L’Amministratore Delegato dell’Inter per l’area sportiva Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Inter-Rapid Vienna di UEFA Europa League.
Lautaro Martinez può essere considerato il futuro dell’Inter, a prescindere dalla situazione di Icardi?
Certamente sì, è un giovane molto interessante e sta trovando confidenza con la maglia da titolare, quindi deve acquisire quella giusta mentalità e quella giusta esperienza che lo può far diventare autorevolmente un titolare di questa strada.
Quando potrà tornare a disposizione Icardi?
Voi siete molto informati, più di noi, quindi noi lo aspettiamo. Non ho nulla da aggiungere a quello che è stato detto a più riprese da tutti i dirigenti nerazzurri in modo assolutamente esaustivo e comprensivo, quindi siamo fiduciosi nel suo ritorno quanto prima, nel momento in cui si riprenderà da questo fastidio al ginocchio.
A proposito della scelta fatta su Icardi, hai visto o percepito come conseguenza naturale positiva una reazione emotiva e psicologica da parte dei giocatori? Come è arrivata questa cosa alla squadra?
Innanzitutto la comunicazione è stata fatta, come è logico che sia in queste dinamiche anche alla squadra da parte dell’allenatore e della società. Non credo che si debba arrivare a questa considerazione per cercare di ottenere il massimo nell’ambito delle prestazioni positive da parte della squadra, quindi è evidente che per noi è un dispiacere arrivare a questo. I giocatori sono poi dei professionisti, sanno di fare il loro dovere e quindi momentaneamente questa situazione passa in secondo piano anche se c’è da parte di tutti, come abbiamo ribadito più volte, un atteggiamento di grande apertura perché non è stato un provvedimento disciplinare e di conseguenza riteniamo che Icardi sia a pieno titolo un nostro giocatore e possa tornare quanto prima.
Se l’aspettava così difficile il suo primo bimestre all’Inter?
Il mio lavoro è in un mondo che è difficile di per se’, quindi significa sapere che quando vai incontro a un cambiamento di società si va incontro ad un mondo che devi conoscere meglio, in modo approfondito, ma non mi sono spaventato quando ho accettato e non mi spavento oggi perché sono certo che questa società è molto forte, ha al suo interno delle grandi professionalità, bisogna concedere fiducia e dare le giuste motivazioni per poi tornare a quello che è il palcoscenico consono alla storia e al palmares che rappresenta.
Cosa ha pensato al gol di Godin ieri sera?
Sono contento per lui perché con lui siamo molto avanti nella trattativa ed è stato un piacere vederlo segnare, per il resto non mi esprimo, chiaramente. La trattativa per Godin è avanti ma non è ancora chiusa, quindi? Diciamo che sono molto ottimista e quindi credo che quanto prima potremo arrivare a una comunicazione ufficiale.
Anche l’inno “C’è solo l’Inter” dice che la società viene prima del singolo, come ribadito nella vicenda Icardi?
Questo vale per tutte le società. La società è sopra tutto. Addirittura c’è una società, il Brondby di Copenaghen che ha all’interno del suo stemma una dicitura in latino che dice “Supra societatem nemo”, quindi questo è uno slogan ricorrente in tutte le società di calcio ma non è riconducibile assolutamente alla vicenda Icardi. E’ uno slogan che attesta come la storia di una società venga prima di tutto e di tutti e quindi andiamo avanti con questo motto ben chiaro in testa.
di Napoli Magazine
21/02/2024 - 21:42
L’Amministratore Delegato dell’Inter per l’area sportiva Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Inter-Rapid Vienna di UEFA Europa League.
Lautaro Martinez può essere considerato il futuro dell’Inter, a prescindere dalla situazione di Icardi?
Certamente sì, è un giovane molto interessante e sta trovando confidenza con la maglia da titolare, quindi deve acquisire quella giusta mentalità e quella giusta esperienza che lo può far diventare autorevolmente un titolare di questa strada.
Quando potrà tornare a disposizione Icardi?
Voi siete molto informati, più di noi, quindi noi lo aspettiamo. Non ho nulla da aggiungere a quello che è stato detto a più riprese da tutti i dirigenti nerazzurri in modo assolutamente esaustivo e comprensivo, quindi siamo fiduciosi nel suo ritorno quanto prima, nel momento in cui si riprenderà da questo fastidio al ginocchio.
A proposito della scelta fatta su Icardi, hai visto o percepito come conseguenza naturale positiva una reazione emotiva e psicologica da parte dei giocatori? Come è arrivata questa cosa alla squadra?
Innanzitutto la comunicazione è stata fatta, come è logico che sia in queste dinamiche anche alla squadra da parte dell’allenatore e della società. Non credo che si debba arrivare a questa considerazione per cercare di ottenere il massimo nell’ambito delle prestazioni positive da parte della squadra, quindi è evidente che per noi è un dispiacere arrivare a questo. I giocatori sono poi dei professionisti, sanno di fare il loro dovere e quindi momentaneamente questa situazione passa in secondo piano anche se c’è da parte di tutti, come abbiamo ribadito più volte, un atteggiamento di grande apertura perché non è stato un provvedimento disciplinare e di conseguenza riteniamo che Icardi sia a pieno titolo un nostro giocatore e possa tornare quanto prima.
Se l’aspettava così difficile il suo primo bimestre all’Inter?
Il mio lavoro è in un mondo che è difficile di per se’, quindi significa sapere che quando vai incontro a un cambiamento di società si va incontro ad un mondo che devi conoscere meglio, in modo approfondito, ma non mi sono spaventato quando ho accettato e non mi spavento oggi perché sono certo che questa società è molto forte, ha al suo interno delle grandi professionalità, bisogna concedere fiducia e dare le giuste motivazioni per poi tornare a quello che è il palcoscenico consono alla storia e al palmares che rappresenta.
Cosa ha pensato al gol di Godin ieri sera?
Sono contento per lui perché con lui siamo molto avanti nella trattativa ed è stato un piacere vederlo segnare, per il resto non mi esprimo, chiaramente. La trattativa per Godin è avanti ma non è ancora chiusa, quindi? Diciamo che sono molto ottimista e quindi credo che quanto prima potremo arrivare a una comunicazione ufficiale.
Anche l’inno “C’è solo l’Inter” dice che la società viene prima del singolo, come ribadito nella vicenda Icardi?
Questo vale per tutte le società. La società è sopra tutto. Addirittura c’è una società, il Brondby di Copenaghen che ha all’interno del suo stemma una dicitura in latino che dice “Supra societatem nemo”, quindi questo è uno slogan ricorrente in tutte le società di calcio ma non è riconducibile assolutamente alla vicenda Icardi. E’ uno slogan che attesta come la storia di una società venga prima di tutto e di tutti e quindi andiamo avanti con questo motto ben chiaro in testa.