Fabio Bazzani, allenatore ed ex attaccante della Sampdoria, ha rilasciato un'intervista a Il Secolo XIX:ù
Ora che la salvezza è stata conquistata, da dove deve ripartire la società?
"Dal fatto che è stata evitata una retrocessione diretta, ma senza dimenticare che per nove mesi si è sbagliato tanto. Serve un’analisi profonda. E si è visto anche che ci sono giocatori importanti, se messi nel giusto contesto: penso a Sibilli, Coda e Tutino. Attaccanti che hanno dimostrato valore in B, anche se non sempre in questa stagione".
Evani e Lombardo: continuità o scelta emotiva?
"L’importante è che la società creda in loro per quello che possono costruire, non solo per il passato o per il legame con la piazza. Se è una scelta solo 'di cuore', rischia di essere fragile. Se invece c’è convinzione reale, credo che abbiano le qualità per portare avanti un progetto. Ma serve una direzione tecnica convinta, non influenzata dall’emotività".
Sul fronte arbitrale, molto si è discusso sul gol annullato alla Salernitana e su quello convalidato a Coda…
"Sul tocco di mano di Ferrari c’è stata una chiara immediata connessione con il gol: il Var doveva intervenire. Sul presunto mani di Meulensteen, invece, la situazione è più sfumata: può darsi che abbiano valutato il tocco come non punibile, e che non ci fosse una diretta influenza sull’azione, visto che ha segnato un altro giocatore. È il solito gioco delle parti: se sei penalizzato ti lamenti, se ti va bene, pensi che l’episodio non fosse così evidente".
Il rigore tolto a Ferrari e il tiro di Soriano: due sliding doors della partita?
"Sicuramente. Se la Salernitana fosse andata in vantaggio all’Arechi, la storia poteva cambiare. La Samp partiva con un piccolo margine, ma prendere gol lì poteva far nascere insicurezze. Dall’altra parte, la Salernitana avrebbe trovato una spinta in più. E comunque Ghidotti ha fatto una parata strepitosa su Soriano, un intervento da applausi".
La Samp può tornare in Serie A nel giro di due stagioni?
"La speranza è quella, ma serve realismo. La B è un campionato difficile, con tante piazze ambiziose come Spezia, Palermo, Cremonese. Dopo aver toccato il fondo, bisogna risalire con umiltà, evitando proclami e lavorando tanto. Questo spavento può servire da lezione. Ora serve una ripartenza lucida, costruita sulle fondamenta giuste".
di Napoli Magazine
27/06/2025 - 18:05
Fabio Bazzani, allenatore ed ex attaccante della Sampdoria, ha rilasciato un'intervista a Il Secolo XIX:ù
Ora che la salvezza è stata conquistata, da dove deve ripartire la società?
"Dal fatto che è stata evitata una retrocessione diretta, ma senza dimenticare che per nove mesi si è sbagliato tanto. Serve un’analisi profonda. E si è visto anche che ci sono giocatori importanti, se messi nel giusto contesto: penso a Sibilli, Coda e Tutino. Attaccanti che hanno dimostrato valore in B, anche se non sempre in questa stagione".
Evani e Lombardo: continuità o scelta emotiva?
"L’importante è che la società creda in loro per quello che possono costruire, non solo per il passato o per il legame con la piazza. Se è una scelta solo 'di cuore', rischia di essere fragile. Se invece c’è convinzione reale, credo che abbiano le qualità per portare avanti un progetto. Ma serve una direzione tecnica convinta, non influenzata dall’emotività".
Sul fronte arbitrale, molto si è discusso sul gol annullato alla Salernitana e su quello convalidato a Coda…
"Sul tocco di mano di Ferrari c’è stata una chiara immediata connessione con il gol: il Var doveva intervenire. Sul presunto mani di Meulensteen, invece, la situazione è più sfumata: può darsi che abbiano valutato il tocco come non punibile, e che non ci fosse una diretta influenza sull’azione, visto che ha segnato un altro giocatore. È il solito gioco delle parti: se sei penalizzato ti lamenti, se ti va bene, pensi che l’episodio non fosse così evidente".
Il rigore tolto a Ferrari e il tiro di Soriano: due sliding doors della partita?
"Sicuramente. Se la Salernitana fosse andata in vantaggio all’Arechi, la storia poteva cambiare. La Samp partiva con un piccolo margine, ma prendere gol lì poteva far nascere insicurezze. Dall’altra parte, la Salernitana avrebbe trovato una spinta in più. E comunque Ghidotti ha fatto una parata strepitosa su Soriano, un intervento da applausi".
La Samp può tornare in Serie A nel giro di due stagioni?
"La speranza è quella, ma serve realismo. La B è un campionato difficile, con tante piazze ambiziose come Spezia, Palermo, Cremonese. Dopo aver toccato il fondo, bisogna risalire con umiltà, evitando proclami e lavorando tanto. Questo spavento può servire da lezione. Ora serve una ripartenza lucida, costruita sulle fondamenta giuste".