Calcio
IL COMMENTO - Sconcerti: "E' successo a Napoli qualcosa di eccezionale, una situazione che non aveva più niente di tecnico e non era legata a un risultato"
11.12.2019 13:46 di Napoli Magazine

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Il Napoli esce trionfando ma va ricordato che il suo secondo posto non è stato una sorpresa. Il girone era buono, la vera impresa del Salisburgo è stato segnare tre gol a Liverpool, dove poi ne ha subiti quattro. Ancelotti è il primo allenatore che salta poche ore dopo aver passato il turno. Non bisogna giudicare con buon senso né con i soli risultati la sua storia. È successo a Napoli qualcosa di eccezionale, tutta la squadra è ancora multata per milioni di euro, sono volate negli spogliatoi offese e forse più tra dirigenza e giocatori. Una situazione che non aveva più niente di tecnico e non era legata a un risultato. Mi dispiace per Ancelotti che è un uomo corretto e anche troppo onesto. Ma si è trovato da solo a non parlare di calcio, a subire le psicologie avide dei giocatori. E come a Monaco non ce l’ha fatta".

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IL COMMENTO - Sconcerti: "E' successo a Napoli qualcosa di eccezionale, una situazione che non aveva più niente di tecnico e non era legata a un risultato"

di Napoli Magazine

11/12/2024 - 13:46

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Il Napoli esce trionfando ma va ricordato che il suo secondo posto non è stato una sorpresa. Il girone era buono, la vera impresa del Salisburgo è stato segnare tre gol a Liverpool, dove poi ne ha subiti quattro. Ancelotti è il primo allenatore che salta poche ore dopo aver passato il turno. Non bisogna giudicare con buon senso né con i soli risultati la sua storia. È successo a Napoli qualcosa di eccezionale, tutta la squadra è ancora multata per milioni di euro, sono volate negli spogliatoi offese e forse più tra dirigenza e giocatori. Una situazione che non aveva più niente di tecnico e non era legata a un risultato. Mi dispiace per Ancelotti che è un uomo corretto e anche troppo onesto. Ma si è trovato da solo a non parlare di calcio, a subire le psicologie avide dei giocatori. E come a Monaco non ce l’ha fatta".