Antonio Corbo, editorialista del quotidiano La Repubblica, scrive del momento attuale di Antonio Conte, tecnico del Napoli capace in queste ultime partite di reinventare se stesso: "L’allenatore ha reinventato se sesso. Il suo stile di conduzione. I rapporti con tutti. Lui che viveva per comandare da solo e contro tutti, oggi vive meglio perché dirige meglio e va d’accordo con tutti. Qualcuno lo ha aiutato a capire che non poteva farcela da solo: sembrava si fosse caricato tutto il Napoli sulle spalle, dalle porte girevoli del mercato alla selezione degli intrusi, dalle formazioni alle schede quotidiane di allenamento, tutto. Nell’albergo elegante e defilato di Pozzuoli raccontano stupiti che Conte sia andato prima per una intera notte a controllare ingressi, ospiti e personale prima di dare il consenso all’accordo con la società. È credibile quindi l’ipotesi che gira: Conte ha sfidato la squadra modificando il rapporto interno. Non più lui solo a decidere, ma programmi condivisi. Una lodevole e innovativa autogestione plausibile e pur sempre vigilata”.
di Napoli Magazine
09/12/2025 - 14:26
Antonio Corbo, editorialista del quotidiano La Repubblica, scrive del momento attuale di Antonio Conte, tecnico del Napoli capace in queste ultime partite di reinventare se stesso: "L’allenatore ha reinventato se sesso. Il suo stile di conduzione. I rapporti con tutti. Lui che viveva per comandare da solo e contro tutti, oggi vive meglio perché dirige meglio e va d’accordo con tutti. Qualcuno lo ha aiutato a capire che non poteva farcela da solo: sembrava si fosse caricato tutto il Napoli sulle spalle, dalle porte girevoli del mercato alla selezione degli intrusi, dalle formazioni alle schede quotidiane di allenamento, tutto. Nell’albergo elegante e defilato di Pozzuoli raccontano stupiti che Conte sia andato prima per una intera notte a controllare ingressi, ospiti e personale prima di dare il consenso all’accordo con la società. È credibile quindi l’ipotesi che gira: Conte ha sfidato la squadra modificando il rapporto interno. Non più lui solo a decidere, ma programmi condivisi. Una lodevole e innovativa autogestione plausibile e pur sempre vigilata”.