Calcio
L'EX - Improta: "Di Marzio? Ero il suo uomo di fiducia, tatticamente era capacissimo, fu antesignano del calcio di Gasperini"
25.01.2022 13:23 di Napoli Magazine

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Improta, ex centrocampista del Napoli: “Di Marzio? Con lui avevo un ottimo rapporto, è stato mio allenatore per 4 anni, ero il suo uomo di fiducia, mi aveva consegnato le chiavi dello spogliatoio e mi faceva scendere in campo in qualsiasi condizione. Avevo la sua totale fiducia, era bravissimo a dirigere le squadre e a prepararci fisicamente e mentalmente. Ha raccolto meno di quanto meritasse, ovviamente parliamo di un altro calcio. Lui era capacissimo tatticamente, difficilmente lo mettevano in difficoltà. E’ stato un antesignano del calcio moderno di Gasperini, lui faceva giocare a uomo dando libertà ai più talentuosi. Era divertente, stavi bene insieme a lui perché si inventava di tutto. Dovevamo giocare la prima gara contro il Napoli in Serie A con il Catanzaro, nel Napoli militava Chiarugi che aveva un piede alla Palanca, batteva benissimo gli angoli. Di Marzio fece tagliare le parti doveva poteva battere a rete”.

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L'EX - Improta: "Di Marzio? Ero il suo uomo di fiducia, tatticamente era capacissimo, fu antesignano del calcio di Gasperini"

di Napoli Magazine

25/01/2024 - 13:23

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Improta, ex centrocampista del Napoli: “Di Marzio? Con lui avevo un ottimo rapporto, è stato mio allenatore per 4 anni, ero il suo uomo di fiducia, mi aveva consegnato le chiavi dello spogliatoio e mi faceva scendere in campo in qualsiasi condizione. Avevo la sua totale fiducia, era bravissimo a dirigere le squadre e a prepararci fisicamente e mentalmente. Ha raccolto meno di quanto meritasse, ovviamente parliamo di un altro calcio. Lui era capacissimo tatticamente, difficilmente lo mettevano in difficoltà. E’ stato un antesignano del calcio moderno di Gasperini, lui faceva giocare a uomo dando libertà ai più talentuosi. Era divertente, stavi bene insieme a lui perché si inventava di tutto. Dovevamo giocare la prima gara contro il Napoli in Serie A con il Catanzaro, nel Napoli militava Chiarugi che aveva un piede alla Palanca, batteva benissimo gli angoli. Di Marzio fece tagliare le parti doveva poteva battere a rete”.