Pier Paolo Petino, giornalista di Videoinformazioni, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Il Napoli ha dei numeri clamorosamente bassi in questo campionato. Ha fatto 20 gol, ne ha subiti 11 e a una percentuale di realizzazione dell’11%. È una squadra da studiare. Conte fa della sofferenza e del lavoro le cifre della comunicazione. Con il Cagliari nessuno si aspettava che il Napoli si giocasse la partita fino in fondo, molti tifosi avevano derubricato questa partita come se fosse un fastidio. I giocatori, invece, hanno esultato in modo talmente veemente da dimostrare che vogliono andare avanti. È stato il presidente a dire che Conte è stato bravo a riprendersi la squadra, non i giornalisti. Sono stati bravi a risolverla, ma una piccola crisi c’è stata, c’era stata anche la risposta di Conte. Poi nella gestione della crisi Conte è il numero uno. Fischi ingenerosi per Lucca, però deve fare di più. Non riduciamo la partita a quel colpo di testa e quel gol. Il giocatore ha potenzialità, deve fare di più. Quando s’infortuna Lukaku il Napoli corre sul mercato come se non avesse il centravanti. Conte senza infortuni si sarebbe messo in mano a Neres e Lang? Io penso che senza tutti questi infortuni, Lang sarebbe passato a Napoli come una meteora. Conte addirittura a un certo punto ha detto che aveva troppi giocatori. Il calcio è fatto di ipocrisie. Mi aspetto dei fischi per Spalletti in quanto è l’allenatore della Juventus e il Maradona è uno stadio di calcio, non un teatro. Gli infortuni? Fa riflettere che Conte non si sia mai assunto la responsabilità degli infortuni. Prima è stata colpa dei campi, poi dei medici e dei fisioterapisti. Io credo che non ci sia stata la capacità di taratura di allenamento specifico per ogni calciatore. Penso agli infortuni avuti da Lukaku e De Bruyne, già avuti in precedenza, oltre all’età media alta”.
di Napoli Magazine
06/12/2025 - 00:42
Pier Paolo Petino, giornalista di Videoinformazioni, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Il Napoli ha dei numeri clamorosamente bassi in questo campionato. Ha fatto 20 gol, ne ha subiti 11 e a una percentuale di realizzazione dell’11%. È una squadra da studiare. Conte fa della sofferenza e del lavoro le cifre della comunicazione. Con il Cagliari nessuno si aspettava che il Napoli si giocasse la partita fino in fondo, molti tifosi avevano derubricato questa partita come se fosse un fastidio. I giocatori, invece, hanno esultato in modo talmente veemente da dimostrare che vogliono andare avanti. È stato il presidente a dire che Conte è stato bravo a riprendersi la squadra, non i giornalisti. Sono stati bravi a risolverla, ma una piccola crisi c’è stata, c’era stata anche la risposta di Conte. Poi nella gestione della crisi Conte è il numero uno. Fischi ingenerosi per Lucca, però deve fare di più. Non riduciamo la partita a quel colpo di testa e quel gol. Il giocatore ha potenzialità, deve fare di più. Quando s’infortuna Lukaku il Napoli corre sul mercato come se non avesse il centravanti. Conte senza infortuni si sarebbe messo in mano a Neres e Lang? Io penso che senza tutti questi infortuni, Lang sarebbe passato a Napoli come una meteora. Conte addirittura a un certo punto ha detto che aveva troppi giocatori. Il calcio è fatto di ipocrisie. Mi aspetto dei fischi per Spalletti in quanto è l’allenatore della Juventus e il Maradona è uno stadio di calcio, non un teatro. Gli infortuni? Fa riflettere che Conte non si sia mai assunto la responsabilità degli infortuni. Prima è stata colpa dei campi, poi dei medici e dei fisioterapisti. Io credo che non ci sia stata la capacità di taratura di allenamento specifico per ogni calciatore. Penso agli infortuni avuti da Lukaku e De Bruyne, già avuti in precedenza, oltre all’età media alta”.