A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio", è intervenuto Angelo Forgione, scrittore e giornalista: "Questa Nazionale deve ringraziare Spalletti, ma anche la nuova metodologia di qualificazione, altrimenti si andava incontro all’ennesimo fallimento. Rigore al 93’? Quel rigore non si può non vedere. La stampa internazionale ne parla, noi ne stiamo gioendo: questo fa capire lo scenario. Bucchioni si assume le responsabilità di quello che ha detto, questo modo di fare giornalismo a me non piace: sta giubilando questa qualificazione, ma lascia da parte i sentimenti e gli umori, un professionista non può dire una cosa del genere. Non va bene, altrimenti diventa tutta una discussione da bar e si butta una costruzione di etica comunicativa che cerchiamo di comporre quotidianamente. Euro2024? È un percorso difficile. Ieri ho sentito Donnarumma dire che vanno lì per vincerlo, ci andrei cauto, questa è una Nazionale che arranca, Spalletti ha da lavorare tantissimo, ieri ha sconfessato anche un po’ il suo credo partenopeo, capendo i limiti della Nazionale su cui dovrà lavorare tantissimo, ripeto. Questa Nazionale è molto blanda, con poca capacità di pungere. Spalletti è chiamato all’impresa di costruire una squadra dignitosa di non fare brutte figure all’Europeo, questo titolo che va difeso è un po’ fuorviante. Ceferin-Gravina pesano sulla decisione dell’arbitro? Erano in pieno recupero e decretare quel tipo di rigore che avrebbe decretato la momentanea esclusione dell’Italia, non è facile. Mazzarri? C’è un revival da costruire e De Laurentiis ha deciso di prendere lui. Se di traghettatore si deve parlare, traghettiamo il Napoli verso il presente e non verso il futuro. Avrà poco tempo, ma ha le capacità di fare certi tipi di prodigi: se riesce ad entrare nella testa dei giocatori siamo già a buon punto, la questione tattica è da vedere".