Calcio
INSIGNE - L'ex agente Ottaiano: "Napoli è una città che pretende forse troppo dai propri figli"
09.10.2019 15:30 di Napoli Magazine

Antonio Ottaiano, ex agente di Lorenzo Insigne, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli è una città che pretende forse troppo dai propri figli, è sempre stata molto dura. Ci sono tanti esempi di napoletani che sono stati criticati fino ad essere costretti ad andare via, salvo poi essere rimpianti. C'è questo strano rapporto di amore-odio che non sempre viene sopportato. Non ho elementi per dire se ci sono differenze di gestione di Insigne tra Benitez e Ancelotti, posso solo dire che da inizio stagione non credo sia al massimo. Sinceramente non saprei proprio se Lorenzo rinnoverà o meno con il Napoli, posso dire che in alcune situazioni e con alcuni calciatori, il rinnovo contrattuale è un segnale di stima che ha un effetto tranquillizzante. Con la stessa sincerità, però, devo dire che a questi livelli, un calciatore quando scende in campo non dovrebbe pensare a queste cose".

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INSIGNE - L'ex agente Ottaiano: "Napoli è una città che pretende forse troppo dai propri figli"

di Napoli Magazine

09/10/2019 - 15:30

Antonio Ottaiano, ex agente di Lorenzo Insigne, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli è una città che pretende forse troppo dai propri figli, è sempre stata molto dura. Ci sono tanti esempi di napoletani che sono stati criticati fino ad essere costretti ad andare via, salvo poi essere rimpianti. C'è questo strano rapporto di amore-odio che non sempre viene sopportato. Non ho elementi per dire se ci sono differenze di gestione di Insigne tra Benitez e Ancelotti, posso solo dire che da inizio stagione non credo sia al massimo. Sinceramente non saprei proprio se Lorenzo rinnoverà o meno con il Napoli, posso dire che in alcune situazioni e con alcuni calciatori, il rinnovo contrattuale è un segnale di stima che ha un effetto tranquillizzante. Con la stessa sincerità, però, devo dire che a questi livelli, un calciatore quando scende in campo non dovrebbe pensare a queste cose".