TORINO - La tradizionale partita a calcio all’Allianz Stadium doveva essere un momento di festa per celebrare il ritrovo annuale dei tanti i rami della famiglia Agnelli, arrivati a Torino da tutto il mondo. Sugli spalti molti bambini con le loro mamme, in campo i rappresentanti, più o meno giovani, delle più importanti dinastie industriali torinesi: Nasi, Ferrero de Gubernatis e Camerana. L’incontro amichevole è stato giocato con le divise ufficiali della Juventus, forse per rinsaldare lo spirito di gruppo, e tutto stava andando per il meglio. Improvvisamente, però, Clemente Ferrero de Gubernatis di Ventimiglia, si è accasciato sul terreno di gioco privo di sensi. I suoi compagni hanno subito capito che non si trattava di un banale infortunio e hanno richiamato l’attenzione dello staff medico presente a bordo campo.
In ospedale
L’imprenditore, 52 anni ancora da compire, è stato soccorso nel giro di pochi istanti e in un attimo il clima festoso dello Stadium ha lasciato posto al silenzio di tutti parenti preoccupati. Il nipote di Clara Nasi, cugina dell’Avvocato Giovanni Agnelli, è stato poi trasportato da un’ambulanza del 118 al Maria Vittoria. Una disperata corsa contro il tempo terminata poco dopo le 13, quando i medici hanno provato ancora una volta a rianimarlo. Subito dopo al pronto soccorso sono arrivate decine di parenti e amici per sostenere Clemente Ferrero nell’ultima battaglia, si sono abbracciati di fronte alla sala d’attesa, ma è stato tutto inutile. Il cuore del figlio del marchese Edoardo Ferrero Ventimiglia, discendente di un’antica stirpe nobiliare piemontese, ha smesso di battere poco dopo l’arrivo in ospedale.
Donati gli organi
La sua generosità, però, permetterà di salvare vite umane e aiutare altri pazienti nella loro guarigione. L’imprenditore era infatti un donatore di organi e la sua famiglia ha dato l’assenso all’immediato espianto dei polmoni. L’intervento a cuore fermo — eseguito per la seconda volta in Piemonte — ha avuto esito positivo e, successivamente, sono stati prelevati anche cute e cornee: «Si è trattato di un grande gesto di generosità — hanno sottolineato i medici del Maria Vittoria —. Molto raro anche perché la procedura va compiuta entro le sei ore».
Lascia moglie e 3 figli
Clemente Ferrero viveva da tempo a Milano ed era una figura molto amata all’interno della famiglia e stimata in ambito professionale. Giovedì mattina aveva partecipato alla messa di trigesima per la scomparsa di Gianluigi Gabetti alla Consolata. Lascia la moglie Giovanna e i tre figli Edoardo, Viola e Giovanni. In ospedale è arrivato anche il presidente del museo dell’Automobile Benedetto Camerana: «Clemente era davvero un bravo ragazzo, una persona splendida. Quello che è successo è una tragedia che casualmente si è verificata in un momento in cui tutta la famiglia era riunita».
di Napoli Magazine
15/06/2024 - 23:54
TORINO - La tradizionale partita a calcio all’Allianz Stadium doveva essere un momento di festa per celebrare il ritrovo annuale dei tanti i rami della famiglia Agnelli, arrivati a Torino da tutto il mondo. Sugli spalti molti bambini con le loro mamme, in campo i rappresentanti, più o meno giovani, delle più importanti dinastie industriali torinesi: Nasi, Ferrero de Gubernatis e Camerana. L’incontro amichevole è stato giocato con le divise ufficiali della Juventus, forse per rinsaldare lo spirito di gruppo, e tutto stava andando per il meglio. Improvvisamente, però, Clemente Ferrero de Gubernatis di Ventimiglia, si è accasciato sul terreno di gioco privo di sensi. I suoi compagni hanno subito capito che non si trattava di un banale infortunio e hanno richiamato l’attenzione dello staff medico presente a bordo campo.
In ospedale
L’imprenditore, 52 anni ancora da compire, è stato soccorso nel giro di pochi istanti e in un attimo il clima festoso dello Stadium ha lasciato posto al silenzio di tutti parenti preoccupati. Il nipote di Clara Nasi, cugina dell’Avvocato Giovanni Agnelli, è stato poi trasportato da un’ambulanza del 118 al Maria Vittoria. Una disperata corsa contro il tempo terminata poco dopo le 13, quando i medici hanno provato ancora una volta a rianimarlo. Subito dopo al pronto soccorso sono arrivate decine di parenti e amici per sostenere Clemente Ferrero nell’ultima battaglia, si sono abbracciati di fronte alla sala d’attesa, ma è stato tutto inutile. Il cuore del figlio del marchese Edoardo Ferrero Ventimiglia, discendente di un’antica stirpe nobiliare piemontese, ha smesso di battere poco dopo l’arrivo in ospedale.
Donati gli organi
La sua generosità, però, permetterà di salvare vite umane e aiutare altri pazienti nella loro guarigione. L’imprenditore era infatti un donatore di organi e la sua famiglia ha dato l’assenso all’immediato espianto dei polmoni. L’intervento a cuore fermo — eseguito per la seconda volta in Piemonte — ha avuto esito positivo e, successivamente, sono stati prelevati anche cute e cornee: «Si è trattato di un grande gesto di generosità — hanno sottolineato i medici del Maria Vittoria —. Molto raro anche perché la procedura va compiuta entro le sei ore».
Lascia moglie e 3 figli
Clemente Ferrero viveva da tempo a Milano ed era una figura molto amata all’interno della famiglia e stimata in ambito professionale. Giovedì mattina aveva partecipato alla messa di trigesima per la scomparsa di Gianluigi Gabetti alla Consolata. Lascia la moglie Giovanna e i tre figli Edoardo, Viola e Giovanni. In ospedale è arrivato anche il presidente del museo dell’Automobile Benedetto Camerana: «Clemente era davvero un bravo ragazzo, una persona splendida. Quello che è successo è una tragedia che casualmente si è verificata in un momento in cui tutta la famiglia era riunita».