Grande ospite della trasmissione “Terzo Tempo”, organizzata dalla redazione di “Europa Calcio”, Andrea Campagnolo – ex portiere tra le altre di Roma e Reggina e attuale preparatore dei portieri delle giovanili del Cittadella – ha parlato di tanti temi: dal momento della Roma alla forza della Juve, passando per Meret fino ad arrivare alla memorabile stagione della Regginadel 2006/07 targata Walter Mazzarri.
Partendo proprio dalla Roma, l’ex portiere ha detto: “Per me i giallorossi sono un’ottima squadra, hanno tanti giovani che hanno bisogno di tempo, serve pazienza, non bisogna dimenticare questo aspetto. Non è all’altezza di Juventus e Napoli ma per me è una grande squadra. In Champions sta facendo bene, la qualità quindi c’è. Un ko dopo la sosta ci può stare visti i tanti nazionali. Ma ripeto la squadra è ottima ed è allenata da un tecnico preparato che sa come farla giocare. Deve solo trovare continuità”.
Poi, sulla qualità dei portieri del Napoli: “Meret è il portiere del futuro, anche io vorrei vederlo protagonista a Napoli, una piazza importante che pretende tanto. È giovane, è in crescita e può migliorare ancora molto. È importante il lavoro che faranno con lui i preparatori dei portieri, in particolare Nista che è molto bravo e che conosco bene. Meret ha già dimostrato l’anno scorso e due anni fa in Serie B che può fare bene, è il futuro della Nazionale insieme a Donnarumma. Per quanto riguarda Karnezis e Ospina, sono entrambi titolari, forse in Europa è più esperto l’ex Arsenal ma secondo me si equivalgono. Ora diventa fondamentale recuperare il giovane friulano perché è un capitale del Napoli e deve crescere ancora tanto”.
Alla domanda su quale sia il rigore parato che ricorda con più gioia, risponde così: “Il rigore parato a Totti è quello più importante come nome, la gente quando mi ferma se lo ricorda ancora, ma mi vengono in mente anche altri episodi. Penso ad un rigore parato a Calaiò a Napoli quando vincevamo 1-0 e poi pareggiò Lavezzi, oppure quello parato a Rossi a Parma, ce ne sono stati tanti. Totti era un mio compagno di squadra ed è un campione, lui si arrabbiò perché ne aveva sbagliato già qualcuno in precedenza in quella stagione”.
Sull’Inter: “I nerazzurri stanno facendo bene ma non dimentichiamo che hanno una rosa straordinaria e stanno dimostrando di aver acquisito mentalità, stanno diventando un gruppo davvero forte. Quest’anno hanno una rosa ampia e possono fare turnover, non sono a livello di Juve e Napoli come gioco corale ma possono tranquillamente insidiare le prime due della classe”.
Sull’exploit dei portieri brasiliani, si esprime così: “Alisson ed Ederson sono forti. Ricordo anche Dida e Doni. A Roma Alisson faceva panchina con Szczesny, ma si è impegnato e ha seguito Savorani, che per me è il top dei preparatori dei portieri. Ederson è inferiore all’ex Roma ma gioca bene con i piedi. A parte l’attuale portiere del City, gli altri che ho citato hanno avuto la fortuna di passare per l’Italia e qui sono migliorati tutti e non è un caso”.
Un commento sul campionato: “Per lo scudetto la Juve ha una marcia in più: adesso è già in una mini fuga anche se manca tanto, ma è una squadra che vola, non sbaglia mai approccio. Sono tosti e con Ronaldo hanno preso coscienza ancor di più della loro forza. Il secondo posto lo vedo del Napoli anche se l’Inter la insidierà fino alla fine. I bianconeri non sbagliano quasi mai, gli capita una volta in un anno di sbagliare partita. Al Napoli invece capita un po’ più spesso, è questa la differenza”.
Sul prossimo turno di Serie A che si preannuncia scoppiettante: “Secondo me la Roma è quella che rischia di più perché all’Olimpico contro l’Inter ha sempre faticato, basta pensare all’anno scorso. Ma mi auguro che riesca a rialzarsi dopo il passo falso di Udine e che risponda sul campo alle critiche. Poi anche per il Napoli sarà dura contro l’Atalanta a Bergamo. La Juve a Firenze trova storicamente un campo ostile ma è così forte che penso possa superare l’ostacolo. Poi per tutte e 3 dipenderà anche come andranno le gare di Champions”.
Infine un pensiero per Mazzarri che è stato male in questi giorni e un ricordo di quella straordinaria cavalcata con la Reggina nel 2006/07: “Mi dispiace da morire per Mister Mazzarri, mi vengono i brividi al solo pensiero, lui è stato un padre calcistico per me, mi voleva anche portare alla Sampdoria. Spero che superi questo momento ma sono sicuro che ne uscirà ancora più forte. Quell’annata fu straordinaria e irripetibile. Salvarsi con un -11 è stato incredibile, un’emozione unica che mi porto dentro. Deve essere un esempio per tutti. Un’annata indescrivibile, l’annata della vita, io ho parato 3-4 rigori, Amoruso ha fatto 17 gol, Bianchi 18, insomma ci ha girato bene. Poi ricordo che l’Ascoli e il Messina faticavano e le abbiamo raggiunte in pochi mesi e questo è stato importante mentalmente. Poi il merito è ovviamente anche di Mister Mazzarri”.
di Napoli Magazine
27/11/2024 - 12:26
Grande ospite della trasmissione “Terzo Tempo”, organizzata dalla redazione di “Europa Calcio”, Andrea Campagnolo – ex portiere tra le altre di Roma e Reggina e attuale preparatore dei portieri delle giovanili del Cittadella – ha parlato di tanti temi: dal momento della Roma alla forza della Juve, passando per Meret fino ad arrivare alla memorabile stagione della Regginadel 2006/07 targata Walter Mazzarri.
Partendo proprio dalla Roma, l’ex portiere ha detto: “Per me i giallorossi sono un’ottima squadra, hanno tanti giovani che hanno bisogno di tempo, serve pazienza, non bisogna dimenticare questo aspetto. Non è all’altezza di Juventus e Napoli ma per me è una grande squadra. In Champions sta facendo bene, la qualità quindi c’è. Un ko dopo la sosta ci può stare visti i tanti nazionali. Ma ripeto la squadra è ottima ed è allenata da un tecnico preparato che sa come farla giocare. Deve solo trovare continuità”.
Poi, sulla qualità dei portieri del Napoli: “Meret è il portiere del futuro, anche io vorrei vederlo protagonista a Napoli, una piazza importante che pretende tanto. È giovane, è in crescita e può migliorare ancora molto. È importante il lavoro che faranno con lui i preparatori dei portieri, in particolare Nista che è molto bravo e che conosco bene. Meret ha già dimostrato l’anno scorso e due anni fa in Serie B che può fare bene, è il futuro della Nazionale insieme a Donnarumma. Per quanto riguarda Karnezis e Ospina, sono entrambi titolari, forse in Europa è più esperto l’ex Arsenal ma secondo me si equivalgono. Ora diventa fondamentale recuperare il giovane friulano perché è un capitale del Napoli e deve crescere ancora tanto”.
Alla domanda su quale sia il rigore parato che ricorda con più gioia, risponde così: “Il rigore parato a Totti è quello più importante come nome, la gente quando mi ferma se lo ricorda ancora, ma mi vengono in mente anche altri episodi. Penso ad un rigore parato a Calaiò a Napoli quando vincevamo 1-0 e poi pareggiò Lavezzi, oppure quello parato a Rossi a Parma, ce ne sono stati tanti. Totti era un mio compagno di squadra ed è un campione, lui si arrabbiò perché ne aveva sbagliato già qualcuno in precedenza in quella stagione”.
Sull’Inter: “I nerazzurri stanno facendo bene ma non dimentichiamo che hanno una rosa straordinaria e stanno dimostrando di aver acquisito mentalità, stanno diventando un gruppo davvero forte. Quest’anno hanno una rosa ampia e possono fare turnover, non sono a livello di Juve e Napoli come gioco corale ma possono tranquillamente insidiare le prime due della classe”.
Sull’exploit dei portieri brasiliani, si esprime così: “Alisson ed Ederson sono forti. Ricordo anche Dida e Doni. A Roma Alisson faceva panchina con Szczesny, ma si è impegnato e ha seguito Savorani, che per me è il top dei preparatori dei portieri. Ederson è inferiore all’ex Roma ma gioca bene con i piedi. A parte l’attuale portiere del City, gli altri che ho citato hanno avuto la fortuna di passare per l’Italia e qui sono migliorati tutti e non è un caso”.
Un commento sul campionato: “Per lo scudetto la Juve ha una marcia in più: adesso è già in una mini fuga anche se manca tanto, ma è una squadra che vola, non sbaglia mai approccio. Sono tosti e con Ronaldo hanno preso coscienza ancor di più della loro forza. Il secondo posto lo vedo del Napoli anche se l’Inter la insidierà fino alla fine. I bianconeri non sbagliano quasi mai, gli capita una volta in un anno di sbagliare partita. Al Napoli invece capita un po’ più spesso, è questa la differenza”.
Sul prossimo turno di Serie A che si preannuncia scoppiettante: “Secondo me la Roma è quella che rischia di più perché all’Olimpico contro l’Inter ha sempre faticato, basta pensare all’anno scorso. Ma mi auguro che riesca a rialzarsi dopo il passo falso di Udine e che risponda sul campo alle critiche. Poi anche per il Napoli sarà dura contro l’Atalanta a Bergamo. La Juve a Firenze trova storicamente un campo ostile ma è così forte che penso possa superare l’ostacolo. Poi per tutte e 3 dipenderà anche come andranno le gare di Champions”.
Infine un pensiero per Mazzarri che è stato male in questi giorni e un ricordo di quella straordinaria cavalcata con la Reggina nel 2006/07: “Mi dispiace da morire per Mister Mazzarri, mi vengono i brividi al solo pensiero, lui è stato un padre calcistico per me, mi voleva anche portare alla Sampdoria. Spero che superi questo momento ma sono sicuro che ne uscirà ancora più forte. Quell’annata fu straordinaria e irripetibile. Salvarsi con un -11 è stato incredibile, un’emozione unica che mi porto dentro. Deve essere un esempio per tutti. Un’annata indescrivibile, l’annata della vita, io ho parato 3-4 rigori, Amoruso ha fatto 17 gol, Bianchi 18, insomma ci ha girato bene. Poi ricordo che l’Ascoli e il Messina faticavano e le abbiamo raggiunte in pochi mesi e questo è stato importante mentalmente. Poi il merito è ovviamente anche di Mister Mazzarri”.