel breve volgere di sei giorni, con crescente grado di difficoltà. Dapprima affrontammo il Milan, pareggiando a San Siro per uno a uno, poi andammo a giocare all’Olimpico, imponendo lo zero a zero ad una Lazio in corsa per lo scudetto ed infine l’apoteosi con la Juventus. Battere la Juventus di Cristiano Ronaldo in un Bentegodi tutto esaurito e traboccante di tifo gialloblù, è stato il momento più alto e più gratificante di quella stagione che segnava il nostro ritorno in Serie A. Anche se l’emozione più grande a livello personale la provai con la Lazio. Giocammo una prova fatta di coraggio, di esuberanza fisica e di tanto spirito Hellas, quello che ci ha contraddistinto nella stagione successiva e che ancora oggi è uno dei nostri principali segni distintivi grazie all’ottimo contributo che sta dando mister Tudor, al quale faccio gli auguri di pronta guarigione".