Calcio
IL COMMENTO - Sacchi: "In Italia hanno coraggio le 'piccole' come Sassuolo, Atalanta e Verona"
09.07.2022 16:47 di Napoli Magazine
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"Il calcio italiano è come l'Italia, sempre indietro. Sta succedendo però una cosa strana. Quelli che hanno più coraggio, che sottintende tuttavia preparazione, sono le 'piccole' squadre come Sassuolo, Atalanta, Verona, che giocano davvero un calcio da protagoniste". Lo ha detto l'ex tecnico del Milan e della Nazionale Arrigo Sacchi protagonista a Castiglion Fiorentino (Arezzo) del salotto letterario Santucce Storm Festival dove ha presentato i suoi libri 'La coppa degli immortali' e 'Calcio totale'. Sacchi ha raccontato i successi con il Milan, la trasferta americana con la Nazionale ma anche del momento della sua vita in cui ha dovuto smettere con il calcio perché non più in grado di gestire lo stress. "Non ho alcun rammarico perché mi sono impegnato al massimo e questo fa stare bene, c'è correlazione tra impegno e benessere. Lo stress può essere positivo ma solo se gestito bene". Dunque, sul calcio di oggi non ha dubbi: "Deve essere più coraggioso. Io vengo dalla fabbrica dove sono dovuto andare in fretta per la morte di mio padre e ho sempre applicato i principi di lavoro e coraggio. Il paese dove risiedo ha raddoppiato gli abitanti grazie a giovani stranieri che, se instradati bene, potrebbero rappresentare davvero una grossa risorsa sportiva". 

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IL COMMENTO - Sacchi: "In Italia hanno coraggio le 'piccole' come Sassuolo, Atalanta e Verona"

di Napoli Magazine

09/07/2022 - 16:47

"Il calcio italiano è come l'Italia, sempre indietro. Sta succedendo però una cosa strana. Quelli che hanno più coraggio, che sottintende tuttavia preparazione, sono le 'piccole' squadre come Sassuolo, Atalanta, Verona, che giocano davvero un calcio da protagoniste". Lo ha detto l'ex tecnico del Milan e della Nazionale Arrigo Sacchi protagonista a Castiglion Fiorentino (Arezzo) del salotto letterario Santucce Storm Festival dove ha presentato i suoi libri 'La coppa degli immortali' e 'Calcio totale'. Sacchi ha raccontato i successi con il Milan, la trasferta americana con la Nazionale ma anche del momento della sua vita in cui ha dovuto smettere con il calcio perché non più in grado di gestire lo stress. "Non ho alcun rammarico perché mi sono impegnato al massimo e questo fa stare bene, c'è correlazione tra impegno e benessere. Lo stress può essere positivo ma solo se gestito bene". Dunque, sul calcio di oggi non ha dubbi: "Deve essere più coraggioso. Io vengo dalla fabbrica dove sono dovuto andare in fretta per la morte di mio padre e ho sempre applicato i principi di lavoro e coraggio. Il paese dove risiedo ha raddoppiato gli abitanti grazie a giovani stranieri che, se instradati bene, potrebbero rappresentare davvero una grossa risorsa sportiva".