Calcio
IL PARERE - Del Genio: "Maksimovic, vi svelo un retroscena"
20.03.2019 10:00 di Napoli Magazine

"E' stata una partita che poteva sembrare facile, invece è stata molto difficile. Il Napoli arriva dal viaggio in Austria, giocare dopo appena tre giorni è difficile. E' un fatto di carica e di energie mentali. Il Napoli è stato bravo a trovare gli stimoli giusti, però poi c'è stato un calo di tensione e concentrazione e la gara è stata riaperta". E' così che Paolo Del Genio analizza la sfida con l'Udinese a Tuttonapoli.net: "E nel secondo tempo il Napoli è stato ancor più bravo a riattaccare la spina, non è facile dopo aver staccato. Questa è una squadra che dentro di sé ha ancora grandi motivazioni e la conferma è il secondo tempo che è stato perfetto". D'altronde è vero che l'Europa League è obiettivo prioritario, ma è impensabile fare sul serio solo una volta ogni due settimane. "Assolutamente, ci sono dieci giornate di campionato e vanno affrontate quasi con la stessa intensità che il Napoli dovrà mettere poi con l'Arsenal. La squadra deve allenarsi a fare grandi partite per poi farne una grandissima in Europa League. E poi gli obiettivi ci sono: il secondo posto e il superamento degli 80 punti per il quarto anno consecutivo che è un bel traguardo. Il Napoli ha sempre saputo fissare degli obiettivi". Però c'è il rischio che la coperta diventi corta, soprattutto a centrocampo. "Sì, la rosa è corta, tant'è che ieri ho chiesto ad Ancelotti quali sono le soluzioni d'emergenza a cui ha pensato per sopperire alle assenze, soprattutto a centrocampo visto che con la Roma Zielinski sarà squalificato, e mi ha svelato che una è quella ipotizzata, ossia Callejon, l'altra un po' più sorprendente è Maksimovic". Ce lo vedi il serbo in mediana? "Posso svelare un bel dietro le quinte. Dopo l'intervista con Ancelotti è arrivato Maksimovic verso la mia postazione e gliel'ho data io questa notizia. Lui neanche lo sapeva. Abbiamo chiacchierato un po' e mi ha raccontato che in Serbia ha giocato in quel ruolo. Non sarebbe dunque una novità assoluta per lui, anche se nel suo periodo italiano non ha mai fatto il centrocampista". Un giudizio su Younes, che domenica ha trovato il suo primo urlo in Serie A alla fine di un calvario. "Younes è un talento inesplorato. Quando stava venendo fuori alla grande con l'Ajax, guadagnandosi la convocazion della Germania, purtroppo ci sono stati dei problemi che hanno rallentato incredibilmente la sua crescita per oltre un anno. Ma il giocatore ha talento, l'importante è che ritrovi la condizione fisica. E' un calciatore da primissima fascia, da big, quindi anche da Napoli. E penso che Ancelotti ne sia più convinto di me, visto che lo vede tutti i giorni". Con l'Udinese si è sbloccato anche Mertens, spesso oggetto di qualche critica di troppo. "Penso che si faccia troppa confusione quando si fa critica a volte. Un mese e mezzo fa era giusto criticare le prestazioni di Mertens. Ma da un mese e mezzo a questa parte mancava solo il gol. C'erano gli assist, ed è primo in Italia in questa speciale classifica, e c'erano soprattutto delle partite in cui anche se non forniva l'assist riusciva sempre a mettere lo zampino nelle azioni da rete. Tant'è vero che con Mertens in campo si aumenta in maniera evidentissima il numero di realizzazioni del Napoli. Questo non è un caso, è grazie ai movimenti che fa. Ha avuto un problema con i gol, ma solo per questo venivano offuscate le sue buone prestazioni e, di conseguenza, scattava la critica".

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IL PARERE - Del Genio: "Maksimovic, vi svelo un retroscena"

di Napoli Magazine

20/03/2024 - 10:00

"E' stata una partita che poteva sembrare facile, invece è stata molto difficile. Il Napoli arriva dal viaggio in Austria, giocare dopo appena tre giorni è difficile. E' un fatto di carica e di energie mentali. Il Napoli è stato bravo a trovare gli stimoli giusti, però poi c'è stato un calo di tensione e concentrazione e la gara è stata riaperta". E' così che Paolo Del Genio analizza la sfida con l'Udinese a Tuttonapoli.net: "E nel secondo tempo il Napoli è stato ancor più bravo a riattaccare la spina, non è facile dopo aver staccato. Questa è una squadra che dentro di sé ha ancora grandi motivazioni e la conferma è il secondo tempo che è stato perfetto". D'altronde è vero che l'Europa League è obiettivo prioritario, ma è impensabile fare sul serio solo una volta ogni due settimane. "Assolutamente, ci sono dieci giornate di campionato e vanno affrontate quasi con la stessa intensità che il Napoli dovrà mettere poi con l'Arsenal. La squadra deve allenarsi a fare grandi partite per poi farne una grandissima in Europa League. E poi gli obiettivi ci sono: il secondo posto e il superamento degli 80 punti per il quarto anno consecutivo che è un bel traguardo. Il Napoli ha sempre saputo fissare degli obiettivi". Però c'è il rischio che la coperta diventi corta, soprattutto a centrocampo. "Sì, la rosa è corta, tant'è che ieri ho chiesto ad Ancelotti quali sono le soluzioni d'emergenza a cui ha pensato per sopperire alle assenze, soprattutto a centrocampo visto che con la Roma Zielinski sarà squalificato, e mi ha svelato che una è quella ipotizzata, ossia Callejon, l'altra un po' più sorprendente è Maksimovic". Ce lo vedi il serbo in mediana? "Posso svelare un bel dietro le quinte. Dopo l'intervista con Ancelotti è arrivato Maksimovic verso la mia postazione e gliel'ho data io questa notizia. Lui neanche lo sapeva. Abbiamo chiacchierato un po' e mi ha raccontato che in Serbia ha giocato in quel ruolo. Non sarebbe dunque una novità assoluta per lui, anche se nel suo periodo italiano non ha mai fatto il centrocampista". Un giudizio su Younes, che domenica ha trovato il suo primo urlo in Serie A alla fine di un calvario. "Younes è un talento inesplorato. Quando stava venendo fuori alla grande con l'Ajax, guadagnandosi la convocazion della Germania, purtroppo ci sono stati dei problemi che hanno rallentato incredibilmente la sua crescita per oltre un anno. Ma il giocatore ha talento, l'importante è che ritrovi la condizione fisica. E' un calciatore da primissima fascia, da big, quindi anche da Napoli. E penso che Ancelotti ne sia più convinto di me, visto che lo vede tutti i giorni". Con l'Udinese si è sbloccato anche Mertens, spesso oggetto di qualche critica di troppo. "Penso che si faccia troppa confusione quando si fa critica a volte. Un mese e mezzo fa era giusto criticare le prestazioni di Mertens. Ma da un mese e mezzo a questa parte mancava solo il gol. C'erano gli assist, ed è primo in Italia in questa speciale classifica, e c'erano soprattutto delle partite in cui anche se non forniva l'assist riusciva sempre a mettere lo zampino nelle azioni da rete. Tant'è vero che con Mertens in campo si aumenta in maniera evidentissima il numero di realizzazioni del Napoli. Questo non è un caso, è grazie ai movimenti che fa. Ha avuto un problema con i gol, ma solo per questo venivano offuscate le sue buone prestazioni e, di conseguenza, scattava la critica".