Calcio
IL COMMENTO - Di Chiara: "Il campionato spero che riparta il prima possibile ma servono certezza concrete, altrimenti meglio rimandare"
29.03.2020 18:41 di Napoli Magazine

Alberto Di Chiara, ex giocatore, tra le altre, di Lecce, Fiorentina e Parma, è intervenuto a Radio Sportiva.


SUL MOMENTO DELLA CARRIERA A CUI È PIÙ LEGATO: "L'esordio nella Roma a 16 anni, ma anche le coppa conquistate a Parma. Non mi dimentico la promozione in Serie A col Lecce, la finale europea con la Fiorentina nel 1990 e la Nazionale".


SULLA FINALE UEFA DEL 1990 PERSA CONTRO LA JUVENTUS: "Mi sono rifatto contro la Juventus nel 1994. Col Parma non siamo mai riusciti ad andare in Champions perché nei primi anni '90 si qualificavano solo le prime in classifica".


SUL MOMENTO: "Il sorriso non ci deve mai abbandonare. Siamo nella fase cruciale, speriamo sia anche quella discendente che ci porte ad una lenta e graduale normalità. Non possiamo stare chiusi in casa a tempo indeterminato. Le certezze arrivano solo dall'evoluzione di questo virus, sono sicuro che gli operatori sanitari saranno capaci di vincere questa dolorosa battaglia. Lo stato deve essere presente a sostegno di chi è più in difficoltà".


SUL CAMPIONATO: "E' un 'problema' secondario, marginale, ma fa comunque parte della nostra vita perché è sempre stato specchio della nostra realtà in Italia. Spero che riparta il prima possibile ma servono certezza concrete, altrimenti meglio rimandare".

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IL COMMENTO - Di Chiara: "Il campionato spero che riparta il prima possibile ma servono certezza concrete, altrimenti meglio rimandare"

di Napoli Magazine

29/03/2024 - 18:41

Alberto Di Chiara, ex giocatore, tra le altre, di Lecce, Fiorentina e Parma, è intervenuto a Radio Sportiva.


SUL MOMENTO DELLA CARRIERA A CUI È PIÙ LEGATO: "L'esordio nella Roma a 16 anni, ma anche le coppa conquistate a Parma. Non mi dimentico la promozione in Serie A col Lecce, la finale europea con la Fiorentina nel 1990 e la Nazionale".


SULLA FINALE UEFA DEL 1990 PERSA CONTRO LA JUVENTUS: "Mi sono rifatto contro la Juventus nel 1994. Col Parma non siamo mai riusciti ad andare in Champions perché nei primi anni '90 si qualificavano solo le prime in classifica".


SUL MOMENTO: "Il sorriso non ci deve mai abbandonare. Siamo nella fase cruciale, speriamo sia anche quella discendente che ci porte ad una lenta e graduale normalità. Non possiamo stare chiusi in casa a tempo indeterminato. Le certezze arrivano solo dall'evoluzione di questo virus, sono sicuro che gli operatori sanitari saranno capaci di vincere questa dolorosa battaglia. Lo stato deve essere presente a sostegno di chi è più in difficoltà".


SUL CAMPIONATO: "E' un 'problema' secondario, marginale, ma fa comunque parte della nostra vita perché è sempre stato specchio della nostra realtà in Italia. Spero che riparta il prima possibile ma servono certezza concrete, altrimenti meglio rimandare".