A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Salernitana-Nocerina? La ricostruzione è quella che sta venendo pian piano fuori anche se ci sono molti, troppi punti d’ombra. Il primo su tutti è il fatto che la squadra sia entrata in campo con una maglietta con sopra scritto “Nocera merita rispetto”. Di qui sono nate le perplessità in merito al fatto che ci fosse o meno una visione spontanea da parte della squadra di calcio ad una scelta, quella di impedire solo al pubblico nocerino di poter andare in trasferta con i dovuto controlli. La reazione che si è innescata è stata micidiale e adesso è al vaglio della Magistratura. Però, insisto nel dire che forse si poteva avere un approccio diverso, si poteva pensare ad una partita a porte chiuse o canalizzare i flussi dei tifosi, o ancora utilizzare la tessera del tifoso. Non sono un appassionato e praticante di calcio e devo dire che ho vinto due competizioni elettorali senza avere il favore del mondo calcistico cittadino. Oggi mi sono ritrovato difensore del mondo sportivo nocerino che è stato messo indiscriminatamente sulla graticola infangando un’intera città e comunità sportiva e questo non mi va giu. Nel trovare soluzioni sommarie e spiegazioni semplici son bravi tutti. C’è anche il silenzio della società, fino ad oggi, che non aiuta a fare chiarezza. Esiste la versione della tifoseria che sostiene di non aver posto in essere minacce. Non ho motivo di non credere almeno ad alcuni di loro, anzi ad uno che conosco. La versione della polizia, invece, dice che minacce ce ne sono state. Stiamo parlando di una situazione in corso di definizione e non vorrei si cercasse a tutti i costi di trovare un colpevole. Si poteva fare una scelta più semplice, non è stata fatta ma non entro nel merito e non lo giudico perché non ho competenze di ordine pubblico. Ho letto un po’ di articoli e devo dire che querelerò un miserabile che ha scritto cose vergognose”.