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IL PENSIERO - De Piscopo: "Questa pandemia ci ha fatto capire tante cose"
07.07.2020 15:16 di Napoli Magazine

Tullio De Piscopo, storico batterista, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre" sulle frequenze di Radio Amore Campania. Ecco quanto evidenziato: "Pausa per il Coronavirus? Ho scritto un libro sui rudimenti, sulla batteria, sullo studio, sul tamburo. Poi mi sono dedicato ad insegnare online, è stato un po' difficile, ma io tengo 'a capa tosta. Mi sono messo a studiare il sistema e ci sono riuscito. Fare la batteria online è impossibile, me ne sono inventata una di gomma, ho lavorato quasi tutti i giorni e quando ero libero scrivevo le lezioni per i ragazzi. Questa pandemia ci ha fatto capire un po' di cose: 'e fetienti 'e mmerda so' cchiù fetienti 'e primma! Joe Amoruso? Ho sofferto tanto per lui, andavo a trovarlo, mi ero prodigato per farlo trasferire a Imola, c'era un centro d'eccellenza a Montecatone, speravo in un miracolo. E' stato sottovalutato? No, ma è chiaro che quella di Joe era musica di alto livello e non commerciale. Anche un mio disco a cui tenevo tantissimo, non ebbe il successo che meritava. Joe è stato un grande. Mi ha veramente addolorato la sua dipartita".

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IL PENSIERO - De Piscopo: "Questa pandemia ci ha fatto capire tante cose"

di Napoli Magazine

07/07/2024 - 15:16

Tullio De Piscopo, storico batterista, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre" sulle frequenze di Radio Amore Campania. Ecco quanto evidenziato: "Pausa per il Coronavirus? Ho scritto un libro sui rudimenti, sulla batteria, sullo studio, sul tamburo. Poi mi sono dedicato ad insegnare online, è stato un po' difficile, ma io tengo 'a capa tosta. Mi sono messo a studiare il sistema e ci sono riuscito. Fare la batteria online è impossibile, me ne sono inventata una di gomma, ho lavorato quasi tutti i giorni e quando ero libero scrivevo le lezioni per i ragazzi. Questa pandemia ci ha fatto capire un po' di cose: 'e fetienti 'e mmerda so' cchiù fetienti 'e primma! Joe Amoruso? Ho sofferto tanto per lui, andavo a trovarlo, mi ero prodigato per farlo trasferire a Imola, c'era un centro d'eccellenza a Montecatone, speravo in un miracolo. E' stato sottovalutato? No, ma è chiaro che quella di Joe era musica di alto livello e non commerciale. Anche un mio disco a cui tenevo tantissimo, non ebbe il successo che meritava. Joe è stato un grande. Mi ha veramente addolorato la sua dipartita".