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IL SOLE 24 ORE - Bellinazzo: "Accertati una serie di reati, mi aspetterei oltre 15 punti per la Juventus e le squadre coinvolte"
02.02.2023 15:57 di Napoli Magazine

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Marco Bellinazzo, analista finanziario IlSole24Ore: "La questione Juve è molto complessa. Cerco di dare un contributo analitico, anche se il pubblico sembra refrattario. Siamo partiti da un processo riaperto relativo alle plusvalenze fittizie, nella sentenza mi sarei aspettato la dimostrazione di questa: che due club si siano messe consapevolmente d’accordo sul fatto che fosse opportuno, per mere questioni di bilancio, la compravendita di un giocatore che valeva 1 a 10. Leggendo le 36 pagine, ad un certo punto la Corte ammette che non è più una questione di stabilire il prezzo, ma ritengono che da tutti gli atti confessori -ritenuti tali da Chiné e la stessa Corte- si è arrivati ad una sorta di certezza sul fatto che la Juventus abbia messo in piedi una sorta di sistema volto ad alterare i bilanci. Il Procuratore Chiné aveva chiesto la penalizzazione per la Juventus ed ammende per gli altri club, la Corte dice che non c’è la prova del sistema. Non conosco tutti gli atti, ma vorrei si facesse chiarezza, solo in questo modo il calcio italiano può avere una speranza. Lasciare margini dubbi, in un senso o nell’altro, significa non risolvere mai i problemi: questo mi convince poco di questa sentenza. Sono tanti i punti che possono essere oggetto del ricorso. Posto che ci sono tanti altri filoni aperti da un punto di vista sportivo, a me interessa molto quello sui cosiddetti club partner, quello è fondamentale perché bisogna capire se si è giocato un campionato regolare o un gruppo di squadre che faceva cartello nel calciomercato. Sono accuse gravissime. Comportamento in campo risente di una forte commistione societaria? Ritengo di no, sono i giocatori a fare le partite. Accertato questo, mi aspetterei sanzioni oltre i 15 punti per entrambi i club. Ciò che vorrei far capire non è tanto il problema di stabilire se la Juventus è stata colpevole o meno, ciò che mi preme di più è capire se i campionati giocati erano regolari. È venuto fuori un problema di sistema. Se tutte le società, chi più chi meno, hanno avuto problemi ed il direttore finanziario ha detto al direttore sportivo che gli servono oltre 40 milioni di plusvalenze è legittimo, non c’è problema. Il problema nasce quando mi metto d’accordo con un’altra società. Bisogna fare pulizia in punta di diritto e non muoversi sulla base della tifoseria, altrimenti passa tutto in cavalleria. È bene andare fino in fondo, visto che c’è quest’occasione e provare a capire come sia gestito il calcio italiano e come si può gestire il problema delle plusvalenze, provando a far capire che le plusvalenze non sono illecite di per sé, ma quelle fittizie con la complicità dell’altro club lo sono. È per questo che mi sarei aspettato un rinvio più esplicito al fato che le controparti delle plusvalenze fittizie sono oggetto di un’indagine parallela da parte della Procura sportiva. L’importante è che si faccia chiarezza fino in fondo, senza pregiudizi".

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IL SOLE 24 ORE - Bellinazzo: "Accertati una serie di reati, mi aspetterei oltre 15 punti per la Juventus e le squadre coinvolte"

di Napoli Magazine

02/02/2024 - 15:57

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Marco Bellinazzo, analista finanziario IlSole24Ore: "La questione Juve è molto complessa. Cerco di dare un contributo analitico, anche se il pubblico sembra refrattario. Siamo partiti da un processo riaperto relativo alle plusvalenze fittizie, nella sentenza mi sarei aspettato la dimostrazione di questa: che due club si siano messe consapevolmente d’accordo sul fatto che fosse opportuno, per mere questioni di bilancio, la compravendita di un giocatore che valeva 1 a 10. Leggendo le 36 pagine, ad un certo punto la Corte ammette che non è più una questione di stabilire il prezzo, ma ritengono che da tutti gli atti confessori -ritenuti tali da Chiné e la stessa Corte- si è arrivati ad una sorta di certezza sul fatto che la Juventus abbia messo in piedi una sorta di sistema volto ad alterare i bilanci. Il Procuratore Chiné aveva chiesto la penalizzazione per la Juventus ed ammende per gli altri club, la Corte dice che non c’è la prova del sistema. Non conosco tutti gli atti, ma vorrei si facesse chiarezza, solo in questo modo il calcio italiano può avere una speranza. Lasciare margini dubbi, in un senso o nell’altro, significa non risolvere mai i problemi: questo mi convince poco di questa sentenza. Sono tanti i punti che possono essere oggetto del ricorso. Posto che ci sono tanti altri filoni aperti da un punto di vista sportivo, a me interessa molto quello sui cosiddetti club partner, quello è fondamentale perché bisogna capire se si è giocato un campionato regolare o un gruppo di squadre che faceva cartello nel calciomercato. Sono accuse gravissime. Comportamento in campo risente di una forte commistione societaria? Ritengo di no, sono i giocatori a fare le partite. Accertato questo, mi aspetterei sanzioni oltre i 15 punti per entrambi i club. Ciò che vorrei far capire non è tanto il problema di stabilire se la Juventus è stata colpevole o meno, ciò che mi preme di più è capire se i campionati giocati erano regolari. È venuto fuori un problema di sistema. Se tutte le società, chi più chi meno, hanno avuto problemi ed il direttore finanziario ha detto al direttore sportivo che gli servono oltre 40 milioni di plusvalenze è legittimo, non c’è problema. Il problema nasce quando mi metto d’accordo con un’altra società. Bisogna fare pulizia in punta di diritto e non muoversi sulla base della tifoseria, altrimenti passa tutto in cavalleria. È bene andare fino in fondo, visto che c’è quest’occasione e provare a capire come sia gestito il calcio italiano e come si può gestire il problema delle plusvalenze, provando a far capire che le plusvalenze non sono illecite di per sé, ma quelle fittizie con la complicità dell’altro club lo sono. È per questo che mi sarei aspettato un rinvio più esplicito al fato che le controparti delle plusvalenze fittizie sono oggetto di un’indagine parallela da parte della Procura sportiva. L’importante è che si faccia chiarezza fino in fondo, senza pregiudizi".