Calcio
L'OBIETTIVO - Il Napoli vuole il suo posto Champions
21.04.2015 11:35 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

Il calcio è così. Euforia e malinconia. Come su un’altalena. Si sale e si scende, gli umori sono ballerini. La sensibilità è alta. Dai sorrisi si passa rapidamente alle lacrime. Stavolta in casa Napoli è il turno dell’euforia. Appena pochi giorni fa si sono celebrati i funerali dell’addio al posto in Champions League. Troppi gli otto punti di distacco dalla Lazio, troppo male stava andando il Napoli.

 

LA SCOSSA - Poi la sfuriata di De Laurentiis, il ritiro punitivo e il cambio di rotta repentino e improvviso. I cinque punti dai biancocelesti sono diventati cinque, uguali a quelli di distanza dalla Roma. La Lazio, dopo otto vittorie di fila, ha perso a Torino con la Juventus, e la Roma ha pareggiato per la seconda volta consecutiva. Dopo il Torino i giallorossi si sono fermati anche contro l’Atalanta. Ha ringraziato il Napoli, che dopo le due vittorie consecutive ha rimontato tre punti a entrambe. Ed appaiate restano a cinque punti, con contraccolpi psicologici dietro l’angolo. La Lazio potrebbe non sentirsi più così bella e forte, perché in casa della Juventus ha fatto una mezza figuraccia. Emblematico il gol di Bonucci che si è fatto mezzo campo da solo palla al piede ed è andato a segnare. La sconfitta, per quanto preventivabile, potrebbe togliere serenità e certezze alla squadra di Pioli, che ha ricordato quella svampita e timida di inizio stagione.

 

MARCIA SU ROMA - E se la Lazio non ride la Roma piange. Dimenticata la parentesi felice contro il Napoli, i giallorossi sono ripiombati in quella pareggite che li assilla ormai da mesi. Fuori da tutto e con la consapevolezza di non vincere nulla neanche in questa stagione, i capitolini sono alle prese con una crisi esistenziale. Si teme una caduta libera che favorirebbe la Lazio, ovviamente, ma anche il Napoli. E gli azzurri seguono con grande piacere questa lotta sotto al cupolone, perché alla penultima giornata di campionato ci sarà il derby, e in ogni caso al Napoli andrà bene perché una di loro (ma anche entrambe con un pari) perderanno terreno. Questo senza dimenticare lo scontro diretto dell’epilogo del torneo tra il Napoli e la Lazio al San Paolo.

 

SI PUÒ FARE - Le premesse, insomma, ci sono. Se si riuscissero a rosicchiare due punti alla Lazio si potrebbe vincere nell’ultima giornata e conquistare il piazzamento Champions. A questo punto anche i preliminari andrebbero bene, ci mancherebbe. Non sarà facile, anche perché è da vedere se la Lazio davvero andrà in tilt, e la Roma (teoricamente) può riprendersi facilmente e rimontare i punti persi.

 

OCCHIO ALLE SPALLE - E se vogliamo il Napoli deve guardarsi le spalle: c’è la Fiorentina che incalza, e più dietro anche la Sampdoria può rappresentare una minaccia. Domenica, infatti, lo scontro diretto a Fuorigrotta potrà già dare molte risposte. Se gli azzurri dovessero vincere darebbero un segnale importante, anche ricordando il pareggio dell’andata. Sette partite da giocare e cinque punti da recuperare: ci sono gli estremi per farcela, anche se la corsa su due rivali non è facile. Il segreto, al di là di calcoli e tabelle, è l’affidabilità. Il Napoli non si è mai dimostrato tale ed è questa la vera variabile di rischio che gli azzurri corrono.

 

E POI C’È L’EUROPA - E se il campionato dovesse andare male c’è un’altra strada aperta. Quella dell’Europa League. Teoricamente è il cammino più difficile, ma se il Napoli è già con un piede in semifinale dopo il 4-1 in casa del Wolfsburg c’è da essere ottimisti. Mancherebbero tre partite per arrivare alla sicurezza di giocare i gironi di Champions, praticamente come il secondo posto. Le due semifinali e la finale di Varsavia il 27 maggio. Difficile? Sicuramente, ma evitando, magari, il Siviglia adesso e con un po’ di fortuna la vittoria dell’Europa League non è certo un miraggio. Il Napoli fino ad ora ha fatto una coppa straordinaria. Perché mai fermarsi proprio adesso?

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L'OBIETTIVO - Il Napoli vuole il suo posto Champions

di Napoli Magazine

21/04/2024 - 11:35

Il calcio è così. Euforia e malinconia. Come su un’altalena. Si sale e si scende, gli umori sono ballerini. La sensibilità è alta. Dai sorrisi si passa rapidamente alle lacrime. Stavolta in casa Napoli è il turno dell’euforia. Appena pochi giorni fa si sono celebrati i funerali dell’addio al posto in Champions League. Troppi gli otto punti di distacco dalla Lazio, troppo male stava andando il Napoli.

 

LA SCOSSA - Poi la sfuriata di De Laurentiis, il ritiro punitivo e il cambio di rotta repentino e improvviso. I cinque punti dai biancocelesti sono diventati cinque, uguali a quelli di distanza dalla Roma. La Lazio, dopo otto vittorie di fila, ha perso a Torino con la Juventus, e la Roma ha pareggiato per la seconda volta consecutiva. Dopo il Torino i giallorossi si sono fermati anche contro l’Atalanta. Ha ringraziato il Napoli, che dopo le due vittorie consecutive ha rimontato tre punti a entrambe. Ed appaiate restano a cinque punti, con contraccolpi psicologici dietro l’angolo. La Lazio potrebbe non sentirsi più così bella e forte, perché in casa della Juventus ha fatto una mezza figuraccia. Emblematico il gol di Bonucci che si è fatto mezzo campo da solo palla al piede ed è andato a segnare. La sconfitta, per quanto preventivabile, potrebbe togliere serenità e certezze alla squadra di Pioli, che ha ricordato quella svampita e timida di inizio stagione.

 

MARCIA SU ROMA - E se la Lazio non ride la Roma piange. Dimenticata la parentesi felice contro il Napoli, i giallorossi sono ripiombati in quella pareggite che li assilla ormai da mesi. Fuori da tutto e con la consapevolezza di non vincere nulla neanche in questa stagione, i capitolini sono alle prese con una crisi esistenziale. Si teme una caduta libera che favorirebbe la Lazio, ovviamente, ma anche il Napoli. E gli azzurri seguono con grande piacere questa lotta sotto al cupolone, perché alla penultima giornata di campionato ci sarà il derby, e in ogni caso al Napoli andrà bene perché una di loro (ma anche entrambe con un pari) perderanno terreno. Questo senza dimenticare lo scontro diretto dell’epilogo del torneo tra il Napoli e la Lazio al San Paolo.

 

SI PUÒ FARE - Le premesse, insomma, ci sono. Se si riuscissero a rosicchiare due punti alla Lazio si potrebbe vincere nell’ultima giornata e conquistare il piazzamento Champions. A questo punto anche i preliminari andrebbero bene, ci mancherebbe. Non sarà facile, anche perché è da vedere se la Lazio davvero andrà in tilt, e la Roma (teoricamente) può riprendersi facilmente e rimontare i punti persi.

 

OCCHIO ALLE SPALLE - E se vogliamo il Napoli deve guardarsi le spalle: c’è la Fiorentina che incalza, e più dietro anche la Sampdoria può rappresentare una minaccia. Domenica, infatti, lo scontro diretto a Fuorigrotta potrà già dare molte risposte. Se gli azzurri dovessero vincere darebbero un segnale importante, anche ricordando il pareggio dell’andata. Sette partite da giocare e cinque punti da recuperare: ci sono gli estremi per farcela, anche se la corsa su due rivali non è facile. Il segreto, al di là di calcoli e tabelle, è l’affidabilità. Il Napoli non si è mai dimostrato tale ed è questa la vera variabile di rischio che gli azzurri corrono.

 

E POI C’È L’EUROPA - E se il campionato dovesse andare male c’è un’altra strada aperta. Quella dell’Europa League. Teoricamente è il cammino più difficile, ma se il Napoli è già con un piede in semifinale dopo il 4-1 in casa del Wolfsburg c’è da essere ottimisti. Mancherebbero tre partite per arrivare alla sicurezza di giocare i gironi di Champions, praticamente come il secondo posto. Le due semifinali e la finale di Varsavia il 27 maggio. Difficile? Sicuramente, ma evitando, magari, il Siviglia adesso e con un po’ di fortuna la vittoria dell’Europa League non è certo un miraggio. Il Napoli fino ad ora ha fatto una coppa straordinaria. Perché mai fermarsi proprio adesso?

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma