Calcio
IL PORTIERE - Chievo, Bardi: "Abbiamo battuto una delle squadre più forti d'Italia, vi svelo un piccolo segreto"
16.09.2014 13:55 di Napoli Magazine Fonte: Corriere dello Sport
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Francesco Bardi, portiere del Chievo, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport.:



Bardi, come si para un rigore? 

«Ci vogliono tre doti: fortuna, intuito, studio. E non parlo di studio dell’avversario. Devi studiare come spingere, per andare a prendere il pallone nell’angolo. Però dai, siamo onesti: il 40% è fortuna». 



Bardi, come si para un rigore a Higuain? 

«Beh, non è una cosa che capita tutti i giorni. E’ un onore aver fermato un campione che ha scritto la storia del calcio recente. Forse un po’ sentivo che avrebbe tirato da quella parte. E poi ho un piccolo segreto». 



Lo può svelare? 

«Un amico d’infanzia, Gabriele, due giorni prima me l’aveva detto: “A Napoli parerai un rigore”. Non l’ho ancora incrociato, devo pagargli da bere». 



Portiere bravo e portiere gentiluomo. Ha consolato anche Higuain, dopo. 

«Ma no, dai. Gli ho solo dato una carezza. Lui non ha bisogno di essere consolato da me, è un campione e si riprenderà presto. Come il Napoli». 



In serie A finora non era stato fortunato con i rigori. 

«Vero, avevo abbassato la mia media... In B però ne ho parati due con il Novara nella stessa partita, a Padova». 



Quella di Napoli è stata la sua migliore partita? 

«Probabilmente sì, anche perché è servita a vincere su un campo importante. Abbiamo battuto una delle squadre più forti d’Italia». 



Il suo allenatore, Corini, ha detto che le parate di Bardi sono state decisive quanto il gol di Maxi Lopez. 

«Non vorrei dire frasi fatte ma il merito è di tutti. Da portiere ad esempio posso assicurare che la comunicazione con i compagni di reparto è determinante. Senza l’aiuto della mia difesa non potrei parare così». 



Al San Paolo lo scorso anno fece una papera con il Livorno, stavolta è stato un muro per il Chievo. 

«Il destino è particolare: passi dalle stelle alle stalle. L’eroe della giornata diventa facilmente il peggiore in campo, soprattutto se è un portiere». 


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IL PORTIERE - Chievo, Bardi: "Abbiamo battuto una delle squadre più forti d'Italia, vi svelo un piccolo segreto"

di Napoli Magazine

16/09/2014 - 13:55

Francesco Bardi, portiere del Chievo, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport.:



Bardi, come si para un rigore? 

«Ci vogliono tre doti: fortuna, intuito, studio. E non parlo di studio dell’avversario. Devi studiare come spingere, per andare a prendere il pallone nell’angolo. Però dai, siamo onesti: il 40% è fortuna». 



Bardi, come si para un rigore a Higuain? 

«Beh, non è una cosa che capita tutti i giorni. E’ un onore aver fermato un campione che ha scritto la storia del calcio recente. Forse un po’ sentivo che avrebbe tirato da quella parte. E poi ho un piccolo segreto». 



Lo può svelare? 

«Un amico d’infanzia, Gabriele, due giorni prima me l’aveva detto: “A Napoli parerai un rigore”. Non l’ho ancora incrociato, devo pagargli da bere». 



Portiere bravo e portiere gentiluomo. Ha consolato anche Higuain, dopo. 

«Ma no, dai. Gli ho solo dato una carezza. Lui non ha bisogno di essere consolato da me, è un campione e si riprenderà presto. Come il Napoli». 



In serie A finora non era stato fortunato con i rigori. 

«Vero, avevo abbassato la mia media... In B però ne ho parati due con il Novara nella stessa partita, a Padova». 



Quella di Napoli è stata la sua migliore partita? 

«Probabilmente sì, anche perché è servita a vincere su un campo importante. Abbiamo battuto una delle squadre più forti d’Italia». 



Il suo allenatore, Corini, ha detto che le parate di Bardi sono state decisive quanto il gol di Maxi Lopez. 

«Non vorrei dire frasi fatte ma il merito è di tutti. Da portiere ad esempio posso assicurare che la comunicazione con i compagni di reparto è determinante. Senza l’aiuto della mia difesa non potrei parare così». 



Al San Paolo lo scorso anno fece una papera con il Livorno, stavolta è stato un muro per il Chievo. 

«Il destino è particolare: passi dalle stelle alle stalle. L’eroe della giornata diventa facilmente il peggiore in campo, soprattutto se è un portiere». 


Fonte: Corriere dello Sport