A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Camozzi, agente FIFA:
Da agente FIFA che lavora molto sul mercato inglese, le chiedo: il Napoli sembra aver individuato in Rasmus Højlund il sostituto di Lukaku. Perché questo ragazzo non ha avuto un’esperienza positiva al Manchester United?
"Partiamo da un presupposto: dopo il primo mezzo anno allo Sturm Graz, in cui fece 9 gol in 18 partite, fu acquistato dall’Atalanta. In campionato mi pare segnò 9 reti, più altre in Coppa Italia. Insomma, arrivò a una decina di gol in una trentina di presenze. Dopo quell’estate venne comprato per oltre 70 milioni dal Manchester United, dove però ha vissuto stagioni negative. Va detto che anche il club non ha brillato negli ultimi anni, quindi per un ragazzo giovane, con appena un anno di Serie A alle spalle, andare in Premier League in una squadra che non funzionava, con tante aspettative e una cifra così alta, non è stato semplice. Sappiamo che l’Atalanta è molto brava a vendere i propri giocatori alle cifre che desidera, e credo che l’operazione Højlund rientri perfettamente in questa logica. Il giocatore è di valore, ma va ricostruito soprattutto mentalmente, più che fisicamente, e Conte, su questo, è un fenomeno. La valutazione attuale, francamente, è eccessiva".
La cifra complessiva è di circa 45 milioni, tra prestito oneroso e riscatto. La ritiene eccessiva?
"Credo che sia la cifra giusta per il Manchester United, che non può permettersi di fare meno. Nel bilancio del club il giocatore pesa proprio intorno a quella somma, in virtù degli ammortamenti degli anni passati. Ricordiamo che lo avevano pagato oltre 70 milioni. In realtà, più che la valutazione reale del giocatore, questa cifra rappresenta il suo peso a livello contabile. È lo stesso discorso che facemmo a gennaio per Garnacho: il Manchester United non poteva permettersi di cederlo a meno di 60 milioni di sterline. Alla fine, infatti, non è stato ceduto".
Passiamo al tema dei terzini: è giusto trattenere Mazzocchi e non insistere sulla trattativa per Juanlu Sánchez?
"Quando un allenatore ha la possibilità di vedere quotidianamente i giocatori, testarli e capirne personalità e modo di stare nel gruppo, se prende una decisione è perché ritiene che quel profilo sia utile sia tecnicamente che umanamente. Credo che il ragionamento fatto dal Napoli sia stato questo: una scelta a 360°, non soltanto tecnica. I numeri si possono leggere in tanti modi, ma se si decide così significa che il giocatore è considerato funzionale alla squadra".
Per il centrocampo si parla di un possibile acquisto di Brescianini: può essere il suo sostituto di Anguissa?
"Anguissa è un giocatore fantastico, box to box, fa entrambe le fasi in maniera egregia ed è difficile sostituirlo. Forse è uno dei giocatori meno sostituibili del centrocampo del Napoli. Detto questo, Brescianini ha caratteristiche diverse, ma può ritagliarsi il suo spazio. Bisogna capire con quale assetto tattico, perché penso che la disposizione studiata da Conte sia stata pensata per far coesistere i cosiddetti fantastici quattro, i giocatori di qualità presenti. Se dovessero mancarne uno o due, non mi stupirei se il Napoli passasse o tornasse al 4-3-3 e, in quel caso, Brescianini sarebbe l'ideale".
Ieri si è parlato di una fumata grigia per Hojlund: questa trattativa si concluderà positivamente per il Napoli? E, dal punto di vista tecnico, può essere considerato l’ideale sostituto di Lukaku?
"Per la trattativa mi risulta che la questione sia legata soprattutto alla volontà del giocatore, che preferirebbe un trasferimento definitivo piuttosto che un prestito con diritto di riscatto. Quello che so è che si va verso una formula che porti comunque a un trasferimento definitivo, anche se posticipato a giugno prossimo. Dal punto di vista tecnico, però, stiamo parlando di due giocatori completamente diversi. Lukaku è un attaccante che usa fisico e tecnica, sa giocare spalle alla porta, fare sponda, andare in progressione e farsi valere dentro e fuori dall’area. Hojlund, invece, è un giocatore che attacca la profondità, più seconda punta che prima punta. Anzi, una fantastica seconda punta. Se giocasse in coppia d’attacco sarebbe ideale, ma il Napoli gioca con una punta sola. Di conseguenza cambierà anche il modo di attaccare e di proporre gioco. Detto ciò, il Napoli ha giocatori come De Bruyne e McTominay, quindi credo che verticalizzare maggiormente per servire il danese non sarà un problema".