L'ex azzurro Valon Behrami ha rilasciato un'intervista a Tuttomercatoweb.com nel corso della quale ha raccontato della sua scelta di andare al Sion e della rescissione dopo tre mesi, dopo quattro partite. "Avevamo raggiunto un accordo biennale, di quelli importanti. E alla base di tutto, del progetto, c'erano dei progetti che non si sono poi mai realizzati. Un centro sportivo dove dovevamo trasferirci e che è rimasto in costruzione, per esempio". Ecco alcuni passaggio dell'intervista.
E' a casa, adesso?
"Qui ho avuto tempo per riflettere. Ora sono a Udine, mi sto allenando con un preparatore che lavorava all'Udinese. Sto bene. Mi sto trovando bene e aspetto novità dal mercato".
Italiano?
"Sì, voglio restare in Italia. Le mie figlie vivono a Bergamo, io sto bene qui. All'estero le esperienze mi hanno arricchito, però l'Italia è e sarà sempre casa mia e calcisticamente si lavora in modo completo".
Dica la verità. La gamba è sempre quella?
"Se intende quella di Firenze, di Napoli, come potrebbe? Il tempo passa per tutti ma sono sempre carico e pronto. Non sono più quello che si butta nello spazio, ho giocato anche da play, ma a Udine, con Nicola, avevo libertà e nell'unica da mezzala ho anche segnato. Con la testa sopperisci alla gamba e poi lavori il doppio per stare bene. A Udine l'ho fatto bene prima di quel maledetto giorno dove mi son fatto male a San Siro. Ora ho bisogno di due-tre settimane in gruppo ma c'arrivo, c'arrivo..".
di Napoli Magazine
07/12/2024 - 11:52
L'ex azzurro Valon Behrami ha rilasciato un'intervista a Tuttomercatoweb.com nel corso della quale ha raccontato della sua scelta di andare al Sion e della rescissione dopo tre mesi, dopo quattro partite. "Avevamo raggiunto un accordo biennale, di quelli importanti. E alla base di tutto, del progetto, c'erano dei progetti che non si sono poi mai realizzati. Un centro sportivo dove dovevamo trasferirci e che è rimasto in costruzione, per esempio". Ecco alcuni passaggio dell'intervista.
E' a casa, adesso?
"Qui ho avuto tempo per riflettere. Ora sono a Udine, mi sto allenando con un preparatore che lavorava all'Udinese. Sto bene. Mi sto trovando bene e aspetto novità dal mercato".
Italiano?
"Sì, voglio restare in Italia. Le mie figlie vivono a Bergamo, io sto bene qui. All'estero le esperienze mi hanno arricchito, però l'Italia è e sarà sempre casa mia e calcisticamente si lavora in modo completo".
Dica la verità. La gamba è sempre quella?
"Se intende quella di Firenze, di Napoli, come potrebbe? Il tempo passa per tutti ma sono sempre carico e pronto. Non sono più quello che si butta nello spazio, ho giocato anche da play, ma a Udine, con Nicola, avevo libertà e nell'unica da mezzala ho anche segnato. Con la testa sopperisci alla gamba e poi lavori il doppio per stare bene. A Udine l'ho fatto bene prima di quel maledetto giorno dove mi son fatto male a San Siro. Ora ho bisogno di due-tre settimane in gruppo ma c'arrivo, c'arrivo..".