Calcio
L'EX JUVE - Boniek: "Agnelli voleva far fuori tutti, nella Juventus vedrei bene Platini e Del Piero"
03.12.2022 12:12 di Napoli Magazine

Zbigniew Boniek, vicepresidente della UEFA ed ex calciatore di Roma e Juventus, tra le altre, è stato intervistato da Giuseppe Falcao per i suoi canali social. Ecco, di seguito, le sue parole:

 

 

Zibi partiamo proprio dalla Juventus. Agnelli, Nedved e tutto il CdA si sono dimessi, che idea ti sei fatto?

 

“Io dico una cosa, non ho mai parlato male della Juventus e mi hanno tolto la stella, ho solo criticato Moggi. Oggi non dovrei neanche entrare nel merito, spero che la Juventus risolva i suoi problemi quanto prima. Ma io penso che, mai come adesso, la Juventus abbia bisogno di una sua stella, di uno dei suoi giocatori più rappresentativi per ricominciare in un’altra maniera. Ovviamente c’è bisogno di qualcuno che sappia gestire il problema finanziario e tutto il resto, ma c’è anche bisogno dei campioni perché Andrea Agnelli voleva far fuori tutti.”

 

 

Un nome che si è fatto è quello di Alex Del Piero…

 

“Oggi come oggi a me piacerebbe l’accoppiata Platini-Del Piero, che sono due uomini simbolo della Juve degli ultimi 40 anni. Mi piacerebbero loro perché Platini è stato allontanato dal calcio senza commettere reati e Del Piero perché tornerebbe a casa sua, Alex è juventino e sarebbe una cosa bella.”

 

 

Cambiando totalmente argomento, parliamo del mondiale in Qatar. Pensi che potrà essere una cosa ripetibile il mondiale d’inverno?

 

“Io penso che non sia una cosa ripetibile. Il mondiale si deve svolgere a cavallo tra giugno e luglio, basta. Inizialmente il mondiale assegnato al Qatar si sarebbe dovuto giocare a giugno, poi però lo hanno spostato a Novembre, quando sanno che il mondiale si gioca d’estate. Il mondiale è bello e mi sta piacendo, ci sono belle partite, però questo è un aspetto meramente sportivo.

 

 

Questo è anche il Mondiale dei Maxi Recuperi…

 

“Allora, io non capisco chi dice che a calcio si debba giocare il tempo effettivo, vuol dire che hanno perso la testa, non sarebbe più calcio. Perché se si giocasse come nel basket, il calcio sarebbe un altro sport, perché nel calcio d’angolo nessuno si affretterebbe ad andare a battere, la rimessa laterale potrebbe durare dieci minuti. Sarebbe un altro sport. Ritengo sia giusto il maxi-recupero, non il tempo effettivo. Tuttavia, la cosa mi ha stupito è stata la mancanza di comunicazione, però va bene perché nel secondo tempo tra il var, i cambi, l’intervento medico di solito perdi tra i tre e i cinque minuti per ognuna di queste cose. Se si danno dieci minuti perché bisogna recuperare quel tempo è giusto così.”

 

 

 Ti sta piacendo invece la tua Polonia?

 

“La Polonia per ora ha raccolto il massimo senza far vedere niente. Si sta basando tutto sulla forma straordinaria di Szczesny. Della Polonia tutti si ricordano le lacrime di Lewandowski dopo il primo gol ai mondiali, però come squadra ancora non si è fatta notare nonostante sia arrivata agli ottavi. Adesso c’è una buona possibilità perché incontrano la Francia e sarà importante fare una bella partita. Poi si può anche perdere, il calcio è così, l’’importante è che dimostri il suo valore.”

 

 

Nella Polonia, c’è un ragazzo che conosci e conosciamo benissimo: Nicola Zalewski. Ora sta vivendo un momento di difficoltà, ha giocato solo 45 minuti e poi sempre panchina…

 

“È difficile, io sono lontano non lo so. Lui come altri ha giocato solo 45 minuti e poi ora sta in panchina e non gioca. Sono cose che possono succedere. Nicola è un buon giocatore, l’allenatore ha deciso di fare così e io non posso giudicare perché sono lontano. Il calcio si decide spesso nella testa, lui l’anno scorso è entrato nella Roma e si sentiva titolare inamovibile, non c’era Spinazzola e c’era un altro tipo di peso. Adesso lui gioca un po’ a destra e un po’ a sinistra, una volta sì e una volta no, è una fase di crescita, le sue qualità le conosciamo.”

 

 

Rimanendo in casa Roma, una situazione analoga la sta vivendo Paulo Dybala. Sei stupito dal fatto che non abbia giocato ancora un minuto fin qui?

 

“Può essere che cominci a giocare adesso, non lo so. Per me Lautaro è inamovibile anche se sta giocando malissimo, Di Maria anche è un intoccabile nonostante anche lui non sta facendo bene. Bisogna vedere anche come sta Dybala perché si pensava che non andasse nemmeno ai mondiali, ha fatto una cura affrettata magari non si sente al 100% ed è normale che sia così dopo non aver giocato per un mese e mezzo. Fa parte di un gruppo, può darsi che ora non ci sia bisogno e quindi l’allenatore non lo schiera.”

 

 

Per concludere, domanda secca: chi si porta a casa la Coppa?

 

"Se dovessi scegliere una squadra penserei a Inghilterra, Spagna, Francia, Brasile, Argentina. Lo possono vincere tutte, anche un’africana. La Germania è andata a casa giocando un calcio tra i migliori, perché hanno avuto venti minuti di blackout col Giappone. Il livello è altissimo e molto equilibrato. Chissà potrebbe vincerlo anche la mia Polonia…".

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L'EX JUVE - Boniek: "Agnelli voleva far fuori tutti, nella Juventus vedrei bene Platini e Del Piero"

di Napoli Magazine

03/12/2024 - 12:12

Zbigniew Boniek, vicepresidente della UEFA ed ex calciatore di Roma e Juventus, tra le altre, è stato intervistato da Giuseppe Falcao per i suoi canali social. Ecco, di seguito, le sue parole:

 

 

Zibi partiamo proprio dalla Juventus. Agnelli, Nedved e tutto il CdA si sono dimessi, che idea ti sei fatto?

 

“Io dico una cosa, non ho mai parlato male della Juventus e mi hanno tolto la stella, ho solo criticato Moggi. Oggi non dovrei neanche entrare nel merito, spero che la Juventus risolva i suoi problemi quanto prima. Ma io penso che, mai come adesso, la Juventus abbia bisogno di una sua stella, di uno dei suoi giocatori più rappresentativi per ricominciare in un’altra maniera. Ovviamente c’è bisogno di qualcuno che sappia gestire il problema finanziario e tutto il resto, ma c’è anche bisogno dei campioni perché Andrea Agnelli voleva far fuori tutti.”

 

 

Un nome che si è fatto è quello di Alex Del Piero…

 

“Oggi come oggi a me piacerebbe l’accoppiata Platini-Del Piero, che sono due uomini simbolo della Juve degli ultimi 40 anni. Mi piacerebbero loro perché Platini è stato allontanato dal calcio senza commettere reati e Del Piero perché tornerebbe a casa sua, Alex è juventino e sarebbe una cosa bella.”

 

 

Cambiando totalmente argomento, parliamo del mondiale in Qatar. Pensi che potrà essere una cosa ripetibile il mondiale d’inverno?

 

“Io penso che non sia una cosa ripetibile. Il mondiale si deve svolgere a cavallo tra giugno e luglio, basta. Inizialmente il mondiale assegnato al Qatar si sarebbe dovuto giocare a giugno, poi però lo hanno spostato a Novembre, quando sanno che il mondiale si gioca d’estate. Il mondiale è bello e mi sta piacendo, ci sono belle partite, però questo è un aspetto meramente sportivo.

 

 

Questo è anche il Mondiale dei Maxi Recuperi…

 

“Allora, io non capisco chi dice che a calcio si debba giocare il tempo effettivo, vuol dire che hanno perso la testa, non sarebbe più calcio. Perché se si giocasse come nel basket, il calcio sarebbe un altro sport, perché nel calcio d’angolo nessuno si affretterebbe ad andare a battere, la rimessa laterale potrebbe durare dieci minuti. Sarebbe un altro sport. Ritengo sia giusto il maxi-recupero, non il tempo effettivo. Tuttavia, la cosa mi ha stupito è stata la mancanza di comunicazione, però va bene perché nel secondo tempo tra il var, i cambi, l’intervento medico di solito perdi tra i tre e i cinque minuti per ognuna di queste cose. Se si danno dieci minuti perché bisogna recuperare quel tempo è giusto così.”

 

 

 Ti sta piacendo invece la tua Polonia?

 

“La Polonia per ora ha raccolto il massimo senza far vedere niente. Si sta basando tutto sulla forma straordinaria di Szczesny. Della Polonia tutti si ricordano le lacrime di Lewandowski dopo il primo gol ai mondiali, però come squadra ancora non si è fatta notare nonostante sia arrivata agli ottavi. Adesso c’è una buona possibilità perché incontrano la Francia e sarà importante fare una bella partita. Poi si può anche perdere, il calcio è così, l’’importante è che dimostri il suo valore.”

 

 

Nella Polonia, c’è un ragazzo che conosci e conosciamo benissimo: Nicola Zalewski. Ora sta vivendo un momento di difficoltà, ha giocato solo 45 minuti e poi sempre panchina…

 

“È difficile, io sono lontano non lo so. Lui come altri ha giocato solo 45 minuti e poi ora sta in panchina e non gioca. Sono cose che possono succedere. Nicola è un buon giocatore, l’allenatore ha deciso di fare così e io non posso giudicare perché sono lontano. Il calcio si decide spesso nella testa, lui l’anno scorso è entrato nella Roma e si sentiva titolare inamovibile, non c’era Spinazzola e c’era un altro tipo di peso. Adesso lui gioca un po’ a destra e un po’ a sinistra, una volta sì e una volta no, è una fase di crescita, le sue qualità le conosciamo.”

 

 

Rimanendo in casa Roma, una situazione analoga la sta vivendo Paulo Dybala. Sei stupito dal fatto che non abbia giocato ancora un minuto fin qui?

 

“Può essere che cominci a giocare adesso, non lo so. Per me Lautaro è inamovibile anche se sta giocando malissimo, Di Maria anche è un intoccabile nonostante anche lui non sta facendo bene. Bisogna vedere anche come sta Dybala perché si pensava che non andasse nemmeno ai mondiali, ha fatto una cura affrettata magari non si sente al 100% ed è normale che sia così dopo non aver giocato per un mese e mezzo. Fa parte di un gruppo, può darsi che ora non ci sia bisogno e quindi l’allenatore non lo schiera.”

 

 

Per concludere, domanda secca: chi si porta a casa la Coppa?

 

"Se dovessi scegliere una squadra penserei a Inghilterra, Spagna, Francia, Brasile, Argentina. Lo possono vincere tutte, anche un’africana. La Germania è andata a casa giocando un calcio tra i migliori, perché hanno avuto venti minuti di blackout col Giappone. Il livello è altissimo e molto equilibrato. Chissà potrebbe vincerlo anche la mia Polonia…".