A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Casale, allenatore della Juve Stabia primavera nonché ex calciatore di Napoli e Cagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Sembra sfumato l’arrivo di Juanlu Sánchez: il Napoli fa bene ad affidarsi alla coppia Di Lorenzo-Mazzocchi? Lei tratterrebbe anche Zanoli?
“Su Zanoli sfondi una porta aperta: è un giocatore importante, così come Vergara, sul quale il Napoli dovrebbe puntare. Ci sono due o tre ragazzi che devono crescere gradualmente: è vero che alcuni dicono che i giovani maturano solo se giocano, ma io penso che se stai in un gruppo importante, con compagni di livello, puoi solo migliorare. Piano piano bisogna inserirli, ma allo stesso tempo credo che tenere i ragazzi vicino a giocatori esperti li faccia crescere più in fretta. Certo, qualche minuto di gioco sarebbe importante, ma non li manderei via: io li terrei tutti e due, perché allenarsi ogni giorno con calciatori forti ti fa crescere. Io stesso, a 16 anni, quando iniziai ad allenarmi con i grandi, feci un salto di qualità enorme, non solo tecnico ma anche sul piano comportamentale e della personalità. Per questo i giovani in un grande gruppo possono solo migliorare".
Altro argomento interessante è la duttilità di Miguel Gutiérrez, che parte un po’ in sordina a Napoli anche perché reduce da un intervento chirurgico. Pensa che possa ricoprire più ruoli?
“Le impressioni su di lui sono positive, anche se ha avuto dei problemi fisici. Io ho sempre detto che investire su giocatori di prospettiva, anche se hanno avuto qualche difficoltà, può rivelarsi una grande occasione. Se ti viene fuori un calciatore importante a buon prezzo, può diventare un affare. Dal punto di vista tecnico-tattico continuo però a pensare che al Napoli serva soprattutto una punta esterna. Purtroppo i tempi di recupero si sono allungati, e senza Gutiérrez fino a gennaio ci sarebbe bisogno di un giocatore d’attacco che sappia fare gol. Domenica, ad esempio, abbiamo attaccato molto sulla destra, dove Politano ha fatto la differenza, ma in certe situazioni una punta esterna sarebbe stata fondamentale. Inoltre, è vero che trovare un nuovo Kvaratskhelia è impossibile, ma il Napoli deve fare qualcosa per migliorare nel ruolo dell’esterno sinistro d’attacco che, ad oggi, è l’anello debole. Per questo motivo credo che qualcosa bisognerebbe fare. Detto questo, avere Di Lorenzo e Mazzocchi a destra va benissimo: Di Lorenzo è una garanzia, Mazzocchi si è fatto trovare pronto già l’anno scorso. Spendere troppo in quel ruolo non avrebbe senso".
Il Napoli sembra inoltre monitorare la possibilità di un ritorno di Elmas all’ombra del Vesuvio. Cosa ne pensa?
“Elmas è un jolly, può ricoprire diversi ruoli e questo è importante. Però, come dicevamo prima, bisogna valutare bene: se inserisci un giocatore come lui, rischi di togliere spazio ai giovani. Non è il caso di avere una rosa troppo ampia in questo momento, perché il Napoli ha già i doppi in quasi tutti i ruoli. Elmas resta comunque un giocatore forte, che garantisce rendimento e prestazioni importanti: sarebbe un ottimo acquisto, ma bisogna tenere conto anche della crescita dei ragazzi".
Il Napoli ha iniziato il campionato con i cosiddetti FabFour a centrocampo, ma tra qualche mese dovrà fare a meno di Anguissa per la Coppa d’Africa. Non crede che serva un sostituto con caratteristiche simili?
“Il Napoli ha trovato un ottimo equilibrio a centrocampo con i quattro, e questo gli ha permesso di esprimersi al meglio. Domenica, ad esempio, abbiamo visto un modulo che spesso diventava un 3+1, con Lobotka che si abbassava per impostare e i due interni più avanzati. Avere un centrocampo così folto ti permette di sopperire anche all’assenza di uno dei titolari, perché i giocatori si possono alternare. È chiaro che Anguissa è fondamentale, ma paradossalmente la sua assenza potrebbe portare a un equilibrio diverso, con un centrocampo a tre più lineare. Andare a cercare un sostituto simile sul mercato costerebbe tantissimo, ed è difficile trovare un giocatore dello stesso livello. Per questo dico che non tutti i mali vengono per nuocere: si può pensare di tornare al centrocampo a tre, mantenendo comunque un grande equilibrio. Certo, perdere Anguissa pesa, ma il Napoli ha alternative valide. Personalmente, punterei piuttosto su un attaccante esterno di qualità, che potrebbe essere ancora più utile.”
di Napoli Magazine
28/08/2025 - 11:58
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Casale, allenatore della Juve Stabia primavera nonché ex calciatore di Napoli e Cagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Sembra sfumato l’arrivo di Juanlu Sánchez: il Napoli fa bene ad affidarsi alla coppia Di Lorenzo-Mazzocchi? Lei tratterrebbe anche Zanoli?
“Su Zanoli sfondi una porta aperta: è un giocatore importante, così come Vergara, sul quale il Napoli dovrebbe puntare. Ci sono due o tre ragazzi che devono crescere gradualmente: è vero che alcuni dicono che i giovani maturano solo se giocano, ma io penso che se stai in un gruppo importante, con compagni di livello, puoi solo migliorare. Piano piano bisogna inserirli, ma allo stesso tempo credo che tenere i ragazzi vicino a giocatori esperti li faccia crescere più in fretta. Certo, qualche minuto di gioco sarebbe importante, ma non li manderei via: io li terrei tutti e due, perché allenarsi ogni giorno con calciatori forti ti fa crescere. Io stesso, a 16 anni, quando iniziai ad allenarmi con i grandi, feci un salto di qualità enorme, non solo tecnico ma anche sul piano comportamentale e della personalità. Per questo i giovani in un grande gruppo possono solo migliorare".
Altro argomento interessante è la duttilità di Miguel Gutiérrez, che parte un po’ in sordina a Napoli anche perché reduce da un intervento chirurgico. Pensa che possa ricoprire più ruoli?
“Le impressioni su di lui sono positive, anche se ha avuto dei problemi fisici. Io ho sempre detto che investire su giocatori di prospettiva, anche se hanno avuto qualche difficoltà, può rivelarsi una grande occasione. Se ti viene fuori un calciatore importante a buon prezzo, può diventare un affare. Dal punto di vista tecnico-tattico continuo però a pensare che al Napoli serva soprattutto una punta esterna. Purtroppo i tempi di recupero si sono allungati, e senza Gutiérrez fino a gennaio ci sarebbe bisogno di un giocatore d’attacco che sappia fare gol. Domenica, ad esempio, abbiamo attaccato molto sulla destra, dove Politano ha fatto la differenza, ma in certe situazioni una punta esterna sarebbe stata fondamentale. Inoltre, è vero che trovare un nuovo Kvaratskhelia è impossibile, ma il Napoli deve fare qualcosa per migliorare nel ruolo dell’esterno sinistro d’attacco che, ad oggi, è l’anello debole. Per questo motivo credo che qualcosa bisognerebbe fare. Detto questo, avere Di Lorenzo e Mazzocchi a destra va benissimo: Di Lorenzo è una garanzia, Mazzocchi si è fatto trovare pronto già l’anno scorso. Spendere troppo in quel ruolo non avrebbe senso".
Il Napoli sembra inoltre monitorare la possibilità di un ritorno di Elmas all’ombra del Vesuvio. Cosa ne pensa?
“Elmas è un jolly, può ricoprire diversi ruoli e questo è importante. Però, come dicevamo prima, bisogna valutare bene: se inserisci un giocatore come lui, rischi di togliere spazio ai giovani. Non è il caso di avere una rosa troppo ampia in questo momento, perché il Napoli ha già i doppi in quasi tutti i ruoli. Elmas resta comunque un giocatore forte, che garantisce rendimento e prestazioni importanti: sarebbe un ottimo acquisto, ma bisogna tenere conto anche della crescita dei ragazzi".
Il Napoli ha iniziato il campionato con i cosiddetti FabFour a centrocampo, ma tra qualche mese dovrà fare a meno di Anguissa per la Coppa d’Africa. Non crede che serva un sostituto con caratteristiche simili?
“Il Napoli ha trovato un ottimo equilibrio a centrocampo con i quattro, e questo gli ha permesso di esprimersi al meglio. Domenica, ad esempio, abbiamo visto un modulo che spesso diventava un 3+1, con Lobotka che si abbassava per impostare e i due interni più avanzati. Avere un centrocampo così folto ti permette di sopperire anche all’assenza di uno dei titolari, perché i giocatori si possono alternare. È chiaro che Anguissa è fondamentale, ma paradossalmente la sua assenza potrebbe portare a un equilibrio diverso, con un centrocampo a tre più lineare. Andare a cercare un sostituto simile sul mercato costerebbe tantissimo, ed è difficile trovare un giocatore dello stesso livello. Per questo dico che non tutti i mali vengono per nuocere: si può pensare di tornare al centrocampo a tre, mantenendo comunque un grande equilibrio. Certo, perdere Anguissa pesa, ma il Napoli ha alternative valide. Personalmente, punterei piuttosto su un attaccante esterno di qualità, che potrebbe essere ancora più utile.”