A quasi un anno dal grave infortunio riportato nella sfida di Champions League contro il Lipsia, con la rottura del legamento crociato, Bremer è tornato a parlare dell’episodio. Il motivo è l’arrivo alla Juventus di Lois Openda, attaccante allora avversario con cui si stava contendendo un pallone in corsa al momento dell’accaduto. Il brasiliano ha raccontato del dispiacere del belga al termine della partita, con le scuse arrivate nonostante non fosse direttamente colpevole dell’infortunio. Di seguito le parole del brasiliano, pubblicate dalla Juventus sui propri social in un estratto del nuovo episodio di SmalTalk, format del club bianconero.
Bremer ritrova Openda proprio da compagno di squadra, quasi la chiusura di un cerchio dopo il periodo buio trascorso: “È il destino, è Dio. – ha detto il brasiliano – Dopo quell’infortunio di quella partita lui mi ha scritto chiedendomi scusa e dicendomi che non voleva farmi male. È stato solo un momento della partita, quella azione lì l’avevo fatta mille volte".
Il difensore però non gli attribuisce alcuna colpa: “È capitata con lui ma purtroppo sono cose che succedono. Non ci siamo ancora incrociati qui alla Continassa, sicuramente chiederà scusa ancora ma poi basta, è una cosa normale".
di Napoli Magazine
08/09/2025 - 20:16
A quasi un anno dal grave infortunio riportato nella sfida di Champions League contro il Lipsia, con la rottura del legamento crociato, Bremer è tornato a parlare dell’episodio. Il motivo è l’arrivo alla Juventus di Lois Openda, attaccante allora avversario con cui si stava contendendo un pallone in corsa al momento dell’accaduto. Il brasiliano ha raccontato del dispiacere del belga al termine della partita, con le scuse arrivate nonostante non fosse direttamente colpevole dell’infortunio. Di seguito le parole del brasiliano, pubblicate dalla Juventus sui propri social in un estratto del nuovo episodio di SmalTalk, format del club bianconero.
Bremer ritrova Openda proprio da compagno di squadra, quasi la chiusura di un cerchio dopo il periodo buio trascorso: “È il destino, è Dio. – ha detto il brasiliano – Dopo quell’infortunio di quella partita lui mi ha scritto chiedendomi scusa e dicendomi che non voleva farmi male. È stato solo un momento della partita, quella azione lì l’avevo fatta mille volte".
Il difensore però non gli attribuisce alcuna colpa: “È capitata con lui ma purtroppo sono cose che succedono. Non ci siamo ancora incrociati qui alla Continassa, sicuramente chiederà scusa ancora ma poi basta, è una cosa normale".