Fayza Lamari, madre di Kylian Mbappé, ha rilasciato alcune dichiarazioni a L'Equipe: "Quando voleva lasciare Parigi, l'ho avvertito che il Paris Saint-Germain avrebbe vinto la Champions League prima del Real Madrid. Lui mi ha detto che lo sapeva. Ma voleva solo ricominciare da capo. Ricordo ancora la reazione di Kylian quando incontrò Zinedine Zidane da bambino. Incantato. Non voleva più lavare la sua giacca perché Zidane l'aveva toccata. Quando arrivò il Real Madrid, provai la stessa sensazione. Quando Cristiano Ronaldo è passato dal Manchester United al Madrid... da quel momento Kylian ha iniziato a definirsi portoghese. Andava a casa di un amico a vedere le partite. A tifare per Ronaldo. Era un po' innamorato. Le critiche? Mi feriscono, ma non quelle relative al fatto che non difenda, perché non lo fa da quando aveva quattro anni, ma quando i tifosi lo fischiano, è come se perdessi tuo figlio. Appartiene a tutti tranne che a te. Nel 2022 c'era molta pressione. È stata l'unica volta in cui siamo intervenuti affinché firmasse. Quando ti dicono che se lui se ne va dovrai licenziare i dipendenti, che c'è il problema dei diritti televisivi, che è Parigi, che c'è il nuovo centro di allenamento, le Olimpiadi, i Mondiali sono dietro l'angolo...".
di Napoli Magazine
12/09/2025 - 03:00
Fayza Lamari, madre di Kylian Mbappé, ha rilasciato alcune dichiarazioni a L'Equipe: "Quando voleva lasciare Parigi, l'ho avvertito che il Paris Saint-Germain avrebbe vinto la Champions League prima del Real Madrid. Lui mi ha detto che lo sapeva. Ma voleva solo ricominciare da capo. Ricordo ancora la reazione di Kylian quando incontrò Zinedine Zidane da bambino. Incantato. Non voleva più lavare la sua giacca perché Zidane l'aveva toccata. Quando arrivò il Real Madrid, provai la stessa sensazione. Quando Cristiano Ronaldo è passato dal Manchester United al Madrid... da quel momento Kylian ha iniziato a definirsi portoghese. Andava a casa di un amico a vedere le partite. A tifare per Ronaldo. Era un po' innamorato. Le critiche? Mi feriscono, ma non quelle relative al fatto che non difenda, perché non lo fa da quando aveva quattro anni, ma quando i tifosi lo fischiano, è come se perdessi tuo figlio. Appartiene a tutti tranne che a te. Nel 2022 c'era molta pressione. È stata l'unica volta in cui siamo intervenuti affinché firmasse. Quando ti dicono che se lui se ne va dovrai licenziare i dipendenti, che c'è il problema dei diritti televisivi, che è Parigi, che c'è il nuovo centro di allenamento, le Olimpiadi, i Mondiali sono dietro l'angolo...".