Miroslav Klose, ex centravanti di Bayern Monaco e Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ran.de: "Tifo Lazio, principalmente perché sono stato un anno in più alla Lazio che al Bayern. Adesso vado spesso a Roma e ho molti amici lì. In questi cinque anni io e la mia famiglia ci siamo affezionati moltissimo alla città e al club per tutto quello che abbiamo potuto vivere insieme. Inoltre, sono più per le outsider. Il Bayern era e continua ad essere nettamente favorito. La Lazio è stato il coronamento della mia carriera. Vale per tutto il pacchetto con la città, con la Lazio, con la squadra. Nel 2011 ci sono state anche altre offerte da Inghilterra e Turchia. Ma come famiglia abbiamo chiaramente scelto Roma ed è stata la cosa migliore che ci potesse capitare. Non solo perché lì i nostri figli hanno iniziato la scuola e hanno imparato l’italiano. Ma ho anche imparato che in Italia le persone vivono il calcio in modo diverso. La comunità nello spogliatoio, lo stare insieme, per me era sensazionale e totalmente nuovo. Per esempio con Edi Reja, che è stato il mio primo allenatore alla Lazio, potevi bere un bicchiere di vino la sera prima delle partite".
di Napoli Magazine
04/03/2024 - 15:44
Miroslav Klose, ex centravanti di Bayern Monaco e Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ran.de: "Tifo Lazio, principalmente perché sono stato un anno in più alla Lazio che al Bayern. Adesso vado spesso a Roma e ho molti amici lì. In questi cinque anni io e la mia famiglia ci siamo affezionati moltissimo alla città e al club per tutto quello che abbiamo potuto vivere insieme. Inoltre, sono più per le outsider. Il Bayern era e continua ad essere nettamente favorito. La Lazio è stato il coronamento della mia carriera. Vale per tutto il pacchetto con la città, con la Lazio, con la squadra. Nel 2011 ci sono state anche altre offerte da Inghilterra e Turchia. Ma come famiglia abbiamo chiaramente scelto Roma ed è stata la cosa migliore che ci potesse capitare. Non solo perché lì i nostri figli hanno iniziato la scuola e hanno imparato l’italiano. Ma ho anche imparato che in Italia le persone vivono il calcio in modo diverso. La comunità nello spogliatoio, lo stare insieme, per me era sensazionale e totalmente nuovo. Per esempio con Edi Reja, che è stato il mio primo allenatore alla Lazio, potevi bere un bicchiere di vino la sera prima delle partite".