Calcio
L'EX TENNISTA - Panatta: "Impresa di Nadal, Djokovic? Le regole vanno rispettate, la Roma? Mourinho mi piace, Totti era un fuoriclasse"
02.02.2022 14:20 di Napoli Magazine

Adriano Panatta, ex tennista, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione in onda su New Sound Level 90FM. Ecco di seguito le sue parole:

 

Ti ha stupito la vittoria di Rafa Nadal all’Australian Open?

È stata un’impresa fuori dal comune quella degli Australian Open, se pensiamo che Nadal 3 mesi fa non era sicuro nemmeno di tornare a giocare a tennis e si trovava davanti il giocatore più in forma del mondo. Ha dimostrato un carattere e una forza fisica incredibile, ha giocato quasi 5 ore e mezza senza colpo ferire.

 

Sulla questione Djokovic:

“Le regole vanno rispettate, non conta se sei il numero del mondo; Djokovic poteva evitare tutto questo casino.”

Ci sono delle regole, le regole vanno rispettate da tutti e dunque se lui non ha la vaccinazione non può giocare, punto e a capo. Non si può trovare un escamotage perché lui è Djokovic, tutto questo casino che è successo se lo poteva anche risparmiare. Probabilmente qualcuno della direzione del torneo, sbagliando, gli ha dato qualche speranza di poter partecipare e dunque sicuramente c’è qualche responsabilità esterna. È inutile discutere se sia giusto o non giusto, la regola è quella.

 

Sulla nuova generazione di tennisti italiani:

“Sono sicuro che prima o poi arriveranno a vincere uno Slam. Sinner allenato da McEnroe sarebbe un grade attestato per il giovane tennista italiano.”

Sicuramente c’è una nuova stagione del tennis maschile italiano, con Berrettini, Sinner e Sonego in particolare, ed erano tanti anni che non succedeva. È ovvio che quando non si riesce a vincere i tifosi ci rimangono male, ma c’è tempo e prima o poi lo vinceranno questo Slam, così la smettono di rompere le palle a me che sono l’ultimo ad averne vinto uno (ride ndr). Ho letto che McEnroe ha detto che gli piacerebbe allenare Sinner. Era un rompipalle micidiale in campo, non so come potrà essere da allenatore ma sarebbe sicuramente un bell’attestato per Sinner. Io ero molto amico di John, ci ho giocato anche il doppio a Parigi nel torneo delle leggende e mi è anche molto simpatico. Era uno un po’ arrogante e prepotente ma si tratta di un grandissimo campione e di un uomo molto molto intelligente. Tra l’altro McEnroe mi ricorda un po’ Mourinho, istrionico e protagonista nel contesto della gara, c’è a chi piace e a chi non piace.

 

Medvedev ha detto che è infastidito dai continui fischi e dalle critiche verso di lui, che ne pensi?

“A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, il suo comportamento disturba il pubblico.”

A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, probabilmente il suo atteggiamento in campo non è piacevole per lo spettatore, lui ha un’aria un po’ strafottente in campo. È sicuramente un grande giocatore anche se a me non piace così tanto ma è il numero due del mondo, ma in campo l’atteggiamento è quello che è, non lo si può paragonare a quello di Nadal o Federer o tanti altri. Il pubblico se ne accorge subito e non gli fa il tifo a favore, probabilmente dipende dal suo modo di essere ma questo finisce per andare contro di lui.

 

Sulla Roma:

“Sono rimasto a Falcao, quando giocava danzava sull’acqua. Adesso si gode un po’ meno, ma Mourinho mi piace.”

Io sono rimasto a Paulo Roberto Falcao, quegli anni meravigliosi con quella squadra eccezionale sono stati gli anni d’oro dei romanisti come noi, adesso si gode un po’ meno. Mourinho personalmente mi è molto simpatico ma ancora non abbiamo raggiunto un livello alto come in alcuni momenti del passato. Io sono tra l’altro molto amico di Bruno Conti, mi è dispiaciuto non aver mai conosciuto Falcao e sono sicuro che giocherà bene anche a tennis. Aveva quell’eleganza, in campo danzava sull’acqua.

 

Francesco Totti è andato contro il tempo, cosa contraddistingue questi atleti?

“i fuoriclasse vanno al di là del tempo e aldilà delle vittorie e Francesco è uno di questi. Difficilmente usciranno altri atleti di questo calibro.”

Francesco è ancora un fuoriclasse. La differenza tra i fuoriclasse è che uno se li ricorda al di là delle vittorie, mentre tanti altri giocatori che hanno vinto tanto non se li ricorda quasi nessuno. L’eleganza e la personalità fanno sicuramente la differenza. Questi personaggi vengono amati dal pubblico e diventano indimenticabili nella memoria collettiva. Io non lo so se torneranno nello sport questi giocatori iconici perché ormai si gioca ovunque nella stessa maniera, ce ne sono tanti e forti ma tutti uguali. Anche nel calcio è così, ma questo succede perché lo sport cambia in direzione della perfezione e quindi diventano delle macchine.

 

“Queste elezioni del Presidente della Repubblica sono diventate una scena comica, avevo smesso di seguirle.”

Per quanto riguarda la situazione del Presidente della Repubblica mi sembrava ormai una scena comica e l’ho presa a ridere alla fine, è una cosa quasi incomprensibile quello che stanno facendo da una parte e dall’altra, era uno sbaraglio totale; hanno bruciato tante persone per bene e preparate.

 

Su Sanremo poi:

Sanremo invece è sempre Sanremo, io mi ricordo i Sanremo di 50 anni fa e ci sono alcuni vecchietti anche quest’anno che sono ancora forti, sono dei fuoriclasse. I cantanti hanno questo vantaggio, nel loro mestiere possono essere fuoriclasse a tutte le età diversamente da noi sportivi. Il nostro è un mestiere in cui ti senti dire che sei vecchio ed è una cosa che a molti fa effetto, io fortunatamente sono sempre riuscito a pensare che fosse un privilegio e l’ho vissuta bene.

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L'EX TENNISTA - Panatta: "Impresa di Nadal, Djokovic? Le regole vanno rispettate, la Roma? Mourinho mi piace, Totti era un fuoriclasse"

di Napoli Magazine

02/02/2024 - 14:20

Adriano Panatta, ex tennista, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione in onda su New Sound Level 90FM. Ecco di seguito le sue parole:

 

Ti ha stupito la vittoria di Rafa Nadal all’Australian Open?

È stata un’impresa fuori dal comune quella degli Australian Open, se pensiamo che Nadal 3 mesi fa non era sicuro nemmeno di tornare a giocare a tennis e si trovava davanti il giocatore più in forma del mondo. Ha dimostrato un carattere e una forza fisica incredibile, ha giocato quasi 5 ore e mezza senza colpo ferire.

 

Sulla questione Djokovic:

“Le regole vanno rispettate, non conta se sei il numero del mondo; Djokovic poteva evitare tutto questo casino.”

Ci sono delle regole, le regole vanno rispettate da tutti e dunque se lui non ha la vaccinazione non può giocare, punto e a capo. Non si può trovare un escamotage perché lui è Djokovic, tutto questo casino che è successo se lo poteva anche risparmiare. Probabilmente qualcuno della direzione del torneo, sbagliando, gli ha dato qualche speranza di poter partecipare e dunque sicuramente c’è qualche responsabilità esterna. È inutile discutere se sia giusto o non giusto, la regola è quella.

 

Sulla nuova generazione di tennisti italiani:

“Sono sicuro che prima o poi arriveranno a vincere uno Slam. Sinner allenato da McEnroe sarebbe un grade attestato per il giovane tennista italiano.”

Sicuramente c’è una nuova stagione del tennis maschile italiano, con Berrettini, Sinner e Sonego in particolare, ed erano tanti anni che non succedeva. È ovvio che quando non si riesce a vincere i tifosi ci rimangono male, ma c’è tempo e prima o poi lo vinceranno questo Slam, così la smettono di rompere le palle a me che sono l’ultimo ad averne vinto uno (ride ndr). Ho letto che McEnroe ha detto che gli piacerebbe allenare Sinner. Era un rompipalle micidiale in campo, non so come potrà essere da allenatore ma sarebbe sicuramente un bell’attestato per Sinner. Io ero molto amico di John, ci ho giocato anche il doppio a Parigi nel torneo delle leggende e mi è anche molto simpatico. Era uno un po’ arrogante e prepotente ma si tratta di un grandissimo campione e di un uomo molto molto intelligente. Tra l’altro McEnroe mi ricorda un po’ Mourinho, istrionico e protagonista nel contesto della gara, c’è a chi piace e a chi non piace.

 

Medvedev ha detto che è infastidito dai continui fischi e dalle critiche verso di lui, che ne pensi?

“A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, il suo comportamento disturba il pubblico.”

A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, probabilmente il suo atteggiamento in campo non è piacevole per lo spettatore, lui ha un’aria un po’ strafottente in campo. È sicuramente un grande giocatore anche se a me non piace così tanto ma è il numero due del mondo, ma in campo l’atteggiamento è quello che è, non lo si può paragonare a quello di Nadal o Federer o tanti altri. Il pubblico se ne accorge subito e non gli fa il tifo a favore, probabilmente dipende dal suo modo di essere ma questo finisce per andare contro di lui.

 

Sulla Roma:

“Sono rimasto a Falcao, quando giocava danzava sull’acqua. Adesso si gode un po’ meno, ma Mourinho mi piace.”

Io sono rimasto a Paulo Roberto Falcao, quegli anni meravigliosi con quella squadra eccezionale sono stati gli anni d’oro dei romanisti come noi, adesso si gode un po’ meno. Mourinho personalmente mi è molto simpatico ma ancora non abbiamo raggiunto un livello alto come in alcuni momenti del passato. Io sono tra l’altro molto amico di Bruno Conti, mi è dispiaciuto non aver mai conosciuto Falcao e sono sicuro che giocherà bene anche a tennis. Aveva quell’eleganza, in campo danzava sull’acqua.

 

Francesco Totti è andato contro il tempo, cosa contraddistingue questi atleti?

“i fuoriclasse vanno al di là del tempo e aldilà delle vittorie e Francesco è uno di questi. Difficilmente usciranno altri atleti di questo calibro.”

Francesco è ancora un fuoriclasse. La differenza tra i fuoriclasse è che uno se li ricorda al di là delle vittorie, mentre tanti altri giocatori che hanno vinto tanto non se li ricorda quasi nessuno. L’eleganza e la personalità fanno sicuramente la differenza. Questi personaggi vengono amati dal pubblico e diventano indimenticabili nella memoria collettiva. Io non lo so se torneranno nello sport questi giocatori iconici perché ormai si gioca ovunque nella stessa maniera, ce ne sono tanti e forti ma tutti uguali. Anche nel calcio è così, ma questo succede perché lo sport cambia in direzione della perfezione e quindi diventano delle macchine.

 

“Queste elezioni del Presidente della Repubblica sono diventate una scena comica, avevo smesso di seguirle.”

Per quanto riguarda la situazione del Presidente della Repubblica mi sembrava ormai una scena comica e l’ho presa a ridere alla fine, è una cosa quasi incomprensibile quello che stanno facendo da una parte e dall’altra, era uno sbaraglio totale; hanno bruciato tante persone per bene e preparate.

 

Su Sanremo poi:

Sanremo invece è sempre Sanremo, io mi ricordo i Sanremo di 50 anni fa e ci sono alcuni vecchietti anche quest’anno che sono ancora forti, sono dei fuoriclasse. I cantanti hanno questo vantaggio, nel loro mestiere possono essere fuoriclasse a tutte le età diversamente da noi sportivi. Il nostro è un mestiere in cui ti senti dire che sei vecchio ed è una cosa che a molti fa effetto, io fortunatamente sono sempre riuscito a pensare che fosse un privilegio e l’ho vissuta bene.