“In questo momento è giusto che ci sia una concentrazione totale sulla gara di Parma. Meglio pensare a riscattare il pari col Genoa. Meglio – ha detto il giornalista del Corriere dello Sport Fabio Mandarini a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - non disperdere energie pensando a eventuali festeggiamenti, al mercato, al futuro o ad altre cose. L’obiettivo da raggiungere si è complicato, inevitabilmente. Il pari di Genoa ha aggiunto un problema a quelli che il Napoli aveva già, con una squadra che da gennaio in poi ha avuto una sequela continua, sfortunata, di infortuni. Vincere le ultime due gare non è facile ma non è neanche impossibile. Napoli-Genoa è stata una partita maledetta e i segnali premonitori ci sono stati già con l’infortunio di Lobotka, con Gilmour che non sbaglia mai passaggi e che invece sbaglia quello da cui è partito il gol del 2-2. Rispetto alla gara col Torino gli azzurri non hanno azzannato l’avversario, forse hanno avuto un blocco mentale. Anche la sostituzione di Raspadori mi ha lasciato perplesso. Credo che la parola chiave in vista del match di domenica sia ‘memoria’. Ormai c’è il Parma e ricordiamo che la gara di andata, con il 2-1 in rimonta nei minuti di recupero, ha decretato secondo me la nascita del Napoli di Conte. Una squadra che ha realizzato tante rimonte, una squadra che mi è piaciuta tanto perché non ha mai mollato, ha avuto uno spirito invidiabile, non si è mai piegata. Il Napoli ha sempre mostrato cuore e anima. Per questo deve ricordare la sua natura di quest’anno: voglio dire che il Napoli di Conte deve fare quello che ha sempre fatto in questa stagione, lottando con i denti, mostrando resilienza, restando fedele a se stesso. Perché in questo modo ha conquistato tanti punti e ha tenuto per molte giornate il comando della classifica”.
di Napoli Magazine
14/05/2025 - 15:59
“In questo momento è giusto che ci sia una concentrazione totale sulla gara di Parma. Meglio pensare a riscattare il pari col Genoa. Meglio – ha detto il giornalista del Corriere dello Sport Fabio Mandarini a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - non disperdere energie pensando a eventuali festeggiamenti, al mercato, al futuro o ad altre cose. L’obiettivo da raggiungere si è complicato, inevitabilmente. Il pari di Genoa ha aggiunto un problema a quelli che il Napoli aveva già, con una squadra che da gennaio in poi ha avuto una sequela continua, sfortunata, di infortuni. Vincere le ultime due gare non è facile ma non è neanche impossibile. Napoli-Genoa è stata una partita maledetta e i segnali premonitori ci sono stati già con l’infortunio di Lobotka, con Gilmour che non sbaglia mai passaggi e che invece sbaglia quello da cui è partito il gol del 2-2. Rispetto alla gara col Torino gli azzurri non hanno azzannato l’avversario, forse hanno avuto un blocco mentale. Anche la sostituzione di Raspadori mi ha lasciato perplesso. Credo che la parola chiave in vista del match di domenica sia ‘memoria’. Ormai c’è il Parma e ricordiamo che la gara di andata, con il 2-1 in rimonta nei minuti di recupero, ha decretato secondo me la nascita del Napoli di Conte. Una squadra che ha realizzato tante rimonte, una squadra che mi è piaciuta tanto perché non ha mai mollato, ha avuto uno spirito invidiabile, non si è mai piegata. Il Napoli ha sempre mostrato cuore e anima. Per questo deve ricordare la sua natura di quest’anno: voglio dire che il Napoli di Conte deve fare quello che ha sempre fatto in questa stagione, lottando con i denti, mostrando resilienza, restando fedele a se stesso. Perché in questo modo ha conquistato tanti punti e ha tenuto per molte giornate il comando della classifica”.