Calcio
IL PENSIERO - Minervini: "Cambio Billing-Raspadori? Secondo me Conte ha sbagliato"
12.05.2025 22:50 di Napoli Magazine

A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.

Ieri Antonio Conte ha sostituito Raspadori, che era “on fire”, con Billing. È stata un po’ la sliding door della partita. Secondo lei, questo cambio e più in generale le scelte di Conte hanno inciso sul pareggio del Napoli contro il Genoa? 

“Proprio la parola in sé, ‘cambio’, vuol dire andare a incidere su una situazione che non funziona, che si ritiene non stia funzionando. Ma in quel momento il Napoli aveva appena trovato il 2-1 proprio con Giacomino Raspadori, che era l’unico a strappare, a cercare anche il 3-1 con una bella ripartenza e un tiro deviato in angolo. Anche McTominay era andato vicino al terzo gol. Cosa c’era da cambiare in quel momento? Tutti erano presi dall’adrenalina positiva per il gol trovato dopo una grande tensione, perché il Napoli la sentiva, eccome, la pressione dopo l’1-1 del Genoa. Ma la stanchezza non si avvertiva, nessuno era davvero stanco. Il Genoa non mi sembrava nemmeno intenzionato a fare una battaglia vera, stava giocando la sua partita onesta, con ragazzi che volevano farsi vedere. Quindi perché non restare lì e provare a chiuderla con un altro gol, visto che avevi tutta l’inerzia dalla tua parte? Secondo me Conte ha sbagliato. E aggiungo: tutti dicono che ha messo Billing per i colpi di testa, ma Billing ha dichiarato lui stesso, in un’intervista di due anni fa, che i colpi di testa non li vuole fare. Ha detto che preferisce tutelare la sua salute, che se può evitare un contrasto aereo, lo evita. E infatti sul gol del Genoa il suo atteggiamento lo conferma: non salta deciso, va morbido, non è uno che ci mette cattiveria su quella palla. Poi, se lì ci fosse stato Buongiorno, quel gol non lo prendiamo mai. Ma questo è un altro discorso".

Dopo il pareggio di ieri e, soprattutto, in virtù della vittoria dell’Inter a Torino che ha portato i nerazzurri a -1 dal Napoli in classifica, con due gare ancora da giocare, secondo lei cambiano le percentuali scudetto? 

“Voglio fare l’alieno. Voglio essere un alieno che arriva oggi sul pianeta Terra, guarda la classifica e vede che il Napoli ha un punto in più. Non voglio farmi condizionare — e spero che nemmeno il Napoli lo faccia — da ciò che è successo ieri sera o dai rimpianti per le occasioni perse. Mancano due partite, il Napoli ha un punto di vantaggio sull’Inter. Deve giocare con Parma e Cagliari. L’Inter deve affrontare Lazio e Como, che sulla carta sono anche più forti delle avversarie del Napoli. Quindi, seguendo questa logica, io dico che il Napoli resta favorito per lo scudetto. È chiaro che purtroppo i calciatori non sono alieni e la partita di ieri potrebbe avere degli effetti nella testa. Ma abbiamo preso Conte proprio perché è più bravo di tutti in questi momenti, e mi auguro, anzi sono sicuro, che sappia lavorarci. Se devo essere fiducioso — e voglio esserlo — penso a giocatori come Scott McTominay, come Romelu Lukaku, che hanno già vinto, che sanno come si fa. Lo stesso Di Lorenzo, lo stesso Anguissa: sono calciatori che con il Napoli hanno già alzato trofei. Quindi sì, si va a Parma per fare una partita importante".

Ieri ci sono state anche critiche per Meret. Lei come la vede? Secondo lei c’è stato un errore sul primo gol? E sul secondo? 

“Sul primo gol, lui sbaglia. La fortuna aiuta gli audaci, la sfortuna punisce i poco audaci. Su quel colpo di testa, abbastanza innocuo, ci va male, goffo. È una palla da buttare in angolo, invece la devia sul palo e poi gli rimbalza addosso. Poteva prendere un altro rimbalzo, certo, ma quello che fai ti torna indietro. Sul secondo gol, invece, il colpo di testa di Vasquez era difficilmente parabile. Da dietro l’ho visto, e lì metto Meret all’ultimo posto tra i responsabili. Billing è molle, Politano era stremato. Politano ha fatto un campionato strepitoso, da applausi, ma Conte gli chiede sempre qualcosa in più. Era l’unico che proprio non ce la faceva più. Andava tolto. Così invece lascia un po’ di spazio a chi crossa e poi lì in mezzo fanno una frittata clamorosa. Meret, probabilmente, non si aspetta che tra i due del Napoli colpisca Vasquez, quindi parte in ritardo e non ci arriva più. Però, ripeto, il vero errore è sul primo gol. Lì ci va male, era posizionato male, doveva deviarla in angolo. Non parlo di sfortuna, parlo proprio di errore tecnico. In quella situazione il portiere non si fida del palo, la mette fuori".

In virtù delle dichiarazioni post gara, della conferenza stampa e di alcune indiscrezioni che parlano di un Conte sempre più lontano da Napoli per la prossima stagione, lei che sensazione ha? 

“Ho preso una decisione: non voglio parlarne. Non perché non mi interessi, ma perché ora c’è da finire il lavoro. Poi, se Conte è insofferente, addio. Va benissimo. Dovremmo comunque essergli eternamente grati per questo scudetto. A prescindere da cosa farà, il mio desiderio è essere grato ad Antonio Conte per aver portato il quarto scudetto a Napoli e spero che ci riesca. Se poi vorrà restare, saremo contenti: ha fatto un ottimo lavoro. Ma, tra l’altro, Napoli è una piazza talmente bella, in una società così solida e strutturata, che non penso avrà problemi a trovare un altro allenatore altrettanto bravo".

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IL PENSIERO - Minervini: "Cambio Billing-Raspadori? Secondo me Conte ha sbagliato"

di Napoli Magazine

12/05/2025 - 22:50

A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.

Ieri Antonio Conte ha sostituito Raspadori, che era “on fire”, con Billing. È stata un po’ la sliding door della partita. Secondo lei, questo cambio e più in generale le scelte di Conte hanno inciso sul pareggio del Napoli contro il Genoa? 

“Proprio la parola in sé, ‘cambio’, vuol dire andare a incidere su una situazione che non funziona, che si ritiene non stia funzionando. Ma in quel momento il Napoli aveva appena trovato il 2-1 proprio con Giacomino Raspadori, che era l’unico a strappare, a cercare anche il 3-1 con una bella ripartenza e un tiro deviato in angolo. Anche McTominay era andato vicino al terzo gol. Cosa c’era da cambiare in quel momento? Tutti erano presi dall’adrenalina positiva per il gol trovato dopo una grande tensione, perché il Napoli la sentiva, eccome, la pressione dopo l’1-1 del Genoa. Ma la stanchezza non si avvertiva, nessuno era davvero stanco. Il Genoa non mi sembrava nemmeno intenzionato a fare una battaglia vera, stava giocando la sua partita onesta, con ragazzi che volevano farsi vedere. Quindi perché non restare lì e provare a chiuderla con un altro gol, visto che avevi tutta l’inerzia dalla tua parte? Secondo me Conte ha sbagliato. E aggiungo: tutti dicono che ha messo Billing per i colpi di testa, ma Billing ha dichiarato lui stesso, in un’intervista di due anni fa, che i colpi di testa non li vuole fare. Ha detto che preferisce tutelare la sua salute, che se può evitare un contrasto aereo, lo evita. E infatti sul gol del Genoa il suo atteggiamento lo conferma: non salta deciso, va morbido, non è uno che ci mette cattiveria su quella palla. Poi, se lì ci fosse stato Buongiorno, quel gol non lo prendiamo mai. Ma questo è un altro discorso".

Dopo il pareggio di ieri e, soprattutto, in virtù della vittoria dell’Inter a Torino che ha portato i nerazzurri a -1 dal Napoli in classifica, con due gare ancora da giocare, secondo lei cambiano le percentuali scudetto? 

“Voglio fare l’alieno. Voglio essere un alieno che arriva oggi sul pianeta Terra, guarda la classifica e vede che il Napoli ha un punto in più. Non voglio farmi condizionare — e spero che nemmeno il Napoli lo faccia — da ciò che è successo ieri sera o dai rimpianti per le occasioni perse. Mancano due partite, il Napoli ha un punto di vantaggio sull’Inter. Deve giocare con Parma e Cagliari. L’Inter deve affrontare Lazio e Como, che sulla carta sono anche più forti delle avversarie del Napoli. Quindi, seguendo questa logica, io dico che il Napoli resta favorito per lo scudetto. È chiaro che purtroppo i calciatori non sono alieni e la partita di ieri potrebbe avere degli effetti nella testa. Ma abbiamo preso Conte proprio perché è più bravo di tutti in questi momenti, e mi auguro, anzi sono sicuro, che sappia lavorarci. Se devo essere fiducioso — e voglio esserlo — penso a giocatori come Scott McTominay, come Romelu Lukaku, che hanno già vinto, che sanno come si fa. Lo stesso Di Lorenzo, lo stesso Anguissa: sono calciatori che con il Napoli hanno già alzato trofei. Quindi sì, si va a Parma per fare una partita importante".

Ieri ci sono state anche critiche per Meret. Lei come la vede? Secondo lei c’è stato un errore sul primo gol? E sul secondo? 

“Sul primo gol, lui sbaglia. La fortuna aiuta gli audaci, la sfortuna punisce i poco audaci. Su quel colpo di testa, abbastanza innocuo, ci va male, goffo. È una palla da buttare in angolo, invece la devia sul palo e poi gli rimbalza addosso. Poteva prendere un altro rimbalzo, certo, ma quello che fai ti torna indietro. Sul secondo gol, invece, il colpo di testa di Vasquez era difficilmente parabile. Da dietro l’ho visto, e lì metto Meret all’ultimo posto tra i responsabili. Billing è molle, Politano era stremato. Politano ha fatto un campionato strepitoso, da applausi, ma Conte gli chiede sempre qualcosa in più. Era l’unico che proprio non ce la faceva più. Andava tolto. Così invece lascia un po’ di spazio a chi crossa e poi lì in mezzo fanno una frittata clamorosa. Meret, probabilmente, non si aspetta che tra i due del Napoli colpisca Vasquez, quindi parte in ritardo e non ci arriva più. Però, ripeto, il vero errore è sul primo gol. Lì ci va male, era posizionato male, doveva deviarla in angolo. Non parlo di sfortuna, parlo proprio di errore tecnico. In quella situazione il portiere non si fida del palo, la mette fuori".

In virtù delle dichiarazioni post gara, della conferenza stampa e di alcune indiscrezioni che parlano di un Conte sempre più lontano da Napoli per la prossima stagione, lei che sensazione ha? 

“Ho preso una decisione: non voglio parlarne. Non perché non mi interessi, ma perché ora c’è da finire il lavoro. Poi, se Conte è insofferente, addio. Va benissimo. Dovremmo comunque essergli eternamente grati per questo scudetto. A prescindere da cosa farà, il mio desiderio è essere grato ad Antonio Conte per aver portato il quarto scudetto a Napoli e spero che ci riesca. Se poi vorrà restare, saremo contenti: ha fatto un ottimo lavoro. Ma, tra l’altro, Napoli è una piazza talmente bella, in una società così solida e strutturata, che non penso avrà problemi a trovare un altro allenatore altrettanto bravo".