Antonio Corbo, giornalista, nel suo consueto editoriale sul quotidiano La Repubblica, commenta il pareggio del Napoli contro il Como: "Il Napoli è perseguitato dagli infortuni, come da mesi è noto. Si ferma Gilmour, si perde il conto degli insulti muscolari, Conte non si sorprende più. Infila Elmas rinviando alla fine la sostituzione naturale: Lobotka, forse non ancora pronto per giocare un'ora. Si vedrà negli ultimi minuti, ci sarà magari con il Bologna. La ripresa suona come una sveglia. Elmas inadatto in copertura si renderà utile con il passare dei minuti. Sempre più spigliato nella costruzione. Questo pareggio ha una doppia lettura. È amaro, è una frenata, è la perdita di due punti. Ma sono ingiustificate critiche e delusioni. Conte ama attribuirsi miracoli. Con la squadra non a pieno regime, i 22 punti e il primo pareggio stagionale lo sono davvero. Qualsiasi squadra sarebbe crollata sotto il peso di tanti infortuni. Se n'è perso il conto. Forse il tema è un altro: perché si registrano dalla primavera scorsa, con l'affannato finale per lo scudetto, perché si ripetono quest'anno. Nessuno lo dice. Forse nessuno cerca le cause. E la grandezza di Conte: si assume responsabilità forse non sue, con dignità nasconde gli effetti di sfortuna o guasti. Fa volare sempre alto il Napoli. Nonostante tutto".
di Napoli Magazine
02/11/2025 - 09:10
Antonio Corbo, giornalista, nel suo consueto editoriale sul quotidiano La Repubblica, commenta il pareggio del Napoli contro il Como: "Il Napoli è perseguitato dagli infortuni, come da mesi è noto. Si ferma Gilmour, si perde il conto degli insulti muscolari, Conte non si sorprende più. Infila Elmas rinviando alla fine la sostituzione naturale: Lobotka, forse non ancora pronto per giocare un'ora. Si vedrà negli ultimi minuti, ci sarà magari con il Bologna. La ripresa suona come una sveglia. Elmas inadatto in copertura si renderà utile con il passare dei minuti. Sempre più spigliato nella costruzione. Questo pareggio ha una doppia lettura. È amaro, è una frenata, è la perdita di due punti. Ma sono ingiustificate critiche e delusioni. Conte ama attribuirsi miracoli. Con la squadra non a pieno regime, i 22 punti e il primo pareggio stagionale lo sono davvero. Qualsiasi squadra sarebbe crollata sotto il peso di tanti infortuni. Se n'è perso il conto. Forse il tema è un altro: perché si registrano dalla primavera scorsa, con l'affannato finale per lo scudetto, perché si ripetono quest'anno. Nessuno lo dice. Forse nessuno cerca le cause. E la grandezza di Conte: si assume responsabilità forse non sue, con dignità nasconde gli effetti di sfortuna o guasti. Fa volare sempre alto il Napoli. Nonostante tutto".