Andrea Barzagli, ex difensore della Juventus e della Nazionale, attualmente nello staff dell'Under 21 con Silvio Baldini, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: "Se vincere è qualcosa che si può insegnare? Nello sport si può vincere e si può perdere, non bisogna avere rimpianti. La mentalità vincente la acquisisci... quando vinci. È la voglia di migliorarsi, di crescere, perché certe volte una vittoria ti fa lavorare meno, e invece è esattamente il contrario. Devi lavorare di più. Se il Napoli scudettato non corre questo rischio? Diciamo che ha un allenatore che su questo raramente sbaglia. L'Italia di Gattuso? Soprattutto un’Italia convinta, con la cattiveria giusta. È stata una risposta importante da parte del gruppo. Un buon inizio. Credo che anche Rino sia stato contento. Che allenatore è Baldini? Molto moderno nelle idee di gioco, vuole un calcio aggressivo, in avanti. Lo sto ascoltando molto soprattutto per il rapporto che ha con i ragazzi. Con loro bisogna avere un contatto, c’è bisogno di dargli una pacca, di sgridarli, di incitarli. Baldini gli dice che dipende da loro, non dalle troppe voci che hanno intorno e che farebbero meglio ad ascoltare. Le lamentele lasciamole ai giocatori “arrivati”, come facevo io alla fine della mia carriera. All’inizio prendi le legnate e lotti da solo. Se Marianucci può essere il nuovo Barzagli? Devo dire che tutti i nostri centrali sono profili interessantissimi, strutturati, molto attenti e partecipi. Marianucci ha un portamento in campo importante, ha un bel piede. Chiarodia è un ragazzo molto bravo, ancora un po’ timido. Ma potrei citare anche Mane, Leoni che è in Nazionale o Guarino".
di Napoli Magazine
08/09/2025 - 11:16
Andrea Barzagli, ex difensore della Juventus e della Nazionale, attualmente nello staff dell'Under 21 con Silvio Baldini, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: "Se vincere è qualcosa che si può insegnare? Nello sport si può vincere e si può perdere, non bisogna avere rimpianti. La mentalità vincente la acquisisci... quando vinci. È la voglia di migliorarsi, di crescere, perché certe volte una vittoria ti fa lavorare meno, e invece è esattamente il contrario. Devi lavorare di più. Se il Napoli scudettato non corre questo rischio? Diciamo che ha un allenatore che su questo raramente sbaglia. L'Italia di Gattuso? Soprattutto un’Italia convinta, con la cattiveria giusta. È stata una risposta importante da parte del gruppo. Un buon inizio. Credo che anche Rino sia stato contento. Che allenatore è Baldini? Molto moderno nelle idee di gioco, vuole un calcio aggressivo, in avanti. Lo sto ascoltando molto soprattutto per il rapporto che ha con i ragazzi. Con loro bisogna avere un contatto, c’è bisogno di dargli una pacca, di sgridarli, di incitarli. Baldini gli dice che dipende da loro, non dalle troppe voci che hanno intorno e che farebbero meglio ad ascoltare. Le lamentele lasciamole ai giocatori “arrivati”, come facevo io alla fine della mia carriera. All’inizio prendi le legnate e lotti da solo. Se Marianucci può essere il nuovo Barzagli? Devo dire che tutti i nostri centrali sono profili interessantissimi, strutturati, molto attenti e partecipi. Marianucci ha un portamento in campo importante, ha un bel piede. Chiarodia è un ragazzo molto bravo, ancora un po’ timido. Ma potrei citare anche Mane, Leoni che è in Nazionale o Guarino".