Luca Calamai, giornalista, ha commentato il mercato della Fiorentina nel suo editoriale per FirenzeViola.it: "Delusione, tanta. Sorpresa, ancora di più. E in testa una domanda che non ha risposta e cioè perché questa società non ha l’ambizione di crescere? Si chiude un mercato invernale da dimenticare. Dicono che Italiano sia amareggiato. Impossibile dargli torto. Lui e la squadra sono stati per il momento fantastici. Hanno alimentato insieme alla tifoseria il sogno Champions. Anche il più gelido dei manager avrebbe fatto un regalo a questo gruppo. Ma il Commisso che prendeva Amrabat e Nico non c’è più. E la mediocrità del direttore Giuseppe Barone si specchia nei suoi investimenti di mercato che guida da padrone assoluto. Anche se, incredibilmente, afferma che il frigorifero della Fiorentina è pieno. Il caso Gudmundsson poi è una beffa. Un clamoroso autogol. Nessuna chiedeva un simile investimento. Ci avevano convinti che non si poteva andare oltre i sei-sette milioni. Ma la dirigenza ha voluto lanciarsi in questa sfida. E l’attaccante del Genoa ora è un terribile autogol. La Fiorentina è in autogestione. Si spende quello che si incassa. E per ridurre il monte stipendi si liquida Mina, altra follia del mercato estivo e si sostituisce con un ragazzino Comuzzo che non costa niente. Impedendo di fatto a Italiano di sviluppare l’idea della difesa a tre. La decisione del sindaco Nardella di far giocare la prossima stagione al Franchi il campionato e l'eventuale coppa europea ha tolto al direttore Giuseppe Barone anche la scusa del “non sappiamo dove giocheremo”. Che dire, il popolo viola meriterebbe delle spiegazioni. La speranza è che il tecnico e i giocatori viola siano più forti della società. Serve una vittoria che consenta alla Fiorentina di tornare a inseguire l’Europa che conta. Servono altri miracoli dopo il fantastico girone d’andata. Spero che Nico e compagni siano più ambiziosi dei loro dirigenti".
di Napoli Magazine
02/02/2024 - 17:52
Luca Calamai, giornalista, ha commentato il mercato della Fiorentina nel suo editoriale per FirenzeViola.it: "Delusione, tanta. Sorpresa, ancora di più. E in testa una domanda che non ha risposta e cioè perché questa società non ha l’ambizione di crescere? Si chiude un mercato invernale da dimenticare. Dicono che Italiano sia amareggiato. Impossibile dargli torto. Lui e la squadra sono stati per il momento fantastici. Hanno alimentato insieme alla tifoseria il sogno Champions. Anche il più gelido dei manager avrebbe fatto un regalo a questo gruppo. Ma il Commisso che prendeva Amrabat e Nico non c’è più. E la mediocrità del direttore Giuseppe Barone si specchia nei suoi investimenti di mercato che guida da padrone assoluto. Anche se, incredibilmente, afferma che il frigorifero della Fiorentina è pieno. Il caso Gudmundsson poi è una beffa. Un clamoroso autogol. Nessuna chiedeva un simile investimento. Ci avevano convinti che non si poteva andare oltre i sei-sette milioni. Ma la dirigenza ha voluto lanciarsi in questa sfida. E l’attaccante del Genoa ora è un terribile autogol. La Fiorentina è in autogestione. Si spende quello che si incassa. E per ridurre il monte stipendi si liquida Mina, altra follia del mercato estivo e si sostituisce con un ragazzino Comuzzo che non costa niente. Impedendo di fatto a Italiano di sviluppare l’idea della difesa a tre. La decisione del sindaco Nardella di far giocare la prossima stagione al Franchi il campionato e l'eventuale coppa europea ha tolto al direttore Giuseppe Barone anche la scusa del “non sappiamo dove giocheremo”. Che dire, il popolo viola meriterebbe delle spiegazioni. La speranza è che il tecnico e i giocatori viola siano più forti della società. Serve una vittoria che consenta alla Fiorentina di tornare a inseguire l’Europa che conta. Servono altri miracoli dopo il fantastico girone d’andata. Spero che Nico e compagni siano più ambiziosi dei loro dirigenti".