Calcio
IL PENSIERO - Cannavaro: "De Rossi è stato bravo a far ragionare i calciatori, mi auguro che il Bologna arrivi in Champions"
18.04.2024 10:47 di Napoli Magazine

"Io alleno dal 2014, quando Marcello Lippi mi portò in Cina con lui - ha aggiunto - per tanti è vista come un'esperienza non delle migliori, però in Asia in quel periodo c'erano grandissimi allenatori. Ho avuto la fortuna di far bene, vincere e rimanere cinque anni, durante i quali ho potuto allenare giocatori come Paulinho, Pato, Talisca e Witsel. Sono tornato qui nel periodo del Covid, ho rifiutato la panchina della Polonia perché pensavo di trovare qualche nazionale migliore e dissi di no, anche perché c'era poco tempo per lavorare. Mi sono reso conto poi che l'esperienza cinese non è vista bene, non ho capito perché. Ho pazienza e aspetto: è quello che voglio e che mi piace fare". Cannavaro parla poi di Daniele De Rossi: "Daniele è l'esempio che forse si avvicina più al mio - dice - È andato a Ferrara e dopo ha avuto l'opportunità di allenare la Roma, una grande squadra con grandissimi giocatori. Adesso stanno facendo quello che era nell'immaginario di tutti quanti". "Allenatori che mi hanno fatto annoiare? Daniel Passarella, a Parma, non capì il momento: invece che essere duro con noi, avrebbe dovuto essere più morbido - ricorda Cannavaro - Poi ho avuto grandi allenatori: Malesani già vent'anni fa parlava di calcio moderno, quello che oggi vedi con il Manchester City o con Roberto De Zerbi. Non penso che qualcuno si sia inventato il calcio: c'è chi lo racconta meglio". "Il Bologna di Thiago Motta è una squadra divertente, mi ricorda un po' il Bayer Leverkusen - continua Cannavaro - C'è tanto lavoro dell'allenatore, ma anche di società e dirigenti che hanno preso giocatori che non tutti conoscevano a inizio anno, ma che erano già forti. Mi auguro che arrivino in Champions".

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IL PENSIERO - Cannavaro: "De Rossi è stato bravo a far ragionare i calciatori, mi auguro che il Bologna arrivi in Champions"

di Napoli Magazine

18/04/2024 - 10:47

"Io alleno dal 2014, quando Marcello Lippi mi portò in Cina con lui - ha aggiunto - per tanti è vista come un'esperienza non delle migliori, però in Asia in quel periodo c'erano grandissimi allenatori. Ho avuto la fortuna di far bene, vincere e rimanere cinque anni, durante i quali ho potuto allenare giocatori come Paulinho, Pato, Talisca e Witsel. Sono tornato qui nel periodo del Covid, ho rifiutato la panchina della Polonia perché pensavo di trovare qualche nazionale migliore e dissi di no, anche perché c'era poco tempo per lavorare. Mi sono reso conto poi che l'esperienza cinese non è vista bene, non ho capito perché. Ho pazienza e aspetto: è quello che voglio e che mi piace fare". Cannavaro parla poi di Daniele De Rossi: "Daniele è l'esempio che forse si avvicina più al mio - dice - È andato a Ferrara e dopo ha avuto l'opportunità di allenare la Roma, una grande squadra con grandissimi giocatori. Adesso stanno facendo quello che era nell'immaginario di tutti quanti". "Allenatori che mi hanno fatto annoiare? Daniel Passarella, a Parma, non capì il momento: invece che essere duro con noi, avrebbe dovuto essere più morbido - ricorda Cannavaro - Poi ho avuto grandi allenatori: Malesani già vent'anni fa parlava di calcio moderno, quello che oggi vedi con il Manchester City o con Roberto De Zerbi. Non penso che qualcuno si sia inventato il calcio: c'è chi lo racconta meglio". "Il Bologna di Thiago Motta è una squadra divertente, mi ricorda un po' il Bayer Leverkusen - continua Cannavaro - C'è tanto lavoro dell'allenatore, ma anche di società e dirigenti che hanno preso giocatori che non tutti conoscevano a inizio anno, ma che erano già forti. Mi auguro che arrivino in Champions".