Calcio
L’ANALISI - Castellacci: "Bisogna instaurare fin da ora il concetto di fare dei protocolli selettivi, a seconda della virulenza, tifosi allo stadio? Si, in modo razionale e graduale"
03.08.2020 16:30 di Napoli Magazine

Enrico Castellacci, Presidente medici sportivi italiani ed ex storico medico sociale della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Capisco le preoccupazioni di Gravina. Settembre si raggiunge in un attimo. In un momento di eccezionalità il protocollo è compatibile. Fare tamponi ogni 4 giorni diventa problematico. Bisogna instaurare fin da ora il concetto di fare dei protocolli selettivi, a seconda della virulenza. Dobbiamo arrivare già preparati, senza ridurci all’ultimo, come successe con la quarantena soft. Ci sono delle commissioni ad hoc per fare dei protocolli adeguati. Ovviamente non dobbiamo pensare solo alla Serie A ma anche ai campionati minori e dilettantistici. A pallone vogliono giocare tutti e i protocolli devono poter essere applicati da tutti. Porte chiuse? Il discorso è globale, non riguarda solo gli stadi. se ci sarà una riapertura di ristoranti, discoteche, non vedo perché non possano riaprire gli stadi, sempre in modo graduale e razionale. Sarebbe brutto rivedere gli stadi vuoti”.

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L’ANALISI - Castellacci: "Bisogna instaurare fin da ora il concetto di fare dei protocolli selettivi, a seconda della virulenza, tifosi allo stadio? Si, in modo razionale e graduale"

di Napoli Magazine

03/08/2024 - 16:30

Enrico Castellacci, Presidente medici sportivi italiani ed ex storico medico sociale della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Capisco le preoccupazioni di Gravina. Settembre si raggiunge in un attimo. In un momento di eccezionalità il protocollo è compatibile. Fare tamponi ogni 4 giorni diventa problematico. Bisogna instaurare fin da ora il concetto di fare dei protocolli selettivi, a seconda della virulenza. Dobbiamo arrivare già preparati, senza ridurci all’ultimo, come successe con la quarantena soft. Ci sono delle commissioni ad hoc per fare dei protocolli adeguati. Ovviamente non dobbiamo pensare solo alla Serie A ma anche ai campionati minori e dilettantistici. A pallone vogliono giocare tutti e i protocolli devono poter essere applicati da tutti. Porte chiuse? Il discorso è globale, non riguarda solo gli stadi. se ci sarà una riapertura di ristoranti, discoteche, non vedo perché non possano riaprire gli stadi, sempre in modo graduale e razionale. Sarebbe brutto rivedere gli stadi vuoti”.