Claudio Lotito rompe gli indugi sul Flaminio. Il presidente della Lazio ha confermato la volontà di acquisire lo storico impianto romano, dichiarandosi pronto «a comprare il Flaminio o a ottenere un diritto di superficie per 99 anni». Dopo un nuovo confronto con il sindaco Gualtieri, Lotito spinge per una svolta rapida e punta a riportare la Lazio “a casa”. Il progetto ricalca il modello seguito dalla Roma con Pietralata: il diritto di superficie consentirebbe alla società di gestire l’impianto per quasi un secolo, mantenendone la proprietà pubblica. La Lazio, che nel 2024 aveva già presentato uno studio di prefattibilità coinvolgendo lo studio Archea e l’architetto Nervi, ha momentaneamente sospeso il piano economico asseverato, risparmiando circa 5 milioni di euro. Restano però i nodi dei vincoli storici e del ricorso al TAR della Roma Nuoto, che si oppone alla concessione esclusiva ai biancocelesti. La Sovrintendenza, intanto, avrebbe già dato segnali positivi: il progetto non prevede demolizioni, ma la conservazione della struttura originale del Flaminio in una “teca” moderna e sostenibile.
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 23:06
Claudio Lotito rompe gli indugi sul Flaminio. Il presidente della Lazio ha confermato la volontà di acquisire lo storico impianto romano, dichiarandosi pronto «a comprare il Flaminio o a ottenere un diritto di superficie per 99 anni». Dopo un nuovo confronto con il sindaco Gualtieri, Lotito spinge per una svolta rapida e punta a riportare la Lazio “a casa”. Il progetto ricalca il modello seguito dalla Roma con Pietralata: il diritto di superficie consentirebbe alla società di gestire l’impianto per quasi un secolo, mantenendone la proprietà pubblica. La Lazio, che nel 2024 aveva già presentato uno studio di prefattibilità coinvolgendo lo studio Archea e l’architetto Nervi, ha momentaneamente sospeso il piano economico asseverato, risparmiando circa 5 milioni di euro. Restano però i nodi dei vincoli storici e del ricorso al TAR della Roma Nuoto, che si oppone alla concessione esclusiva ai biancocelesti. La Sovrintendenza, intanto, avrebbe già dato segnali positivi: il progetto non prevede demolizioni, ma la conservazione della struttura originale del Flaminio in una “teca” moderna e sostenibile.