Calcio
L'EX - Schwoch: "Napoli, un'iniezione di fiducia"
22.01.2020 00:35 di Napoli Magazine

L’ex attaccante del Napoli Stefan Schwoch è intervenuto durante la trasmissione Casa Napoli, condotta da Max Viggiani e Pietro Maiello.

 

La vittoria e il passaggio del turno sono un toccasana dopo le ultime partite e le tantissime polemiche?

 

“Sicuramente è una boccata di ossigeno, un’iniezione di fiducia che a questo Napoli mancava da molto tempo. Non a caso il Napoli è tornato a vincere quando è tornato il pubblico allo stadio. Dopo tanto tempo oggi abbiamo visto i ragazzi delle curve tutti insieme ad incitare questa squadra che sicuramente ha bisogno di loro. Lo scollamento tra tifosi, squadra e società ha causato tutto questo. Oggi nel momento in cui il tifo è tornato ad essere numeroso anche la squadra ha fatto una buonissima partita e ha portato a casa un risultato importante. In questo periodo è importantissimo perché dà fiducia, serenità e voglia di lavorare. Da qui può iniziare la risalita, che sarà graduale. Non sarà velocissima perché non pensiamo che il Napoli abbia risolto tutto. Però quando porti a casa una semifinale contro la squadra del momento, che viene da 11 vittorie consecutive, dà consapevolezza nei propri mezzi”.

 

Che cosa ha il pubblico di Napoli per essere definito il 12° uomo in campo?

 

“E’ noto che il Napoli è il miglior pubblico d’Italia. Ti fa sentire il calore e la pesantezza e responsabilità che hai nell’indossare quella maglia così importante. Sono sempre dell’opinione che chi scende in campo lo fa dando il massimo, poi a volte ci riesci e a volte no. Sono contento di vedere i ragazzi di nuovo sotto la curva che stasera avranno un po’ di serenità. E’ pesante per tutti ed anche per i giocatori quando le cose non vanno bene, perché sono i primi a risentirne. Il tifo del Napoli è sempre stato all’altezza, anche quando le presenze allo stadio erano meno”.

 

Il pensiero di Stefan Schwoch su Mertens e Milik

 

“Mertens sta vivendo un momento particolare. Lo reputo fondamentale per questa squadra. E’ un giocatore che può ricoprire più ruoli e vive la partita come la intendo io, correndo e dando tutto anche in fase difensiva. Poi fa anche tanti goal. E’ logico che anche lui fa parte di quel mondo in cui devi fare delle scelte, anche se non conosco bene come stano le cose”.

 

“Milik è un giocatore che, a differenza di Mertens, ha bisogno di una squadra alle spalle che gli fornisca i palloni giusti da sfruttare. Forse degli attaccanti è quello che soffre di più il momento no che ha avuto il Napoli”.

 

Come può Llorente dare il suo contributo in termini di goal a partita in corso?

 

“Llorente ha fatto questo tipo di stagione l’anno scorso al Tottenham, risolvendo anche i problemi in semifinale di Champions League. E’ un giocatore che ha nelle caratteristiche quella di poter entrare e dare una mano ai compagni. Ha talmente tanta esperienza che sicuramente può dare un aiuto. Ma l’aiuto di Llorente per me parte dal lunedì: un giocatore di esperienza come lui che ha vinto tanto ha portato una mentalità diversa”.

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L'EX - Schwoch: "Napoli, un'iniezione di fiducia"

di Napoli Magazine

22/01/2024 - 00:35

L’ex attaccante del Napoli Stefan Schwoch è intervenuto durante la trasmissione Casa Napoli, condotta da Max Viggiani e Pietro Maiello.

 

La vittoria e il passaggio del turno sono un toccasana dopo le ultime partite e le tantissime polemiche?

 

“Sicuramente è una boccata di ossigeno, un’iniezione di fiducia che a questo Napoli mancava da molto tempo. Non a caso il Napoli è tornato a vincere quando è tornato il pubblico allo stadio. Dopo tanto tempo oggi abbiamo visto i ragazzi delle curve tutti insieme ad incitare questa squadra che sicuramente ha bisogno di loro. Lo scollamento tra tifosi, squadra e società ha causato tutto questo. Oggi nel momento in cui il tifo è tornato ad essere numeroso anche la squadra ha fatto una buonissima partita e ha portato a casa un risultato importante. In questo periodo è importantissimo perché dà fiducia, serenità e voglia di lavorare. Da qui può iniziare la risalita, che sarà graduale. Non sarà velocissima perché non pensiamo che il Napoli abbia risolto tutto. Però quando porti a casa una semifinale contro la squadra del momento, che viene da 11 vittorie consecutive, dà consapevolezza nei propri mezzi”.

 

Che cosa ha il pubblico di Napoli per essere definito il 12° uomo in campo?

 

“E’ noto che il Napoli è il miglior pubblico d’Italia. Ti fa sentire il calore e la pesantezza e responsabilità che hai nell’indossare quella maglia così importante. Sono sempre dell’opinione che chi scende in campo lo fa dando il massimo, poi a volte ci riesci e a volte no. Sono contento di vedere i ragazzi di nuovo sotto la curva che stasera avranno un po’ di serenità. E’ pesante per tutti ed anche per i giocatori quando le cose non vanno bene, perché sono i primi a risentirne. Il tifo del Napoli è sempre stato all’altezza, anche quando le presenze allo stadio erano meno”.

 

Il pensiero di Stefan Schwoch su Mertens e Milik

 

“Mertens sta vivendo un momento particolare. Lo reputo fondamentale per questa squadra. E’ un giocatore che può ricoprire più ruoli e vive la partita come la intendo io, correndo e dando tutto anche in fase difensiva. Poi fa anche tanti goal. E’ logico che anche lui fa parte di quel mondo in cui devi fare delle scelte, anche se non conosco bene come stano le cose”.

 

“Milik è un giocatore che, a differenza di Mertens, ha bisogno di una squadra alle spalle che gli fornisca i palloni giusti da sfruttare. Forse degli attaccanti è quello che soffre di più il momento no che ha avuto il Napoli”.

 

Come può Llorente dare il suo contributo in termini di goal a partita in corso?

 

“Llorente ha fatto questo tipo di stagione l’anno scorso al Tottenham, risolvendo anche i problemi in semifinale di Champions League. E’ un giocatore che ha nelle caratteristiche quella di poter entrare e dare una mano ai compagni. Ha talmente tanta esperienza che sicuramente può dare un aiuto. Ma l’aiuto di Llorente per me parte dal lunedì: un giocatore di esperienza come lui che ha vinto tanto ha portato una mentalità diversa”.