In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto il giornalista Umberto Chiariello con il suo EditoNuovo: "Non è un momentaccio per il calcio italiano. La scelta di Mancini per la Nazionale è stata corretta, punta sui piedi buoni utilizzando i palleggiatori. Quella di Ventura era più muscolare, alla ricerca di cross che non arrivavano perché rinunciava agli esterni d’attacco. Il calcio italiano è cresciuto anche per l’attrazione nei confronti di calciatori provenienti dall’estero: oltre Cristiano Ronaldo, sono arrivati Lukaku, Ribery, Smalling e altri. È un momento di ripartenza anche da un punto dirigenziale in Lega e in Federazione, con la speranza che si chiuda il contratto con MediaPro che può dare risorse importanti da un punto di vista economico a tutto il movimento. Nella tabella pubblicata dal Corriere dello Sport si legge che nella panchina della Juve contro l’Inter c’erano 63 milioni netti di ingaggio. Quand’è così, come si fa a competere? La strategia di Ancelotti fa discutere perché in 9 partite ha schierato 9 formazioni diverse. Le voci si susseguono: dissidi telefonici con De Laurentiis, la figura del figlio in discussione, i dibattiti sul sistema di gioco, la mancanza atavica di un regista, Elmas e Lozano che non giocano dal primo minuto. Tutti argomenti che fanno pensare ad un Ancelotti perdente e partente, ma il campionato è all’8^ giornata. Bisogna porre domanda, ma non emettere giudizi”.