Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della quale ha tra l'altro affermato, come evidenziato da "Napoli Magazine": "Viviamo in un contesto in cui i Millennials e la generazione Z che si è fermata al 2013 erano due generazioni che praticavano gli E-games e si erano allontanati dal calcio. La mia idea da suggerire al Ministro dell’Istruzione è quella di mettere nelle scuole elementari italiane la tecnica e la tattica del calcio. Due ore a settimana dove fargli vedere le partite più belle e interessanti e insegnandogli a commentarle. I bambini vanno coinvolti in maniera ludica. Il nostro Paese è stato fregato dai politici che non hanno pensato ai giovani, hanno solo fatto un bisticcio ideologico tra scuola pubblica e privata. Ho sentito ca**ate gigantesche portate avanti per il proprio tornaconto. Vanno protetti giovanissimi ed anziani, gli uni sono il propulsore dell’economia, gli altri perché dopo l’esistenza professionale bisogna continuare a godere della vita.
di Napoli Magazine
11/07/2024 - 19:45
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della quale ha tra l'altro affermato, come evidenziato da "Napoli Magazine": "Viviamo in un contesto in cui i Millennials e la generazione Z che si è fermata al 2013 erano due generazioni che praticavano gli E-games e si erano allontanati dal calcio. La mia idea da suggerire al Ministro dell’Istruzione è quella di mettere nelle scuole elementari italiane la tecnica e la tattica del calcio. Due ore a settimana dove fargli vedere le partite più belle e interessanti e insegnandogli a commentarle. I bambini vanno coinvolti in maniera ludica. Il nostro Paese è stato fregato dai politici che non hanno pensato ai giovani, hanno solo fatto un bisticcio ideologico tra scuola pubblica e privata. Ho sentito ca**ate gigantesche portate avanti per il proprio tornaconto. Vanno protetti giovanissimi ed anziani, gli uni sono il propulsore dell’economia, gli altri perché dopo l’esistenza professionale bisogna continuare a godere della vita.