Calcio
IL PENSIERO - Di Fusco: "Il Napoli è cambiato dopo Eindhoven, c’è stata molta più comunicazione in campo”
31.10.2025 23:10 di Napoli Magazine
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Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Conte ha risposto bene su De Bruyne. Come fa a essere un vantaggio la sua assenza? Dietro questo giocatore c’è una storia che parla per lui. Non può assolutamente essere un vantaggio. Senza di lui, il Napoli perde in personalità, tecnica e imprevedibilità dalla trequarti in su. Se Maradona fosse stato in campo oggi, con questo regolamento, ci sarebbero state un paio di espulsioni a partita. Prima di Napoli-Como verrà proiettato un video realizzato da tutto il gruppo Maradoniano e una piccola parte verrà mandata in onda sugli schermi. Ricordo quando Maradona mi diede la piccola foto della Vergine Maria di Lujan e mi portò un piccolo braccialetto di cuoio con scritto Argentina sopra. Mi disse di tenerla con me, perché mi avrebbe protetto. E lo ha fatto, perché io mi ritengo un uomo fortunato a livello professionale e personale. Quello che si vedeva di Maradona in campo era la metà di quello che si vedeva negli allenamenti. Maradona si prendeva sempre le responsabilità. Una cosa che non ha mai messo in evidenza era il fatto che faceva tanta beneficenza. Si è preso cura di un orfanotrofio, non l’ha mai detto. Lui adorava i bambini. Spalletti? Ha una comunicazione un po’ particolare. Ma quale giocatore o allenatore non andrebbe alla Juventus? Ricordate cosa disse Maradona con Gianni Minà? Maradona disse che i napoletani che hanno bisogno di lavorare potevano sfruttare la sua immagine, ma non i miliardari. Il primo scudetto del Napoli non era soltanto dei napoletani, ma era del Sud contro il Nord. E Diego aveva incarnato quello spirito. Ho guardato il Como contro il Verona. Nelle ultime partite del nostro campionato, il ritmo che hanno avuto entrambe le squadre, nel primo tempo, soprattutto il Como, è altissimo. Gilmour si ritrova nella zona di Nico Paz. Non è facile. Anche perché oltre ad avere grandissima qualità, è un giocatore che corre molto. Il cambio del Napoli c’è stato dopo Eindhoven. Si è verificato anche in Conte. I giocatori si parlavano molto di più e si gesticolava anche. C’è stata molta più comunicazione in campo”.

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IL PENSIERO - Di Fusco: "Il Napoli è cambiato dopo Eindhoven, c’è stata molta più comunicazione in campo”

di Napoli Magazine

31/10/2025 - 23:10

Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Conte ha risposto bene su De Bruyne. Come fa a essere un vantaggio la sua assenza? Dietro questo giocatore c’è una storia che parla per lui. Non può assolutamente essere un vantaggio. Senza di lui, il Napoli perde in personalità, tecnica e imprevedibilità dalla trequarti in su. Se Maradona fosse stato in campo oggi, con questo regolamento, ci sarebbero state un paio di espulsioni a partita. Prima di Napoli-Como verrà proiettato un video realizzato da tutto il gruppo Maradoniano e una piccola parte verrà mandata in onda sugli schermi. Ricordo quando Maradona mi diede la piccola foto della Vergine Maria di Lujan e mi portò un piccolo braccialetto di cuoio con scritto Argentina sopra. Mi disse di tenerla con me, perché mi avrebbe protetto. E lo ha fatto, perché io mi ritengo un uomo fortunato a livello professionale e personale. Quello che si vedeva di Maradona in campo era la metà di quello che si vedeva negli allenamenti. Maradona si prendeva sempre le responsabilità. Una cosa che non ha mai messo in evidenza era il fatto che faceva tanta beneficenza. Si è preso cura di un orfanotrofio, non l’ha mai detto. Lui adorava i bambini. Spalletti? Ha una comunicazione un po’ particolare. Ma quale giocatore o allenatore non andrebbe alla Juventus? Ricordate cosa disse Maradona con Gianni Minà? Maradona disse che i napoletani che hanno bisogno di lavorare potevano sfruttare la sua immagine, ma non i miliardari. Il primo scudetto del Napoli non era soltanto dei napoletani, ma era del Sud contro il Nord. E Diego aveva incarnato quello spirito. Ho guardato il Como contro il Verona. Nelle ultime partite del nostro campionato, il ritmo che hanno avuto entrambe le squadre, nel primo tempo, soprattutto il Como, è altissimo. Gilmour si ritrova nella zona di Nico Paz. Non è facile. Anche perché oltre ad avere grandissima qualità, è un giocatore che corre molto. Il cambio del Napoli c’è stato dopo Eindhoven. Si è verificato anche in Conte. I giocatori si parlavano molto di più e si gesticolava anche. C’è stata molta più comunicazione in campo”.