Daniele Adani, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Italia? Sono arrivati segnali confortevoli dati dal gioco, dallo spirito e dalla valorizzazione di diversi calciatori che son stati convocati. Valorizzerei anche la reazione avuta dopo la svista sulla prima giocata contro la Francia. Avevamo bisogno di quattro giorni di un certo tipo e partire così è confortante per il futuro. Raspadori? Ha una conoscenza del gioco fine, quasi unica ed è molto rispettoso di tutti i compagni nello sviluppo alla manovra. Si sposa perfettamente con le richieste degli allenatori e sulle caratteristiche dei compagni. Mette in condizione tutti di esprimersi pur togliendo qualcosa a sè stesso. La nuova nazionale non ha campioni e deve aumentare il livello del collettivo togliendo l’io e dando spazio al noi. Spalletti? Non fu facile mettere insieme calciatori del calibro di Kvaratskhelia, Osimhen ed altri. In quel famoso ciclo vincente a Napoli la sua bravura è stata costruire un gruppo che ha colpito il mondo partendo da zero. Nessuno avrebbe pronosticato un Napoli vincitore dello scudetto. Il Napoli di Conte? Mi aspetto un percorso di fede da Conte ed i suoi ragazzi. Chi ha fede crede nell’impossibile e Conte lavora con questo credo. Credere è molto di più di provarci, vuol dire andare oltre. Conte si violenta e va dentro sè stesso per tirar fuori il massimo, ha un accompagnamento dell’umanità che non è comune, non è lavoro, ma è un atto di fede. Se la squadra di Conte arriverà a vivere la professione come una fede è giusto non porsi limiti. Maradona? E’ sempre magico parlare di lui, il mio pensiero va a lui almeno un minuto in tutti i giorni della mia vita. Parlo non del calciatore, ma della sua volontà di ribellarsi alle ingiustizie. Io mi sento più giusto attraverso il messaggio di Maradona. I napoletani hanno una forza in più e questo è un dono. Conte sfida le solite note? Ho visto l’immagine di Conte che è andato a vedere il murale di Diego e se parliamo di fede parliamo di una connessione spirituale. Lui ha scelto la via giusta per trovare quella forza. Quando leggo che il murale di Maradona è il secondo luogo più visto d’Italia solo chi non sente può stupirsi. Quando Maradona mancò nel 2020 quel luogo è diventato sacro. Conte ha già capito tutto e va solo seguito. Io amo Napoli ed i napoletani e mi fa felice urlarlo sempre. Sono molto fiero di questo rapporto. Amare Napoli ed i napoletani, per uno che vive lontano da Napoli, è una forza in più. Quando non vengo per un po’ sento la mancanza di Napoli. Campionato di Serie A? L’Inter resta la favorita, lo dobbiamo ad una squadra che cresce costantemente. Ma sono d’accordo sul fatto che sia un campionato più equilibrato. Certe squadre, attraverso il lavoro, non accettano di perdere con le più forti. A parte rari casi la vittoria devi meritartela ormai. In tutte le foto di Maradona che incontra vari personaggi di diversa natura, lui abbraccia sempre con più passione rispetto all’altra persona. Quando ti dai la stretta di mano, lui spesso baciava la mano dell’altro mentre la stringeva. Quando il più grande ti dà questa dimostrazione d’affetto noi tutti dobbiamo migliorare”.
di Napoli Magazine
11/09/2024 - 15:25
Daniele Adani, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Italia? Sono arrivati segnali confortevoli dati dal gioco, dallo spirito e dalla valorizzazione di diversi calciatori che son stati convocati. Valorizzerei anche la reazione avuta dopo la svista sulla prima giocata contro la Francia. Avevamo bisogno di quattro giorni di un certo tipo e partire così è confortante per il futuro. Raspadori? Ha una conoscenza del gioco fine, quasi unica ed è molto rispettoso di tutti i compagni nello sviluppo alla manovra. Si sposa perfettamente con le richieste degli allenatori e sulle caratteristiche dei compagni. Mette in condizione tutti di esprimersi pur togliendo qualcosa a sè stesso. La nuova nazionale non ha campioni e deve aumentare il livello del collettivo togliendo l’io e dando spazio al noi. Spalletti? Non fu facile mettere insieme calciatori del calibro di Kvaratskhelia, Osimhen ed altri. In quel famoso ciclo vincente a Napoli la sua bravura è stata costruire un gruppo che ha colpito il mondo partendo da zero. Nessuno avrebbe pronosticato un Napoli vincitore dello scudetto. Il Napoli di Conte? Mi aspetto un percorso di fede da Conte ed i suoi ragazzi. Chi ha fede crede nell’impossibile e Conte lavora con questo credo. Credere è molto di più di provarci, vuol dire andare oltre. Conte si violenta e va dentro sè stesso per tirar fuori il massimo, ha un accompagnamento dell’umanità che non è comune, non è lavoro, ma è un atto di fede. Se la squadra di Conte arriverà a vivere la professione come una fede è giusto non porsi limiti. Maradona? E’ sempre magico parlare di lui, il mio pensiero va a lui almeno un minuto in tutti i giorni della mia vita. Parlo non del calciatore, ma della sua volontà di ribellarsi alle ingiustizie. Io mi sento più giusto attraverso il messaggio di Maradona. I napoletani hanno una forza in più e questo è un dono. Conte sfida le solite note? Ho visto l’immagine di Conte che è andato a vedere il murale di Diego e se parliamo di fede parliamo di una connessione spirituale. Lui ha scelto la via giusta per trovare quella forza. Quando leggo che il murale di Maradona è il secondo luogo più visto d’Italia solo chi non sente può stupirsi. Quando Maradona mancò nel 2020 quel luogo è diventato sacro. Conte ha già capito tutto e va solo seguito. Io amo Napoli ed i napoletani e mi fa felice urlarlo sempre. Sono molto fiero di questo rapporto. Amare Napoli ed i napoletani, per uno che vive lontano da Napoli, è una forza in più. Quando non vengo per un po’ sento la mancanza di Napoli. Campionato di Serie A? L’Inter resta la favorita, lo dobbiamo ad una squadra che cresce costantemente. Ma sono d’accordo sul fatto che sia un campionato più equilibrato. Certe squadre, attraverso il lavoro, non accettano di perdere con le più forti. A parte rari casi la vittoria devi meritartela ormai. In tutte le foto di Maradona che incontra vari personaggi di diversa natura, lui abbraccia sempre con più passione rispetto all’altra persona. Quando ti dai la stretta di mano, lui spesso baciava la mano dell’altro mentre la stringeva. Quando il più grande ti dà questa dimostrazione d’affetto noi tutti dobbiamo migliorare”.