Calcio
L'ALLENATORE - Cagni: "Garcia? Al suo posto non avrei cambiato niente nel Napoli"
27.09.2023 17:25 di Napoli Magazine

Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto in “Forza Napoli Sempre” su Radio Marte: “Il momento del Napoli? Quando le cose non vanno bene i tifosi ovviamente sono scontenti, il presidente secondo me meriterebbe di avere un minimo di riconoscenza, perché è uno che ti ha portato dal fallimento allo scudetto. La reazione di Osimhen a Bologna? Se tu non insegni i calciatori a fare i professionisti, dal settore giovanile in poi, queste sono le conseguenze. I calciatori di oggi non lo sono perché non nessuno gliel'ha impartito. Per quanto mi riguarda non esiste proprio che esci dal campo e mi dici che devo giocare con due punte. Questi calciatori di oggi non li sopporto più: anche io, da giocatore, ho avuto allenatori con cui non andavo d’accordo, ma stavo zitto e aspettavo il martedì per andare a confrontarmi, anche in maniera forte. Così invece non è professionale, bisogna avere il rispetto dei ruoli. Garcia? Lui ha fatto una cosa che io non avrei fatto, ovvero ha cambiato le cose. Io avrei copiato il Napoli dello scorso anno, anche sopportando quelli che mi avrebbero deriso per questo. Ma un allenatore deve pensare a fare risultati, poi pian piano si possono inserire cose nuove. Avendo stravolto tutto bisogna avere pazienza: del resto se le cose non vanno bene le conseguenze le pagherà lui. Garcia ha fatto tutto il contrario di quello che avrei fatto io, ma non è detto che io abbia ragione e lui torto. La cosa che fa più effetto è Lobotka: quando hai un calciatore come lui devi sapere che deve giocare 150 palloni a partita per rendere e avere il ritmo giusto. Se poi hai un esterno come Kvaratskhelia che è capace di saltare l’uomo bisogna sfruttarlo, non capisco perché non accade”.

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L'ALLENATORE - Cagni: "Garcia? Al suo posto non avrei cambiato niente nel Napoli"

di Napoli Magazine

27/09/2023 - 17:25

Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto in “Forza Napoli Sempre” su Radio Marte: “Il momento del Napoli? Quando le cose non vanno bene i tifosi ovviamente sono scontenti, il presidente secondo me meriterebbe di avere un minimo di riconoscenza, perché è uno che ti ha portato dal fallimento allo scudetto. La reazione di Osimhen a Bologna? Se tu non insegni i calciatori a fare i professionisti, dal settore giovanile in poi, queste sono le conseguenze. I calciatori di oggi non lo sono perché non nessuno gliel'ha impartito. Per quanto mi riguarda non esiste proprio che esci dal campo e mi dici che devo giocare con due punte. Questi calciatori di oggi non li sopporto più: anche io, da giocatore, ho avuto allenatori con cui non andavo d’accordo, ma stavo zitto e aspettavo il martedì per andare a confrontarmi, anche in maniera forte. Così invece non è professionale, bisogna avere il rispetto dei ruoli. Garcia? Lui ha fatto una cosa che io non avrei fatto, ovvero ha cambiato le cose. Io avrei copiato il Napoli dello scorso anno, anche sopportando quelli che mi avrebbero deriso per questo. Ma un allenatore deve pensare a fare risultati, poi pian piano si possono inserire cose nuove. Avendo stravolto tutto bisogna avere pazienza: del resto se le cose non vanno bene le conseguenze le pagherà lui. Garcia ha fatto tutto il contrario di quello che avrei fatto io, ma non è detto che io abbia ragione e lui torto. La cosa che fa più effetto è Lobotka: quando hai un calciatore come lui devi sapere che deve giocare 150 palloni a partita per rendere e avere il ritmo giusto. Se poi hai un esterno come Kvaratskhelia che è capace di saltare l’uomo bisogna sfruttarlo, non capisco perché non accade”.