Calcio
IL PARERE - Zenga: "Inter? Terrei Icardi e chiederei a Wanda di non andare in tv, mi hanno impressionato Meret e Cragno"
17.08.2019 13:18 di Napoli Magazine

L'allenatore Walter Zenga, ex portiere, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "C'è sempre il pensiero positivo di tornare in pista a breve. Non mi permetto di dire nulla sull'Italia, visto che ci sono tanti amici allenatori, quindi direi all'estero. Ho avuto un po' di contatti, ma si sono verificati una serie di contrattempi. Mi aspetto il solito campionato con tante belle sorprese e il gap tra le grandi che può essere ridotto. Mi stuzzicano squadre meno attenzionate al momento, come il Genoa o il Cagliari. E' diventata una Serie A interessante. L'Inter farà sicuramente bene. Come ha detto Moratti il dna di Conte è particolare, ma il calcio è professione e quando uno allena dà il 100% per la squadra in cui è. E' stata un'estate un po' strana, perché raramente è successo che tutte le grandi cambiassero allenatore. Quello che mi intriga di più è Giampaolo al Milan perché è preparatissimo, sa il fatto suo e mi riflette un po'. Io mi terrei Icardi, anche se ci sono cose che non conosciamo. Credo che uno con la media gol che ha lui, anche se è un po' anarchico e distaccato dal gruppo, a me è sempre piaciuto. Se fossi l'Inter chiederei a Wanda Nara di non andare in tv. Mi piacerebbe vedere Balotelli in Italia, perché se tornerà in Serie A, al Brescia, farà benissimo. Vedere una squadra blasonata come il Palermo, con quel pubblico, finire così fa male, perché non si capisce bene come si arrivi a determinate soluzioni. Ci sono troppi tribunali e troppi step. Meret mi ha impressionato tantissimo, così come Cragno, cresciuto tantissimo a livello di personalità. Mi sembra particolarmente strano che in un contesto del genere della Serie A sia sparito Emiliano Viviano. Al Wolverhampton ho trovato il cambio di società e nel mercato aperto di agosto erano arrivati 12 giocatori nuovi. Abbiamo pagato le difficoltà della fusione tra la nuova e la vecchia società e ci siamo trovati quasi in confusione".

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IL PARERE - Zenga: "Inter? Terrei Icardi e chiederei a Wanda di non andare in tv, mi hanno impressionato Meret e Cragno"

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17/08/2024 - 13:18

L'allenatore Walter Zenga, ex portiere, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "C'è sempre il pensiero positivo di tornare in pista a breve. Non mi permetto di dire nulla sull'Italia, visto che ci sono tanti amici allenatori, quindi direi all'estero. Ho avuto un po' di contatti, ma si sono verificati una serie di contrattempi. Mi aspetto il solito campionato con tante belle sorprese e il gap tra le grandi che può essere ridotto. Mi stuzzicano squadre meno attenzionate al momento, come il Genoa o il Cagliari. E' diventata una Serie A interessante. L'Inter farà sicuramente bene. Come ha detto Moratti il dna di Conte è particolare, ma il calcio è professione e quando uno allena dà il 100% per la squadra in cui è. E' stata un'estate un po' strana, perché raramente è successo che tutte le grandi cambiassero allenatore. Quello che mi intriga di più è Giampaolo al Milan perché è preparatissimo, sa il fatto suo e mi riflette un po'. Io mi terrei Icardi, anche se ci sono cose che non conosciamo. Credo che uno con la media gol che ha lui, anche se è un po' anarchico e distaccato dal gruppo, a me è sempre piaciuto. Se fossi l'Inter chiederei a Wanda Nara di non andare in tv. Mi piacerebbe vedere Balotelli in Italia, perché se tornerà in Serie A, al Brescia, farà benissimo. Vedere una squadra blasonata come il Palermo, con quel pubblico, finire così fa male, perché non si capisce bene come si arrivi a determinate soluzioni. Ci sono troppi tribunali e troppi step. Meret mi ha impressionato tantissimo, così come Cragno, cresciuto tantissimo a livello di personalità. Mi sembra particolarmente strano che in un contesto del genere della Serie A sia sparito Emiliano Viviano. Al Wolverhampton ho trovato il cambio di società e nel mercato aperto di agosto erano arrivati 12 giocatori nuovi. Abbiamo pagato le difficoltà della fusione tra la nuova e la vecchia società e ci siamo trovati quasi in confusione".