Calcio
L'ANALISI - Bellinazzo: "Al Milan servono plusvalenze e Champions"
17.10.2019 21:22 di Napoli Magazine

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, è intervenuto nel corso del "Processo" di Radio Sportiva.

 

SUL BILANCIO DEL MILAN: "La gestione Li ha lasciato 126 milioni di rosso, si arriva a 146 con i 20 dell'ultima gestione. Questo bilancio non fa che certificare le difficoltà di una società che, attraverso diversi passaggi, sta cercando di tornare protagonista in Italia e in Europa. Il contesto è notevolmente cambiato negli ultimi anni, l'Inter ha superato il Milan in quanto a fatturato e la Juventus è da tempo avanti a tutti. I costi sono troppo alti rispetto ai ricavi per il Milan attuale".

 

SULLE RIPERCUSSIONI SUL PIANO SPORTIVO: "L'unica cosa che si può fare nell'immediato è cercare di andare in Champions, ma è difficile depotenziando la rosa. Bisogna considerare anche che il Milan, visto il bilancio, sarà quasi sicuramente sanzionato dalla Uefa quando tornerà a disputare le coppe europee. Fare innesti di qualità nelle prossime sessioni di mercato diventa difficile in questa situazione".

 

SULLE PROSPETTIVE: "Il Milan, al momento, non è un asset che vale quei 700 milioni che consentirebbero al fondo Elliott non uscire da questa operazione con le ossa rotte. Il modello che lo ha reso un grande club nel passato non si è evoluto, è frutto di quello che è successo da Berlusconi in poi. Sul piano sportivo dovrà cercare di vendere quei giocatori che ti permettono di fare plusvalenza e rimpiazzarli con altri che ti permettono di non perdere troppa qualità. Servirà poi trovare un accordo con la Uefa. Nel medio lungo periodo, invece, bisogna puntare sullo stadio. Renderebbe più appetibile il club".

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L'ANALISI - Bellinazzo: "Al Milan servono plusvalenze e Champions"

di Napoli Magazine

17/10/2024 - 21:22

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, è intervenuto nel corso del "Processo" di Radio Sportiva.

 

SUL BILANCIO DEL MILAN: "La gestione Li ha lasciato 126 milioni di rosso, si arriva a 146 con i 20 dell'ultima gestione. Questo bilancio non fa che certificare le difficoltà di una società che, attraverso diversi passaggi, sta cercando di tornare protagonista in Italia e in Europa. Il contesto è notevolmente cambiato negli ultimi anni, l'Inter ha superato il Milan in quanto a fatturato e la Juventus è da tempo avanti a tutti. I costi sono troppo alti rispetto ai ricavi per il Milan attuale".

 

SULLE RIPERCUSSIONI SUL PIANO SPORTIVO: "L'unica cosa che si può fare nell'immediato è cercare di andare in Champions, ma è difficile depotenziando la rosa. Bisogna considerare anche che il Milan, visto il bilancio, sarà quasi sicuramente sanzionato dalla Uefa quando tornerà a disputare le coppe europee. Fare innesti di qualità nelle prossime sessioni di mercato diventa difficile in questa situazione".

 

SULLE PROSPETTIVE: "Il Milan, al momento, non è un asset che vale quei 700 milioni che consentirebbero al fondo Elliott non uscire da questa operazione con le ossa rotte. Il modello che lo ha reso un grande club nel passato non si è evoluto, è frutto di quello che è successo da Berlusconi in poi. Sul piano sportivo dovrà cercare di vendere quei giocatori che ti permettono di fare plusvalenza e rimpiazzarli con altri che ti permettono di non perdere troppa qualità. Servirà poi trovare un accordo con la Uefa. Nel medio lungo periodo, invece, bisogna puntare sullo stadio. Renderebbe più appetibile il club".