In prestito sì, ma a caro prezzo. Per questo l'Inter sta riflettendo fortemente sul rinnovo del prestito di Romelu Lukaku dal Chelsea per un'altra stagione, anche se di fatto rimandarlo indietro in estate vorrebbe dire rinunciare ai benefit del Decreto Crescita. Perché Lukaku ne prende 11 lordi per gli 8,5 netti, mentre senza gli sgravi i nerazzurri ne pagherebbero oltre 15. Un prestito da 8 milioni ai Blues più 5 di bonus, di fatto per ora Lukaku è costato carissimo all'Inter per giocare 9 gare in Serie A con 1 gol, 1 in Coppa Italia senza segnare e 1 in Champions con rete annessa.

A fine stagione il summit coi Blues

Il Chelsea, ça va sans dire, ha chiuso il capitolo Lukaku: quando sarà l'ora di mettersi attorno a un tavolo per le due società con l'avvocato Ledure che ne gestisce ora le sorti, Big Rom avrà trent'anni, che compirà il prossimo 13 maggio. Nei Blues non ha più spazio e l'idea del club londinese, vista la spesa di Marotta e Ausilio per portarlo alla corte di Zhang, era quella di aver individuato oramai la strada del domani di Lukaku. Ma sarà così? Le società dovranno parlarne a fine stagione, è da capire se l'Inter vorrà chiedere al Chelsea un contributo sul pagamento dell'ingaggio, se chiederà eventuali sconti e prezzi ridotti per un possibile riscatto nell'estate del 2024.

Tutto in forse

Non c'è ancora certezza, mentre la scorsa estate il prestito di un anno, col rinnovo per la seconda stagione, pareva solo una formalità. Invece no. Invece Lukaku è stato a lungo ai box e nonostante le primavere che passano, Edin Dzeko ha mostrato die ssere a tutti gli effetti lui il titolare di questa Inter al fianco di Lautaro Martinez. C'era una volta la Lu-La, ora l'Inter ha la Dze-La, Dzeko-Lautaro con Lukaku in panchina. Con un prestito da rinnovare tutto da ridiscutere e un domani ancora incerto tra Milano, Londra o chissà dove.