Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "Ci siamo salvati. Può sembrare un'impresa importante, ma avevamo una squadra importante per la lotta alla salvezza. Nelle ultime 3 partite con due trasferte come Atalanta e Lazio siamo andati a pareggiare a Bergamo e vincere all'Olimpico davanti a 50mila spettatori e giocando il secondo tempo in 10. Per me la rosa era straordinaria. Perez? Il ragazzo arriverà domani per sottoporsi alle visite mediche. Camarda sembra più maturo dell'età che ha? Se uno se lo trova davanti credo che faccia fatica a pensare che abbia 20 anni, non 17. Ha una struttura di un veterano, è cresciuto in un settore giovanile in cui sono stati molto attenti a svilupparlo bene e oggi è pronto per affrontare un campionato importante, complicato e difficile come quello della Seria A in una squadra come la nostra dove l'intensità mentale sarà importante, visto che ci giochiamo sempre tutto fino all'ultimo minuto. Quando si gioca con un modulo in cui è previsto un centravanti centrale e due esterni devi avere tre prime punte. Il montenegrino è una certezza, poi abbiamo due giovani come Camarda e Burnete. Krstovic è da grande squadra, parlano i numeri. In un campionato importante come la Serie A, fare 12 gol e 6 assist ed essere uno con tutta quella personalità che ha il ragazzo… A volte il calcio italiano fa delle narrazioni un po' alterate. Pensare che lui come Hjulmand, Dorgu, Pongracic o Gendrey non siano da big è un errore che si fa quando non si tiene conto che si possano trovare anche in club come il Lecce giocatori da grandi squadre. Se qualcuno che ha fatto molto meno di lui c'è andato non vedo perché non debba essere considerato da grande squadra. Critiche perché abbiamo troppi stranieri? Faccio una domanda a chi fa queste considerazioni. Dove sono i giovani bravi italiani che può comprare il Lecce? Non ci sono potenzialità da mettere in un settore giovanile che deve competere con le grandi squadre, anzi ci sono delle norme federali che permettono alle grandi di prendere i giocatori dal tuo territorio senza dare niente in cambio, togliendoli alle squadre come noi. Non c'è più il senso della globalizzazione. Chi ha la capacità di andarli a trovare altrove viene accusato di non prendere gli italiani, ma vi chiedo come fa il Lecce a comprare un italiano bravo? Come fa un leccese a rimanere qua se le big lo prendono a zero quando ha 12-13 anni? Se ci fossero qui e potremmo prenderli, lo faremmo. Non ci possono più essere queste forme di razzismo, si critica un processo di globalizzazione. Se avessi seguito questa politica un Dorgu non lo avrei mai trovato, sembra che noi siamo quelli che non teniamo al territorio o all'italianità".
di Napoli Magazine
17/07/2025 - 22:37
Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva: "Ci siamo salvati. Può sembrare un'impresa importante, ma avevamo una squadra importante per la lotta alla salvezza. Nelle ultime 3 partite con due trasferte come Atalanta e Lazio siamo andati a pareggiare a Bergamo e vincere all'Olimpico davanti a 50mila spettatori e giocando il secondo tempo in 10. Per me la rosa era straordinaria. Perez? Il ragazzo arriverà domani per sottoporsi alle visite mediche. Camarda sembra più maturo dell'età che ha? Se uno se lo trova davanti credo che faccia fatica a pensare che abbia 20 anni, non 17. Ha una struttura di un veterano, è cresciuto in un settore giovanile in cui sono stati molto attenti a svilupparlo bene e oggi è pronto per affrontare un campionato importante, complicato e difficile come quello della Seria A in una squadra come la nostra dove l'intensità mentale sarà importante, visto che ci giochiamo sempre tutto fino all'ultimo minuto. Quando si gioca con un modulo in cui è previsto un centravanti centrale e due esterni devi avere tre prime punte. Il montenegrino è una certezza, poi abbiamo due giovani come Camarda e Burnete. Krstovic è da grande squadra, parlano i numeri. In un campionato importante come la Serie A, fare 12 gol e 6 assist ed essere uno con tutta quella personalità che ha il ragazzo… A volte il calcio italiano fa delle narrazioni un po' alterate. Pensare che lui come Hjulmand, Dorgu, Pongracic o Gendrey non siano da big è un errore che si fa quando non si tiene conto che si possano trovare anche in club come il Lecce giocatori da grandi squadre. Se qualcuno che ha fatto molto meno di lui c'è andato non vedo perché non debba essere considerato da grande squadra. Critiche perché abbiamo troppi stranieri? Faccio una domanda a chi fa queste considerazioni. Dove sono i giovani bravi italiani che può comprare il Lecce? Non ci sono potenzialità da mettere in un settore giovanile che deve competere con le grandi squadre, anzi ci sono delle norme federali che permettono alle grandi di prendere i giocatori dal tuo territorio senza dare niente in cambio, togliendoli alle squadre come noi. Non c'è più il senso della globalizzazione. Chi ha la capacità di andarli a trovare altrove viene accusato di non prendere gli italiani, ma vi chiedo come fa il Lecce a comprare un italiano bravo? Come fa un leccese a rimanere qua se le big lo prendono a zero quando ha 12-13 anni? Se ci fossero qui e potremmo prenderli, lo faremmo. Non ci possono più essere queste forme di razzismo, si critica un processo di globalizzazione. Se avessi seguito questa politica un Dorgu non lo avrei mai trovato, sembra che noi siamo quelli che non teniamo al territorio o all'italianità".