Calcio
INTER-MILAN - Javier Zanetti e Paolo Maldini d'anticipo
21.10.2018 20:22 di Napoli Magazine

JAVIER ZANETTI

Cosa hai detto ai giocatori nella fase di preparazione a questa partita?

Il derby è sempre una partita molto importante, è una partita molto sentita e credo che chiunque voglia giocarla.

 

Chi era Paolo Maldini per te?

Lui sa benissimo l’ammirazione che ho sempre avuto prima per la persona e poi per il calciatore. In tutti i derby che abbiamo disputato c’era sempre una grande lealtà, c’era rispetto e credo che ci portiamo dietro queste cose anche a fine carriera.

 

Su Bergomi (in studio, ndr)

Un grandissimo abbraccio a Beppe, lui è stato quello che mi ha consegnato la fascia di capitano quando ha smesso, è quello che mi ha aperto le porte quando io sono arrivato all’Inter molto giovane.

 

Eri più forte tu o Paolo Maldini?

Devo dire una cosa. Quando Maldini è diventato più centrale e meno terzino io ero più contento, così non me lo ritrovavo più sulla fascia (sorride, ndr).

 

PAOLO MALDINI

Quanto e cosa ti è mancato di notti come queste negli ultimi anni?

A dire la verità, il derby non mi è mancato tanto, l’ho giocato così tante volte da soddisfare tutti i miei desideri. Adesso che sono Dirigente, sentire ancora quella tensione che sale nel pre gara è una cosa piacevole.

 

Chi era Zanetti per te?

Un capitano, un giocatore leale e un grande avversario.

 

Quanto pesa giocare un derby con la fascia da capitano?

No, la fascia la vedo come un coronamento di un processo. Nel mio caso, ho sempre sperato di diventare quello che era Baresi per me, quindi un punto di riferimento in allenamento, come carattere, un giocatore straordinario al quale tutti si attaccavano cercando di dare un contributo. E io ho avuto la fortuna di ripercorrere le sue orme.

 

Quanto era difficile togliere il pallone a Zanetti?

Mamma mia. Puntarlo e togliergli il pallone. Infatti a un certo punto non ci provavo più. Temporeggiavo, era una cosa che non mi piaceva fare però lo lasciavo andare (sorride, ndr).

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INTER-MILAN - Javier Zanetti e Paolo Maldini d'anticipo

di Napoli Magazine

21/10/2024 - 20:22

JAVIER ZANETTI

Cosa hai detto ai giocatori nella fase di preparazione a questa partita?

Il derby è sempre una partita molto importante, è una partita molto sentita e credo che chiunque voglia giocarla.

 

Chi era Paolo Maldini per te?

Lui sa benissimo l’ammirazione che ho sempre avuto prima per la persona e poi per il calciatore. In tutti i derby che abbiamo disputato c’era sempre una grande lealtà, c’era rispetto e credo che ci portiamo dietro queste cose anche a fine carriera.

 

Su Bergomi (in studio, ndr)

Un grandissimo abbraccio a Beppe, lui è stato quello che mi ha consegnato la fascia di capitano quando ha smesso, è quello che mi ha aperto le porte quando io sono arrivato all’Inter molto giovane.

 

Eri più forte tu o Paolo Maldini?

Devo dire una cosa. Quando Maldini è diventato più centrale e meno terzino io ero più contento, così non me lo ritrovavo più sulla fascia (sorride, ndr).

 

PAOLO MALDINI

Quanto e cosa ti è mancato di notti come queste negli ultimi anni?

A dire la verità, il derby non mi è mancato tanto, l’ho giocato così tante volte da soddisfare tutti i miei desideri. Adesso che sono Dirigente, sentire ancora quella tensione che sale nel pre gara è una cosa piacevole.

 

Chi era Zanetti per te?

Un capitano, un giocatore leale e un grande avversario.

 

Quanto pesa giocare un derby con la fascia da capitano?

No, la fascia la vedo come un coronamento di un processo. Nel mio caso, ho sempre sperato di diventare quello che era Baresi per me, quindi un punto di riferimento in allenamento, come carattere, un giocatore straordinario al quale tutti si attaccavano cercando di dare un contributo. E io ho avuto la fortuna di ripercorrere le sue orme.

 

Quanto era difficile togliere il pallone a Zanetti?

Mamma mia. Puntarlo e togliergli il pallone. Infatti a un certo punto non ci provavo più. Temporeggiavo, era una cosa che non mi piaceva fare però lo lasciavo andare (sorride, ndr).